Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: _Naira    14/12/2013    1 recensioni
buongiorno o buonasera a tutti, che dire della mia storia, parla di una ragazza con una personalità da scoprire e una vita incasinata, spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
isy_94
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov Enrico
Sono passati ore, giorni e mesi dall'ultima volta che l'ho vista, quel giorno ho capito che l'avevo uccisa, ma si può uccidere una persona senza farlo fisicamente?! Direi di si, i suoi occhi me l'hanno confermato, tuttavia da ciò che mi ha detto Ale sta andando avanti, si sta vedendo con un certo Damiano, mi ha detto che è il nipote di Aldo, strano, non lo conosco e forse non l'ho neanche mai visto. Da quel giorno non faccio altro che ritrovare i suoi occhi ovunque, quegli occhi vuoti e sofferenti, è peggio che un incubo, mi incutono tristezza e terrore, sono più bui di un cielo pumbleo e più gelidi di un lago ghiacciato. Terrificanti. Mi ero ripromesso di dimenticarla e non affezionarmici, il che implicava anche non pensarla più, non curiosare più la sua bacheca, non comporre 276518 mila volte un messaggio che non le invierò mai e infine sbattermene.. cosa sto facendo? Voglio vederla per capire che succede. La chiamo.

Pov Naira
Sono le 6 di mattina e dato che ho finito la scuola non mi interessa più alzarmi, se non fosse per il mio telefono che continua a squillare... apro svogliatamente un occhio e pensando che sia Damiano con quel suo fottutissimo buongiorno quando si sveglia per andare a lavorare rispondo.
"Si?" Biascico con voce impastata e assonnata.
"Dobbiamo parlare. " la sua voce mi sveglia in un micro secondo, il mio cuore perde alcuni battiti, com'è possibile che dopo 9 mesi mi faccia ancora questo effeto devastante?!
"Coosa?!" Chiedo alterata.
"Dobbiamo parlare, un quarto d'ora e sono sotto casa tua. " ha la voce visibilmente brusca e minacciosa, non ho tempo di rispondere perché chiude la chiamata. Il mio letto mi sta fortemente richiamando il sonno, mh, sarebbe bello farlo aspettare qualche ora sotto casa, ma tanto mi chiamerebbe e poi casa è aperta perciò sarebbe in grado di venirmi a prendere a letto, mi alzo. Ho giusto il tempo di vestirmi e lavare denti e faccia che già mi arriva un suo squillo, sono nervosa, no, nervosa è come dire che sono calma, sono terrorizzata dalla reazione che mi può causare la sua vicinanza, i suoi occhi, il suo respiro, la sua voce dal vivo, scendo le scale tremando e cercando di darmi una calmata, come apro la porta me lo trovo davanti, ha un braccio appoggiato al muro all'altezza della testa che si appoggia alla sua mano e l'altra la tiene nella tasca posteriore del jeans, gambe morbidamente incrociate e sguardo cupo, mi sento svenire quando il suo profumo mi invade, lo riconoscerei tra mille, è il mio preferito: Moschino Friends. Mi squadra senza dire una parola, lo sorpasso ed esco nell'aria fresca dell'alba che sta sorgendo dietro di noi, lui si gira e mi segue. Mi accendo una sigaretta sperando che mi calmi, ma entra in competizione col suo profumo e mi fa girare la testa. 
"Che devi dirmi?" Chiedo senza guardarlo.
"Perché lui?" Mi chiede a sua volta, si sta riferendo a Damiano?! Come fa a saperlo?! 
"Lui chi?" 
"Il nipote di Aldo." Si, si sta riferendo a Damiano. 
"Non ti devo spiegazioni, non sei nessuno per me." L'ho detto davvero?!? Wow! Mi stupisco di me stessa.
"Se non sono nessuno allora perché non mi guardi negli occhi?!"domanda sarcastico. Merda! Tutto ma non guardarlo negli occhi. Mi giro e lo guardo.
"Ti sto guardando negli occhi."
"Ora ripeti ciò che hai detto."
Deglutisco a vuoto, sento gli occhi pizzicare e la gola che prende fuoco, il mio cuore ormai batte talmente veloce che fatico a capire se è fermo.
"Ho detto che non sei nessuno per me."
"Non ti credo, lo leggo nei tuoi occhi,  ti conosco e non puoi mentirmi." Mi spiega con una calma inumana. Perdo le staffe e non me ne frega se sveglio tutto il vicinato.
"NO! TU NON MI CONOSCI! MI HA VOLUTA, ILLUSA, USATA E TE NE SEI ANDATO, NON TE N'È MAI E DICO MAI FOTTUTO UN CAZZO DI CONOSCERMI! E SPIEGAMI PERCHÉ DOPO CHE TE NE SEI SBATTUTO PER TUTTO STO TEMPO ADESSO TI INTERESSA CON CHI MINCHIA ESCO??!!" urlo fuori di me, rabbia, è tutto ciò che provo in questo momento. 
