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Autore: May Begood    15/12/2013    4 recensioni
Inghilterra guardò con soddisfazione i dolci appena preparati.
Non gli erano mai riusciti così invitanti: la doratura della pasta era perfettamente croccante; le faccine allegre dei pupazzetti di zucchero rendevano piacevole l'aspetto; i biscotti a forma di alberello erano davvero simpatici.
Avrebbe fatto ricredere il mondo intero sulla cucina inglese.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Buon Natale, Hetalia'
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Categoria: Anime e Manga.
Fandom: Hetalia - Axis Powers.
Personaggi: Gli Alleati.
Genere: Slice of ... Christmas.
Rating: Verde.
Avvertimenti: Missing Moments.

Nda: Salve lettori!
Ovviamente non poteva mancare "Il Natale degli Alleati" nella serie Buon Natale - Hetalia, ideata in tipo due giorni (i due giorni più fruttuosi della mia intera esistenza xD ) .
Dopo aver scritto "Il Natale dell'Asse" mi è sembrato lecito raccontare anche il Natale delle Forze Alleate!
E' un modo per augurare a voi delle buone feste e l'inizio di un anno proficuo, sentimentalmente, ma soprattutto professionalmente! xD
Che dire di più?
Spero di dilettarvi con questa One Shot appena scritta e vi invito a segnalarmi qualsiasi cosa, qualsiasi errore, sono ben accette le critiche.
Vi lascio il brano.


-MiSsAlighieri-




Il Natale degli Alleati


Inghilterra guardò con soddisfazione i dolci appena preparati. 
Non gli erano mai riusciti così invitanti: la pasta era perfettamente croccante; le faccine allegre dei pupazzetti di zucchero rendevano piacevole l'aspetto; i biscotti a forma di alberello erano davvero simpatici.
Avrebbe fatto ricredere il mondo intero sulla cucina inglese. 

Well...

Certo: era stato quasi un mese a studiarne la ricetta con diligenza, e pazienza soprattutto, ma alla fine aveva ottenuto il meritato risultato. 
Finalmente quelle fatiche erano state premiate con il giusto verdetto, e Inghilterra non vedeva l'ora di sbattere in faccia alle altre nazioni il suo talento innato. Aveva sempre saputo di essere perfettamente in grado di cucinare. Se non l'aveva fatto prima era a causa di quegli idioti che gli facevano perdere la pazienza e gli trasmettevano ansie su ansie. 
Soprattutto di Francia, che proprio in vista delle feste natalizie aveva cominciato a riempire la sede di ritrovo degli Alleati con odorini prelibati e tartufi rubati chissà dove. Cina aveva deciso di prendersi una pausa, mentre America provvedeva a decorare ogni stanza con le cose più stupide e impensabili. Russia era rimasto relativamente tranquillo. Relativamente. 
Diceva ancora di sognare di tanto in tanto le loro espressioni di dolore mentre li scorticava vivi, ma ormai era una questione passata in secondo piano: alla fine non era mai riuscito a torcere loro un capello. Evidentemente era il suo modo di esprimere il bene nei confronti del gruppo.

Per questo motivo Inghilterra si era sentito motivato a dare la sua parte agli Alleati: non faceva mai nulla di speciale, a parte assegnare pratiche scritte da consegnare il giorno successivo e ramanzine. Aveva assegnato all'intero gruppo il compito di scrivere almeno cinque pagine per esprimere la loro gioia e i loro buoni propositi per il Natale, e ricordò che America non aveva ancora consegnato le sue. Avrebbe dovuto richiamarlo all'ordine, ma alla fine quei bei dolci l'avevano messo di buon umore. 

Good...

Con attenzione ripose i dolci e i biscotti natalizi in un piatto. 
Non c'era che dire: era stato incredibile. Doveva assolutamente fare una foto per cristallizzare il momento e rinfacciare l'evento a chiunque gli avesse ripetuto che la sua cucina era disgustosa. 
Ma... dov'era la macchina fotografica?
Oh, poco importava. Avrebbe proceduto con una di quelle diavolerie tecnologiche di America. Si recò al piano di sopra, nella stanza che solitamente usava la sua ex colonia, e cercò nelle valigie e negli zainetti l'aggeggio che scattava delle foto stupende. America di era da poco appassionato alla fotografia, ma chiunque sapeva che sarebbe stata una cosa provvisoria, come ogni altra: aveva già dimenticato la pittura, la recitazione, l'archeologia, la cucina italiana e quant'altro. 
Dopo poco, Inghilterra trovò quello che cercava in una tasca dello zainetto su cui era scritto "I'm the Hero!", accanto al cuscino sul materasso.

Scese nuovamente in cucina, ancora più eccitato dal fatto che la giornata fosse tanto propizia. Già pregustava il momento successivo, quello in cui sarebbe entrato in sala presentando quel piatto magnifico, quando vide un'ombra rannicchiata sul tavolo. 
Si affacciò e con orrore scoprì America a divorare senza esitazione i dolci preparati con tanto amore e tanta fatica. Non era rimasta neanche una briciola. 

Niente foto. 
Niente gloria. 
Niente Francia piangente.

"America! I miei dolci!" esclamò stringendo i pugni e sentendo già l'occhio fremere a causa di quel tic nervoso nato proprio merito all'ex colonia.
Sentendo così dire, America grugnì:
"I tuoi, Engwand? Che... Che significa?"
"Che li ho preparati io, idiota! E tu li hai mangiati! Tu hai mangiato i dolci che avevo preparato!"
E mentre Inghilterra spiegava con varie forme l'accaduto, il viso di America divenne sempre più bianco, fino a preoccupare la nazione più vecchia che fermò le proteste per chiedere: "Tutto ok, America?"
L'altro si afferrò il collo e scivolò sul pavimento emettendo versi e gemiti incomprensibili. Poi invocò il cielo e tese una mano verso l'alto, dando libero sfogo alle lezioni di recitazione che ricordava. 
Inghilterra non si fece intimidire e sbuffò: 
"Se non l'avessi saputo, avresti continuato a mangiarli! Smettila di fare questa sceneggiata! Dillo che sono ottimi!"
America tremò e agitò le gambe con evidente finzione.

Francia entrò in quel momento, seguito dagli altri due membri:
"Angleterre! Che succede qui? Oh! Biscotti?"
La nazione dell'amore addentò un dolce e strabuzzò i bei occhi azzurri, cominciando a scivolare anch'essa sul pavimento, imitato ovviamente da Cina e da un divertito Russia. Ormai la scena era evidentemente fasulla, ma i quattro non smettevano di dimenarsi sulla schiena, come se stessero affongando.
"Non sono così cattivi, mather fucker! Smettetela tutti ora!"
E vedendo che le sue lamentele non funzionavano, Inghilterra li lasciò al loro destino.

Subito dopo che la nazione inglese se ne fu andata, il resto deli Alleati si sollevò e ridendo a crepapelle sgranocchiarono delle patatine, portate con premura da America.
Giurarono fedelmente, con la mano al petto, che mai avrebbero ammesso quanto quei dolci fossero realmente deliziosi e che forse Inghilterra aveva scoperto il suo talento in cucina.















 
   
 
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