Lo avevo fatto di nuovo anche se avevo promesso ai miei genitori che non lo avrei fatto più, ero uscita di nascosto era sera e l’unica cosa che volevo era divertirmi, ero uscita di nascosto tante di quelle volte che ormai non avevo più timore di farlo.
Mi vibrò il telefono in tesca era la mia migliore amica, Molly, mi avvisava che mi aspettava alla fine della strada. La ragiunsi ed insieme ci incamminammo verso la nostra meta tanto attesa, una delle solite feste di cui non sapevamo neanche chi l’avesse organizzata.
Non si capiva niente. La musica era molto alta come piace a me, alta da entrarti dentro, da traspoprtarti in un mondo tutto tuo, senza doveri, in un mondo spensierato dove gli unici ad abitarci siamo io e lei. Presi Molly da un braccio e la trasportai al centro della pista da ballo e incominciammo a ballare insieme, in modo sinuoso. Molto presto ci rirtovammo intorno dei ragazzi che incominciarono a ballare iniseme a noi. Stavo ballando con un ragazzo un po’ più alto di me, non gli prestai molta attenzione a me interessava solo ballare. Mi sentii tirare da un braccio mi voltai, un ragazzo mi aveva tirata verso di lui e la cosa che mi sorprese fu che gli altri ragazzi si allontanavano con timore. Alzai lo sguardo verso di lui,  il suo sguardo era duro rivolto ai ragzzi dietro di me, quando si accorse che lo guardavo abbassò il suo sguardo su di me e sorrise anche se sembrava più un ghigno che un sorriso. Quel ragazzo mi incuteva timore. Mi sembrava di avelo già visto da qualche altra parte ma non riuscivo a capire dove. Ripresi a ballare in modo disinvolto anche perché non me ne importava molto di lui, ma mi bloccò per i fianchi e mi trascinò dall’ato opposto, contro un pilastro. Si abbassò sul mio viso ‘sai di essere davvero molto sexy quando balli?’ mi soffiò sulle labbra, non gli risposi anche se avrei voluto dire qualcosa, ma la mia bocca era siggillata non riuscivo ad emettere nessuno tipo di suono. ‘Perché non mi rispondi?’ il suo viso si fece più duro i suoi occhi incomincirono a brillare di una luce strana, nuova . Non risposi. Incominciò a lasciarmi baci sul collo cercai di divincolarmi dalla sua presa ma mi teneva stretta dai fianchi le mie mani cercarono di allontanarlo ma lui si avvicinava sempre di più. Mi mancava l’aria eravamo troppo vicini e i suoi baci diventavano sempre più insistenti, mi faceva paura. Sussultai di sollievo quando si allontanò un po’ fissandomi negli occhi, mi accarezzò una gauncia e dopo ciò si voltò sistemandosi la felpa, si incamminò ma arrivato all’uscita si voltò e mi fece l’occhiolino.