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Autore: deryn    14/12/2013    3 recensioni
quattro migliori amiche, unite come sorelle: Rachel, Gwen, Steph e Bianca. vivono in Italia, ma sognano di viaggiare il mondo. Capiterà l'occasione di andare a Londra, e non troveranno soltanto il Big Bang e il Madame Tussauds ad attenderle.. spero che vi piaccia, recensite in tanti miraccomando! :D
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: James Phelps, Mattew Lewis, Rupert Grint, Tom Felton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 

Quando me lo dissero per poco non saltai giù dalla sedia. Londra. Londra!! Avremmo fatto lì un soggiorno di due settimane, ad aprile, per imparare la lingua sul luogo. Bè, io me la cavavo con l'inglese. E solo il pensiero di andare in Inghilterra mi mettevo a strillare come una scema. Non vedevo l'ora di dirlo alle mie amiche. Oh, scusate, non mi sono presentata. Io sono Rachel, e ho circa sedici anni, vivo in Italia ma sono di origine anglo-sassone. Mio padre viene da Brighton. Ho sempre avuto una passione per la lingua di mio padre, che mi ha insegnato quando ero piccola e quindi so perfettamente. È come una melodia, per me. Non so, è strano da descrivere. Frequento un liceo linguistico privato, che organizza spesso queste gite fuori dal nostro paese. I miei si possono permettere la retta di questa scuola perché lavorano in una grossa azienda e sono pezzi importanti. Però, in quanto a famiglia, ne avrei parecchio da ridire. Insomma, non è che siamo molto uniti. In pratica, sono stata con loro fino ai quattro anni. Poi li vedo solo di rado, perché lavorano e quindi sto spesso da mia zia Alice, la sorella di mio papà. Ho una sorella più grande, ma lei è andata a vivere a Vienna. Insomma, siamo piuttosto mondani nella mia famiglia. Poi ci sono le mie tre grandissime amiche, che per me sono come sorelle: Gwen, sempre con la testa fra le nuvole ma sa sempre come tirare su il morale; Steph, con i capelli biondi e ondulati e le lentiggini sul naso che io adoro alla follia; infine Bianca, una sognatrice con un gran cuore e la mente aperta. Sono speciali, e io voglio a loro un bene dell'anima, perché benché siamo diverse, ci completiamo, in un certo senso. Ognuna c'è sempre per l'altra, non c'è bisogno di parole per comprenderci, basta uno sguardo. Io mi definisco una persona piuttosto timida, anche se quando mi apro sembro una pazza malata di mente ;) ho lunghi capelli neri ondulati, che lego spesso in una treccia, e due occhi verdissimi, l'unica cosa che mi piace di me. Fino a due anni fa portavo l'apparecchio, ed è stata una vera liberazione toglierselo. Oltre all'inglese, una mia grande passione è il nuoto: l'acqua è il mio secondo elemento, ed è tutta la mia vita. Adoro il mare, il suo profumo, il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, e il suo colore. Azzurro, blu, quasi nero quando diventa molto profondo. Infatti l'azzurro è il mio colore preferito. -Signorina Mason, per favore, stia attenta!-, esclamò il professor Lumaca. Lo chiamavamo così perché aveva un modo tutto suo di parlare. Strascicava l'ultima lettera della parola in una maniera che per sentirgli dire una frase bisognava prendersi una vacanza. -Scusi prof!-, risposi mettendomi composta. Era solo febbraio, e mancavano due mesi alla gita. Ma io già mi immaginavo il Big Bang, il Tower Bridge, il museo di Madame Tussauds.. quanto avrei voluto partire il giorno dopo! Quando la lezione fu finita e suonò la campanella dell'intervallo, mi precipitai fuori dalla classe e mi diressi verso la III D, dove c'era Steph. -Ehilà bimba. Come mai quella faccia contenta?-, esclamò lei quando mi fiondai su di lei con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro. -Non immaginerai mai.. andremo a Londra! Oddio sono felicissima! E hanno detto che probabilmente ci sarà anche un'altra sezione, decideranno fra la D, la G e la F! Mamma mia, pensa se potremo andare insieme? Non vedo l'ora!-, esclamai tutta felice, parlando così veloce che forse lei non mi capì nemmeno. -Ahahahaha ma dai tranquilizzati. Sarebbe davvero fantastico! E certo che ci prenderanno, perché noi siamo due fottuti geniacci! Ahahah sarebbero proprio dei pazzi a non volerci-, disse lei, facendo una faccia da “I'm a fucking genius”. Cominciai a ridere come una scema, la faccia che quasi mi faceva male, e Steph che mi guardava divertita e sorrideva. Io saltellavo per tutto il corridoio, non curandomi degli snob che passavano lanciandomi occhiate torve. -Sìììììììì!! Non vedo l'oraaaaa!!-, urlavo. Dovevo sembrare proprio una pazza.