"VEDI?! NON CAPISCI! NON OSSERVI! PENSI DAVVERO CHE SE NON ME NE FOTTE UN CAZZO DI TE SAREI QUI ALLE 6 DI MATTINA A CERCARE DI CAPIRE PERCHÉ SEI ANDATA AVANTI BUTTANDOTI TUTTO ALLE SPALLE?" 
"BUTTANDOMI TUTTO ALLE SPALLE?! TUTTO COSA EH?! LA TUA COLOSSALE PRESA PER IL CULO?! OH SCUSAMI TANTO! IO TI AMO E NON TE NE FOTTE UN CAZZO!" Sentivo il mio cuore spezzarsi più di quanto non fosse già e gli occhi esplodere ma dovevo tenergli testa, a tutti i costi! 
"Tu mi interessi, cazzo!" Mi disse abbassando la voce.
"CERTO SI SAPEVA, no aspetta! Che hai detto???"mi sembrava di aver capito che gli interesso..
"T-u m-i i-n-t-e-r-e-s-s-i!" Ripeté scandendo bene. 
"TU MENTI!" urlai puntandogli un dito contro, lui non perse tempo, afferrò la mia mano e se l'appoggiò sul cuore mentre mi guardava negli occhi. 
"Lo senti? Pensi ancora che stia mentendo??" Mi disse dolcemente, spostai lo sguardo dai suoi occhi alle nostre mani unite appoggiate a quel petto perfetto e sotto potevo percepire le pulsazioni impazzite del suo cuore, quasi quanto le mie, era possibile che stesse dicendo la verità?! Mi mise un dito sotto il mento e mi sollevò dolcemente il viso fino a riportare il mio sguardo nel suo e mi baciò. Mi sentii morire, i miei occhi cedettero e iniziai a piangere, a quel punto raccolsi tutta la mia forza d'animo, l'orgoglio, la testardaggine, il dolore per le ferite che mi aveva inflitto e la rabbia, feci ciò che non credevo possibile: mi staccai da lui e gli tirai una schiaffo con tutta la forza mista ad adrenalina che avevo in corpo, me ne andai lasciandolo lì immobile e stupito.

Pov Enrico
Avevo il cuore che stava impazzendo e glielo dimostrai portando la sua mano sopra di esso, il suo contatto dopo mesi di assenza lo fece impazzire ancora di più, soffriva e combatteva allo stesso tempo contro quella sofferenza, era forte la mia biondina, termine non giusto perché ora i suoi capelli era tinti di un rosso fuoco che alla luce tenue dell'alba sembravano realmente bruciare come fuoco vivo. No! aspetta, ho davvero detto la MIA biondina, sono impazzito, pensando ciò le sollevo il viso e la bacio, come desideravo fare da parecchio, il gusto della sua dolce bocca si confonde con qualcosa di salato, apro gli occhi e vedo che quel gusto acre è dovuto alle lacrime che le rigano il viso, si stacca da me con gli occhi gonfi e lucidi, le sorrido e in un secondo sento un bruciore forte alla guancia destra, si gira e se ne va, solo ora capisco il perché di questo bruciore: mi ha tirato uno schiaffo. Forse quando sono partito non ho messo in conto la profondità delle ferite che le ho fatto ne tantomeno il dolore dovuto ad esse, non c'è più niente da fare, non mi perdonerà mai. Ora lo vedo, è troppo tardi, fisso da tempo indeterminato il punto in cui è sparita e mi rendo conto che è tempo di mollare. Mi giro e mi avvio verso la macchina. -ecco! Bravo Enrico, guarda che hai combinato! Non volevi soffrire ne affezionarti e ora che stai facendo?!- mi dico mentalmente iniziando a guidare verso casa, poi rifletto ancora un secondo e chiamo Ale, forse lui può aiutarmi a capire come fare.
"Ciao cucciolo, dimmi tutto!" Mi risponde il mio amico.
"Che cazzo ci fai sveglio alle 7 del mattino?!" Gli chiedo stupito dal suo tono squillante.
"Alle 8 ho la corriera per scendere a Imperia, vado al mare con Naira, Ambra e Dino." Mi spiega.
" e chi cazzo sono sti due?!" Domando.
"Nostri amici di scuola, comunque che dovevi chiedermi?!" 
"Ho fatto un casino e non so come riparare." 
"Fammi indovinare qualche tua ex ti rompe le palle perché l'hai illusa, usata e sei sparito?!" Realizzo che le parole di Naira erano vere, non me ne ero mai reso conto di quanto fossi stronzo.
"Sono davvero così figlio di puttana?!" Lo dico più a me stesso che a lui.
"Ehm, si. Con le donne si." Mi risponde lui, trovandosi d'accordo con me stesso. 
"Comunque il casino si chiama Naira." 
"Ouch, che hai fatto?!?" 
"Ti spiego fra un po a voce, ti passo a prendere e ti porto giù io." 
