13/12/2013
2 recensioni“I’m the son of rage and love”
Mi fermo davanti alla scritta incisa indissolubilmente sulla panchina.Una tempesta di ricordi mi invade la mente, portandomi a una ventina di anni fa, quando ancora io e lui eravamo inseparabili, eravamo uniti, eravamo semplicemente insieme.
Quella sera lui aveva litigato per l’ennesima volta con il suo padrino ed era scappato di casa venendo a cercare me, suo unico rifugio in questo mondo fin troppo crudele nei suoi confronti. Lo vidi arrivare con le lacrime agli occhi e subito capii la situazione…oramai bastava un suo piccolo gesto per comprendere quello che provava nel profondo della sua anima. Oramai gli volevo troppo bene per non riuscire a capirlo in quel modo.
Si buttò tra le mie braccia stringendomi forte e io non potei fare altro che stringerlo a mia volta, facendogli sentire tutta la sicurezza che gli avrei voluto offrire qualche attimo prima, per evitare che ora soffrisse così.
Gli presi il volto tra le mani e gli sussurrai, guardandolo negli occhi, di calmarsi altrimenti sarebbe solo stato male come l’ultima volta. Lui puntò i suoi smeraldi nelle mie pozze d’acqua e non smettendo di fissarmi tornò a respirare regolarmente, mentre le lacrime cessavano di sgorgare dai suoi occhi puri. Passai il pollice sulla sua guancia per asciugarla…lui non si meritava tutto questo dolore. Lui era così buono con gli altri, perché la vita non lo poteva essere con lui?
Quella sera lo consolai tenendolo stretto tra le mie braccia e sussurrandogli all’orecchio che era molto più forte di quello che pensava, che ce l’aveva sempre fatta e sicuramente ce l’avrebbe fatta anche stavolta.
Gli promisi che sarei sempre stato al suo fianco.
Ora mi trovo di fronte a questa scritta e non posso fare a meno di pensare che ho tradito la sua fiducia, che ho spezzato la promessa abbandonandolo come avevano fatto tutti gli altri. Non mi meritavo di guardarmi allo specchio per la mia azione perché io ero l’unica persona al mondo che lo potesse capire, che potesse apprendere fino in fondo ogni suo problema, anche senza che me lo spiegasse. Ero l’unica persona su cui potevo contare e invece l’avevo miseramente tradito.
Nonostante siano passati vari anni non posso fare a meno di sentirmi in colpa per quello che è successo, e giustamente. Se non l’avessi lasciato in balìa di se stesso lui ora sarebbe ancora qui, a guardare i miei occhi da vicino invece che da lassù, a proteggermi costantemente dal cielo nonostante io non l’avessi fatto con lui.
Mi manchi Billie.
Grazie