Mark stava osservando, dall'alto della collina mezzosangue, il Campo. C'era chi si allenava con la spada, chi con l'arco, chi scalava la parete dell'arrampicata. "Stupidi ragazzini, come se imparare a tenere in mano una spada, servisse a qualcosa. Voi non sapete affatto come sopravvivere, i vostri divini genitori non fanno che salvarvi il c**o." Mark Scourge non aveta mai avuto un buon rapporto coi genitori. Sua madre era una prostituta di Chicago, alcolizzata e quindi non proprio una santa. E suo padre invece, era niente meno che quel simpaticone di Crono. Si, esatto avete capito bene Crono titano del tempo, Signore dei titani, ecc. Mark era scappato all'eta di 5 anni, dopo che sua madre lo aveva picchiato per l'ennesima volta. Considerando che ora ne aveva 17, non aveva senso rivangare il passato. Era immerso nei suoi pensieri quando una voce lo riscosse: "Hei svizzero, che fai di bello?" Mark si giro appena e vide le tre ragazze intente a fissarlo in modo ambiguo. Silvia, Clarty e Annalisa lo stavano fissando come fosse un cagnolino da consolare. La prima aveva gli occhi azzuri che venivano coperti dalla frangetta castana, lei era l'unica figlia di Poseidone che aveva ereditato un dono da ecate ma e un altra storia. Clarty invece aveva gli occhi verdi scuri molto intensi e penetranti i capelli erano dell colore del legno anche se alla aparenza incarnava lo stereotipo della figlia di ade dentro era dolce e premurosa. Annalisa invece era ancora piu strana della sorella clarty aveva i capelli blu eletrico e gli occhi smeraldini. "Che accidenti volete da me!?"chiese con un degno tono da figlio di Crono. Silvia esordi dicendo: "Ma dai stai sempre solo e non parli mai..." "S'embra che tu voglia evitare il resto del mondo" disse Clarty sedendosi accanto a me: "Bhe forse è cosi!" dissi sbuffando. Quelle tre ragazzine avevano l'insolito dono di farmi incazzare di brutto, ma non potevo non proteggerle. Era piu forte di me erano l'unica cosa per il quale ero rimasto in quel campo. Rappresentavano la mia famiglia, e avevo gia perso una madre ed un padre, ninente me le avrebbe portate via. Ad un tratto Chirone si avvicino e disse: "ragazzi devo parlarvi...