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Autore: girlfromstars    15/12/2013    4 recensioni
Sarà vero che l'amore arriva quando meno te lo aspetti? Bhe, sembra proprio di sì ed Elena, la nostra protagonista non se lo aspetta di certo di trovare l'amore partendo da uno scherzo, ma si sa, la vita non è mai come ci si aspetta...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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*Angolo dell'autrice*
Hello my dear, allora eccomi di nuovo qua a rompervi..ecco a vuoi il capitolo burrascoso. Mi dispiace ma prima di lascirvi al capitolo devo darvi un avvertimento:

ATTENZIONE in questo capito è presente un liguaggio forte e violenza, per chi è fecilmente impressionabile sconsiglio la lettura.

Capitolo 13
Giocare col fuoco..

Elena's pov
< < Elena perchè sei nuda e chi è questo? > > chiede mia madre con voce severa.
Oh ma guarda si ricorda che esisto!
< < Mamma ecco io posso spiegarti tutto..> > dico balbettando leggermente
< < Ah sì?! Sentiamo, sono proprio curiosa di sapere > > dice lei sarcastica.
Eh no cara, non mi sta affatto bene sta cosa!
< < Oh ora sei curiosa? Ora ti ricordi che esisto? > > sbotto iniziando ad incazzarmi.
< < Non ti permettere signorina, non puoi parlarmi così! Sono tua madre, non una delle tue amiche mocciose > >
< < Oooh adesso sei mia madre, maddavero?! E dove sei stata per tutti questi anni?Sulla luna? > >
< < Sono sempre stata tua madre e ho sempre cercato di starti vicino > >
Si certo come no!
< < Non è vero! Non mentire, da quando sono cambiata non mi guardi neanche più..mi rivolgi la parola solo per criticare il mio modo di vestifre, non mi chiedi mai come sto, se ho mangiato, se sono viva! Non ti interessa, ti importa solo del tuo fottuto lavoro! > > dico isterica sentendo gli occhi lucidi per la rabbia.
Sento qualcosa pungermi la guarcia e vedo gli occhi lucidi di mia madre.
< < Non ti azzardare a dare tutta la colpa a me, sei tu che mi hai chiuso fuori dalla tua vita > > dice lei con la voce rotta.
Sento Theo muoversi dietro di me e venire ad abbracciarmi da dietro.
Mi ero quasi dimenticata di lui.
< < Non le metta più le mani addosso! Non me ne frega un cazzo se lei è sua madre, non si permetta più di toccarla. Lei non sa quanto dolore sopporta la sua Elena ogni giorno a causa della sua indifferenza. Non ha la più pallida idea di quanto lei manchi a sua figlia.
Nonostante i vestiti da dura che indossa Elena è un tesoro, un piccolo angelo.
E' timida e tenera, dolce e sensibile, è capace di aiutare tutti senza chiedere nulla in cambio ed è l'unica che non potrbbe mai abbandonarla > > le parole di Theo mi commuovono moltissimo.
E' il più bel complimento che io abbia mai ricevuto.
Mi stringo a lui consolandomi con il suo calore.
Mia madre lo guarda sconvolta con le lacrime che ormai le rigano le guance.
Non l'avevo mai vista piangere..
Mi stacco dal mio tesoro e vado ad abbracciarla, dopo cinque anni finalmente riabbraccio mia madre.
Lei mi stringe forte a sè sussurrandomi che le dispiace moltissimo.
Scoppiamo entrambe a piangere, Theo ci guarda sorridendo dolcemente e si avvia verso la porta.
< < Aspetta! > > lo chiama mamma staccandosi da me andando verso di lui.
< < Io sono Cristina, la mamma di Elena,piacere. Tu devi essere il suo ragazzo giusto? Scusa la mia maleducazione > > dice sorridendogli e porgendogli la mano.
< < Piacere mio, io sono Theo e la prego di perdonarmi per la mia uscita un po' brusca, ma mi sento molto protettivo verso dua figlia > > dice lui sorridendo in imbarazzo.
< < Oh figurati, mi fa piacere che ci sia qualcuno che protegge la mia bambina e non mi dare del lei mi fai sentire vecchia. Rimani a pranzo vero? > >
< < Sì se per lei...te non è un problema  rimarrei volentieri > >
Okay sto sognando...
La situazione è talmente surreale che sembrava un sogno.
Se lo è vi prego lasciatemi dormire per sempre.
Mia madre si da da fare e in poco tempo prepara un pranzo coi fiocchi.
Miangiamo tranquillamente ridendo e scherzando come non succedeva da tanto.
Alla fine del pranzo aiutiamo tutti a sparecchiare, rifdendo per la goffaggine di Theo.
< < Allora Theo io lunedì parto per una questione di lavoro e starò via tre giorni, in questi giorni vorrei che tu mi sorvegliassi Elena in modo che non si cacci nei guai.
Puoi anche rimanere da noi basta che facciate i bravi > > dice mia madre all'improvviso scoppiando a ridere.
< < La sorveglierò non si preoccupi e le prometto che faremo i bravi > > dice quello stupido scoppiando a ridere.
< < Hei voi due io sono qua e so badare benissimo da sola a me stessa > > dico falsamente indignata incrociando le braccia sul petto.
< < Lo so tesoro, ma siccome starai in punizione non voglio che mi disubbidisci > >
< < PUNIZIONE?! > > chiedo sgranando gli occhi.
< < Sì sarai in punizione per una settimana > > e con questa brillante uscita di mia madre il pomeriggio si conclude.
Theo se ne va promettendo a mamma di avere cura di me e lei va a letto dandomi un bacio sulla guancia e promettendomi che domani avremmo parlato.