 

Gwen e Bianca non venivano con noi a scuola, ma frequentavano diversi istituti. Gwen frequentava scienze umane, Bianca invece un artistico. Ci vedevamo comunque spesso, e a volte mi capitava di incontrare Bianca sul tram dell'andata. -Ragazze! Non sapete la notizia!-, esclamò Gwen. Ci eravamo organizzate per vederci quel pomeriggio, per chiacchierare un po' degli ultimi avvenimenti e spettegolare come si addiceva a un gruppo di ragazze adolescenti ( :P ). -Cosa?!-, rispondemmo all'unisono noi tre. -Bè, la mia scuola organizza una specie di gita.. a Londra! Non è fantastico? E hanno detto che ci saranno altre scuole anche..-, non gli feci finire la frase che dissi: -No! Anche noi lo facciamo! Due settimane ad aprile!-. Bianca ci guardò stralunata e disse: -Davvero? Anche noi abbiamo aderito a questo progetto! E probabilmente la nostra classe sarà una di quelle che parteciperà!-. -Hanno detto che più meno erano una decina di licei a partecipare.. quindi noi avremo la possibilità di andare insieme!-, esclamò contenta Steph. L'idea ci entusiasmava tutte ed eravamo ancora più contente del fatto che saremmo potute capitare insieme. Infatti questo era un progetto che era stato organizzato e interamente sponsorizzato dalla città per un paio di classi a scuola, di cui solo alcuni studenti potevano partecipare, ovvero quelli con i voti migliori. Bisognava superare un test, e fatto quello, Bounjour Londra! O per meglio dire, Hello London! -Sarà fantastico.. una mia amica ci è andata due anni fa, ha detto che il college dove alloggiavano era super-moderno, tutto computerizzato e addirittura con una piscina e sala teatro all'interno della scuola! E hanno fatto il tour di tutta Londra.. il pensiero mi fa venire la pelle d'oca!-, disse Bianca. Io stavo per scoppiare di felicità e dovetti abbracciare ( o meglio, stritolare) Steph prima di riuscire a calmarmi. Avevo sempre desiderato viaggiare il mondo, era il mio più grande sogno. E Londra.. oh, Londra. Stiamo arrivando.

 

Le giornate erano lunghe e noiose, tutte uguali e monotone. Aspettavo con ansia la giornata del test, che si sarebbe tenuta intorno agli inizi di marzo, un mese prima della gita. Ma allo stesso tempo ero anche ansiosa.. sarei riuscita a superarli? Quando finalmente arrivò il giorno, nella scuola non si parlava d'altro. Il test sarebbe durato più o meno tre ore, con una pausa di dieci minuti in mezzo, in cui si chiedeva un po' tutto sulle materie da noi studiate. Bisognava prendere almeno 70 su 100 per poter passare. Se poi gli studenti passati erano troppi, contavano solo quelli che avevano preso dall' 80 in su. Io mi trovavo nell'esatto centro della classe, e avevo un'ottima vista della finestra. Mi aiutava sempre a pensare, il cielo azzurro fuori. Mi consegnarono due fogli spessi pieni di domande, alcune a crocette, altre aperte. Presi la mia penna tutta mangiucchiata e cominciai a scarabocchiare il primo foglio. Domande di storia.. poi passarono a scienze. Nessun problema. Inglese.. facilissimo. Latino.. abbastanza semplice, anche se all'inizio faticai un po'. Arrivata più o meno a metà del secondo foglio, vidi tre immense equazioni di matematica. Oh, no. Stavo per mettermi a piangere. Avevo sempre fatto schifo in matematica. Perché? In più le materie come italiano e matematica contavano di più perché erano quelle fondamentali. Se sbagliavo quelle, ciao ciao a Londra. Misi tutta me stessa, in quel momento. Credo di non essermi mai impegnata tanto in matematica in vita mia. Alla fine delle tre ore, rilessi veloce e consegnammo tutti, ovviamente provati e fiduciosi nei risultati. Una settimana dopo, circa metà marzo, ci portarono i risultati. La nostra classe era risultata una delle migliori, insieme alla D e alla A.

Pensai subito a Steph. Chissà come stava andando a lei.. mi aveva detto che era andata piuttosto bene, e io ero speranzosa. Quando arrivarono al mio nome, quasi non lanciai un urlo di felicità: 8 e mezzo! Cavolo! Era veramente altissimo, contando che c'erano mischiate sei o sette materie. Mi sarei voluta alzare e mettermi a ballare sul banco e dare un bacio alla prof, ma non sarebbe stato molto intelligente. Avrebbero anche potuto pensare di togliermi quel bel voto per cattiva condotta. Con quel voto la gita a Londra era praticamente assicurata! Alla fine delle lezioni io e Steph ci trovammo fuori dalla scuola e lei mi confidò di aver preso un bell' 8 pieno. Anche lei sarebbe venuta! Battemmo cinque e tornammo a casa con i volti sorridenti. Quando sapemmo i voti di Gwen e Bianca fummo altrettanto felici: anche loro avevano preso voti alti! Avremmo avuto l'occasione di partire per Londra, due settimane dopo. E noi sapevamo che sarebbe stata un'esperienza assolutamente indimenticabile e che ci avrebbe cambiato la vita per sempre.


   
  
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