"Ok, ti do solo un consiglio su di lei:è forte, testarda e orgogliosa, ma non l'ho mai vista così fragile e vulnerabile per un ragazzo, quindi smettila di fare il coglione e prendetela amico, prenditi la ragazza, falle vedere che sei più testardo di lei e non molli! Che non lo fai perché ti importa davvero." Wow! Ci conosce fin troppo bene. 
"Ok scemo, ne parliamo dopo." Chiudo la chiamata e inserisco la quarta, voglio passare tutto il giorno con lei, e soprattutto voglio divertirmi. Passo da casa di Ale che mi sta aspettando fuori, sale in macchina mi guarda e mi dice che Naira non scende se ci sono anch'io. Gli rispondo di dirle che non ci sono e poi una volta che è giù non può tornare indietro, ma non lo convinco, sa quanto ci sta male la sua amica e vedermi all'alba e poi per tutto il resto del giorno è troppo da sopportare per chiunque. Decido di stare nei dintorni e osservarla senza che sappia della mia presenza, vorrei vederla sorridere come quando mi ha conosciuto, quel sorriso che le ho tolto io. Devo inventarmi qualcosa che le dimostri quanto posso cambiare con lei, per lei, ma cosa?! Sto ascoltando una canzone che me la ricorda, si chiama behind the blue eyes, non sapendo una cippa di inglese cerco la traduzione su internet, wow, bella. Ecco l'idea! Salto giù dal muretto su cui ero seduto, entro in macchina e vado in un negozio di utensili, cerco solo una cosa: bombolette spray, oro, nere e blu metallizzato. Il nero per il vuoto che vedevo nei suoi occhi, il blu per il loro colore magnetico e l'oro per i suoi capelli... le trovai e non persi tempo, sapevo che quando questa giornata sarebbe finita si sarebbe incamminata dove ci siamo baciati la prima volta, presi anche un telo bianco enorme e tornai nel suo paese, speravo che ciò che stavo per fare le facesse cambiare idea.

Pov Naira
Quell'interminabile giornata era finita, arrivata a casa mi diressi verso la chiesetta dove è successo ciò che mi fa più male, camminavo a testa bassa, quando l'alzai quello che vidi mi tolse il fiato, un telone gigante copriva l'intera facciata della chiesetta, mi avvicinai ancora un po e iniziai a leggere:
-Nessuno sa come ci si sente 
Ad essere l'uomo cattivo 
Ad essere l'uomo triste 
Dietro gli occhi azzurri. 
E nessuno sa 
Come ci si sente ad essere odiato 
Ad essere accusato di dire solo bugie. 
Ma i miei sogni non sono così vuoti 
Come sembra essere la mia coscienza. 
Ho ore, in totale solitudine 
Il mio amore è una vendetta 
Che non è mai libera. 
Nessuno sa come ci si sente 
A provare questi sentimenti 
Come faccio io, e me la prendo con voi! 
Nessuno si trattiene così tanto dal ribattere 
Alla loro rabbia. 
Nessuno dei miei dolori 
Può trasparire. 
Ma i miei sogni non sono così vuoti 
Come sembra essere la mia coscienza. 
Ho ore, in totale solitudine 
Il mio amore è una vendetta 
che non è mai libera. 
Scoprilo.. l.i.m.p. dillo (x 4) 
Nessuno sa come ci si sente 
Ad essere maltrattato, ad essere sconfitto 
Dietro gli occhi azzurri. 
Nessuno sa come dire 
che è dispiaciuto e non ti preoccupare, 
non dico bugie. 
Ma i miei sogni non sono così vuoti 
Come sembra essere la mia coscienza. 
Ho ore, in totale solitudine 
Il mio amore è una vendetta 
Che non è mai libera. 
Nessuno sa come ci si sente 
Ad essere l'uomo cattivo, ad essere l'uomo triste 
Dietro gli occhi azzuri..
Scusa biondina per tutto quello che ti ho fatto, spero che riuscirai a capire quanto sia disposto a cambiare per te, a mostrare ciò che sono realmente, ciò che solo tu sei riuscita ad osservare e capire fino in fondo. Enry.- iniziai a piangere tutte le mie lacrime e un sorriso enorme mi piegò le labbra, era una delle mie canzoni preferite, aveva capito ciò che i miei occhi tentavano di mascherargli e si era esposto. Non sapevo cosa fare, chiamarlo, presentarmici davanti alla porta?!? Cosa?! Ignorarlo e aspettare che gli passi questo sclero momentaneo? Optai per la terza ipotesi, ero troppo ferita per accettare il fatto che si era svegliato o che tutto ciò lo pensasse realmente.


Spazio autrice
Scusate la lunghezza, ma volevi mettere tutta la traduzione per rebdere meglio l'idea, il nostro amico ha fatto un bel casino... come si risolverà? Che si inviterà ancora? Ma la domanda più importante è: si inventerà qualcos'altro o era uno sclero di breve durata? Un bacio isy_94
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: _Naira