 
*


Driiin!
Mugugno qualcosa e mi sveglio.
E' luendì, la mamma è partita stamattina presto e fino a ieri sera abbiamo parlato a lungo, risabilendo almeno un po' il nostro legame.
Mi alzo da letto e mi preparo.
Quando sono pronta esco e mi avvio lentamente verso la fermata del bus.
Entrata a scuola passo la mattinata ascoltando distrattamente le spiegazioni dei prof e raccontando ad Anna cio' che è successo questi giorni.
All'ultima ora mando un messaggio a Theo dicendogli che sarei rimasta tutto il pomeriggio a scuola per perparare la classe per la festa d'accoglienza.
Quando finisco sono ormai le sei di sera e fuori è un po' buio, controllo il telefono e ci trovo due messaggi, uno di Theo:
"Piccola scusami se non ti vengo a prendere, ma vado a comprare la cena per stasera.
Ci vediamo a casa,baci. "

E uno da un numero sconosciuto:
"Attenta darkettona se giochi col fuoco ti potresti bruciare di brutto"
Che cazzo vuol dire?! Moah la gente si diverte male..
Rispondo al messaggio di Theo e mi avvio verso casa, gli autobus sono ormai passati tutti, non mi resta che andare a piedi.
Sto camminando tranquillamente quando qualcosa di scuro mi copre la visuale.
Non realizzo cosa sta succedendo finchè non mi sento sollevare di peso per le cosce e caricare in spalla, a mo di sacco di patate malamente.
Allora il mio cervello si risveglia ed io inizio ad agitarmi e dibattermi.
Lo scunosciuto mi posa per terra e mi tira uno schiaffo potente.
< < Shhh > > lo sento dire con voce famigliare prima di venire di nuovo sollevata.
Cammina con me in spalla per un po' e poi finalmente mi riporta con i piedi per terra.
La sacca scura mi viene tolta dalla faccia e finalmente li vedo, sono quattro.
Tutti maschi, i loro visi mi sono famigliari ma non riesco a ricordare da dove li conosco.
Stanno tutti allineati di fronte a me, vestiti di colori scuri e con un ghigno poco rassicurante stampato in viso.
Si sente uno schiocco di dita e tutti si aprono rivelando dietro di loro un'alltra persona, una persona che conosco benissimo.
< < Allora dolcezza che vuoi fare? Giocare col fuoco e bruciarti o abbandonare la partita? > > chiede con voce ironica.
< < Vaffanculo! > >
< < Oh allora vuoi davvero farti male eh?! Non è carina ragazzi preferisce la via più lunga a quella corta ohw che tenera > > sbraita avvicinandosi.
I ragazzi shignazzano e si avvicinano anche loro.
Mi ritrovo tra loro e il muro della stradina in cui mi hanno portata.
< < Che cazzo vuoi da me? > > chiedo iniziando ad avere paura.
< < Dovresti saperlo dolcezza, in fondo, non sei stupida > >
< < Smettila con questi ghiochetti e lasciami andare > >
< < Cosa c'è, se fai tardi il fidanzatino si preoccupa? > >
< < Qual'è il tuo problema? > >
< < Tu sei il mio problema...non ti lascerò mio fratello capito?! Tu non lo meriti, sei troppo puttana per lui > > dice Matteo per poi tirarmi uno schiaffo.
L'impatto è talmente forte da farmi girare la testa, ma non cado.
< < Allora puttana che faccio continuo o lo lasci stare? > >
< < Vai a cagare! > > dico mettendomi la mano sulla guancia lesa.
Lui viene davanti a me e mi afferra per i capelli, mi stratto un  po' e poi mi da un pugno.
Un pugno forte che mi fa sbattere contro la parete opposta e cadere a terra.
I ragazzi ridacchiano, come se la cosa fosse in qualche modo divertente.
Li guardo con lo sguardo un po' appanato e vedo nei loro occhi l'eccitazione, come quando da bambini si fa qualcosa di proibito solo per vedere che effetto fa.
