Mi sono appena trasferita a Buenos Aires con la mia famiglia. Ho sedici anni, i capelli ricci fino alle spalle quasi biondi, gli occhi verde smeraldo, sono abbastanza alta e magra.. Cos'altro posso dire di me? Ah sì, amo ballare. Quando parte la musica sento come se il mio cuore iniziasse a battere a ritmo.. Ballare fa parte di me. Sono qui in Argentina da una settimana e ormai abbiamo finito di sistemare le cose dopo il trasloco. Ci siamo trasferiti qui perché hanno spostato la sede dell'ufficio di mio babbo così abbiamo dovuto lasciare la Spagna per venire qui.. Mio fratello e mia mamma sono ancora in Spagna e stanno finendo di sistemare le cose che poi dovranno portare nella nostra nuova casa.. Arriveranno tra qualche giorno, però mio fratello dovrà ripartire subito perché finirà gli studi all'università in Italia.. Lo vedo veramente poco.. In ogni caso mio babbo mi è riuscito a far ottenere un provino per uno studio qui in città dove, oltre che alle solite materie scolastiche, ti insegnano a ballare e cantare: il mio sogno. In questo momento sto aspettando di entrare nella sala dove ci sarà la prova di ballo. "Zoé!" Un signore stempiato con gli occhiali uscì dalla porta. Indossava un maglioncino a righe fucsia e aveva in mano una pallina. Il signore mi guardò e mi fece cenno di entrare. Entrai titubante in quella stanza e dentro trovai tre persone sedute dietro una scrivania sopra la quale erano riposti molti fogli. "prego, puoi iniziare a ballare" disse il tizio che mi aveva chiamato dentro facendo partire la musica. Ascoltai due secondi la canzone e battei il tempo con il piede destro "5..6..7..8.." Contai. Iniziai a ballare. Lasciai che il mio corpo si muovesse a ritmo di quella melodia improvvisando mosse su mosse che creavano quella che sembrava una coreografia già studiata. Ad un tratto il signore con la pallina fermò la musica e disse rivolto ad uno dei tre esaminatori seduti "Pablo! Questa ragazza è un portento per la danza! Deve assolutamente entrare!". Il signore più a sinistra con i capelli neri e ricci corti, la barba e gli occhi scuri si alzò in piedi e si avvicinò a quello che aveva fermato la musica - Gregorio, sicuro di stare bene?  -
 -Che domande sono? Sì certo che sto bene! Dico solo che finalmente qualcuna che sa veramente ballare è venuta qui a fare il provino! Suvvia Pablo! Concorderai con me che è stata semplicemente fantastica!
- Si, è stata molto brava..- disse poi Pablo - Per quanto riguarda il ballo sei dentro, ora manca la parte canora.-  io annuii e mi lasciarono uscire dalla stanza.
Esplorai un po' lo studio per iniziare un po' ad ambientarmi. Andai a vedere le aule di ballo, quelle di canto, trovai una stanza piena di strumenti ed infine andai in una specie di mega teatro dove sul palco si stava esibendo una ragazza. WoW.. Cantava davvero bene.. "Podemos pintar colores al alma..". Rimasi lì ad ascoltarla cantare per un po' finché un ragazzo non venne li da me alle spalle
-E tu chi sei?- mi voltai di scatto e vidi un ragazzo in piedi dietro di me con le braccia conserte: capelli neri attaccati alla testa, occhi scuri, fisico da modello, aveva un po' l'aria da truzzo con i bracciali borchiati e la giacca di pelle. -Hey, sto parlando con te. Sei collegata? -
- Eh, si.. Io sono ehm.. Zoé.. Una nuova studentessa dello studio.. Tu?- risposi balbettando.
Il misterioso ragazzo se ne andò senza rispondere con un'espressione seria mentre la ragazza che cantava si avvicinò velocemente alla porta.
- Ciao! - mi disse sorridendo. - Io sono Violetta, tu?- 
- Piacere.. Zoé..- ci stringemmo la mano.
Violetta sembrava simpatica, si propose di farmi fare un giro guidato dello studio e di presentarmi qualche sua amica, ma la mia testa era altrove.. Stavo ancora pensando a quel ragazzo.. Quanto è stato sgarbato.
- E per concludere questa è l'aula di canto dove stanno facendo i test per entrare allo studio.. Ecco qui.- Violetta mi sorrise ed io ricambiai quel sorriso.
- Penso sia il mio turno.. Vado a fare la prova di canto.. Torno tra poco..- entrai nella stanza e trovai seduti dietro alla stessa scrivania i tre professori che erano nell'altra prova: del ballerino con la pallina non c'era traccia.
- Bene, allora Zoé.. Puoi iniziare - mi disse Pablo sorridendo.
Misi su il CD e feci partire una canzone a caso. Furono i tre minuti più lunghi della mia vita.
- Bene.. Allora.. Zoé.. Sei ufficialmente dentro allo Studio On Beat!- mi comunicò Pablo.
Io sorrisi e guardai verso la porta ed intravidi il ragazzo di prima appoggiato alla porta che aveva ascoltato la mia esibizione e mi stava battendo le mani silenziosamente. Se ne andò subito dopo.
- Puoi andare ora - mi riferì Pablo. Annuii e uscii dall'aula.
- Sei. Stata. Fantastica!- mi disse la ragazza che avevo conosciuto poco prima.
- Non esagerare.. So di non saper cantare..-
- Se ti hanno ammesso allo studio vuol dire che tanto male non sei- mi fece l'occhiolino.
- Vilu! Eccoti! Finalmente ti troviamo!- due ragazze una liscia con i capelli neri ed una riccia con i capelli rossi arrivarono correndo verso noi due.
- Siamo arrivate il prima possibile.- disse la rossa. - Io sono Camilla comunque- continuò puoi rivolta a me.
- Sono Zoé.. Una nuova studentessa..- risposi
- Ed io sono Francesca- ci stringemmo tutte e tre la mano e dissero che mi avrebbero presentato tutto lo studio.