< < Maniaci del cazzo andate a casa da mamma va.. > > non riesco a trattenere il mio commento, facendogli così incazzare.
Oh merda, ma non potevo stare zitta?!
Mi circondano tutti iniziando a prendermi a calci e pugni, insultandomi alla peggio maniera e facendomi quasi perdere i sensi.
Dopo non so quanto tempo Matteo li ferma e mi alza in malomodo in piedi.
< < Allora sgualdrina ti basta o ne vuoi ancora? > >
< < F-fa-fanculo > > dico sputacchiando sangue.
Lui perde il sorriso e mi sbatte contro il muro provocandomi una fitta terribile al cranio che inizia a pulsare.
< < Fra e Luca tenetela contro il muro > > ordina a due scimmioni.
Una volta che i due testoni mi hanno inchiodato al muro Matteo tira fuori dalla tesca dei jeans un accendino.
< < Allora vediamo com'è bruciarsi un po' che ne dici? > > dice ghignando.
Si avvicina a me e mi prende un braccio, accende l'accendino e inizia a passarlo sotto il bracio provocandomi un bruciore doloroso.
Grido per il dolore e allora lui smette.
< < Ti basta o ne vuoi ancora? > >
Non rispondo, non ne ho più la forza, la testa mi duole terribilmente e le costole anche, ogni singola fibra del mio corpo grida pietà.
Lui riaccende l'accendino e lo passa sotto l'atro braccio.
< < Rispondi tesoro se vuoi che mi fermi > >
< < B-b-basta > > dico iniziando a singhiozzare rumorosamente.
< < Mat credo che stai esagerando, il piano consisteva solo nel spaventarla un po' > > dice quello che doveva essere Luca.
< < Zitto! Faccio quello che mi pare capito?! Se l'è cercato sta troia > >
Smette di torturami il braccio e rimette via l'accendino.
Oh grazie dio per averlo fatto smettere.
Quando penso che tutta la tortura sia ormai finita lui ritorna guardandomi famelico e inizianto a strattonare la mia maglietta.
< < Che ne dite di divertirci un po con lei già che ci siamo ragazzi? > > dice giocando squallidamente con la mia piancia.
Tutti sogghignano tranne Luca che mi guarda serio.
Francesco aiuta Matteo a togliermi la maglia, lasciandomi così in reggiseno davanti a quei depravati.
Trovando in fondo alla mia psiche un po' di forza riinizio a dibattermi facendogli così perdere la presa sul mio corpo, allora intravedendo un buco tra di loro mi fiondo a corsa verso la salvezza.
Non riesco neanche a raggiungere la vine della stradina quando due braccia mi raggiungono e mi sbattono contro il muro.
< < Fai finta di dibatterti > > dice Luca nel mio orecchio
< < Lasciami andare > > dico inizando a dibattermi sentendo la sua presa sul mio corpo debole.
< < Bene e adesso tirami un calcio e scappa > > dice guardandomi serio
Io obbedisco senza ribattere e gli tiro un calcio facendolo cadere e inizando a scappare.
Non so per quanto tempo corro so solo che alla fine mi ritrovo con il viso per terra e le palpebre pesanti.
Una patina buoia iniza a coprirmi la visuale e l'ultima cosa  che sento sono dei passi che si avvicinano...

*Angolo dell'autrice*
Eccomi di nuovo qua hehe, vi prego no uccidetemi, io vi avevo avvertito della burrasca :D (Voi: non pesavamo a qualcosa tipo una litigata con Theo non questo ! -.-  Io: scusate, prometto che mi farò perdonare) 
Allora ditemi cosa ve ne pare..chi credete che arriva alla fine quando Elena sente i passi? E Theo che fine ha fatto?
Tutto questo nella prossima puntata hahahah

Poi tornando seri vi ricordo di andare a buttare un occhio alla ff Impossible.
Detto questo a presto.
Baci E. :*

  
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