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Autore: VeeVengeance_    15/12/2013    3 recensioni
"Io la amo più della mia stessa vita, lo sai, no? Ma non posso trascinarla nella mia oscurità, influenzarla, lasciare che diventi come me. Non posso. Io devo proteggerla da quello che sono e per farlo, devo allontanarla, devo lasciarla andare."
"Lui non ha mai rispettato le mie scelte. Mai. Non vedo perché io debba rispettare le sue. Non lo lascerò andare, non questa volta."
[One-shot Delena su ciò che succede dopo la rottura della 5x10. Pericolo spoiler]
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Unspoken"
 


Il pensionato dei Salvatore è avvolto dal buio della notte. Poche luci soffuse illuminano il salone principale della tenuta; l'unico rumore che si sente è quello della legna scoppiettante che arde nel camino. 
Sono sul divano, seduta, con la testa fra le mani. Sento il mio cuore battere all'impazzata e le lacrime rigarmi violentemente il viso. Ancora non riesco a capacitarmi di ciò che è appena successo. Le mie emozioni si alternano tra rabbia, dolore, tristezza, paura, sconforto, senso di smarrimento. 
E' un turbinio continuo. 
L'oscurità che c'è in Damon ha preso di nuovo il sopravvento ed io non sono riuscita ad evitare che accadesse. Dove ho sbagliato? Non gli ho forse dimostrato abbastanza quando sia vero, sincero e profondo il mio amore per lui? Non sono forse abbastanza forte per stargli vicino, per sopportare il peso del suo cupo passato, senza essere risucchiata dalla tenebre? Non mi sono dimostrata abbastanza determinata nel mio voler star con lui, a qualsiasi costo? Non sono stata capace di tirarlo completamente fuori dal baratro?  Sono io il problema?  
All'improvviso, il cigolio della maniglia della porta d'entrata mi distrae dal vortice di pensieri che occupa la mia mente. Chiunque sia, non posso farmi vedere da qualcuno in queste condizioni. 
Cerco di ricompormi velocemente, mi asciugo le lacrime dal viso col dorso della mano e mi alzo, facendo finta di niente.
La porta si apre con un movimento fluido e intravedo subito un uomo alto, slanciato, dai capelli corti e chiari, sistemati impeccabilmente.

"Stefan." 

Lo saluto, avvisandolo della mia presenza. Sono sorpresa: non che mi aspettassi ovviamente di vedere qualcun altro, ma rimango comunque inspiegabilmente delusa.

"Ciao, Elena." 

Stefan ricambia il mio saluto accompagnato da un timido sorriso e senza pronunciare altre parole, si avvia con un passo felpato verso le scale che portano al piano di sopra.
Non si è accorto di nulla, fortunatamente. 
Dopo alcuni istanti, mi dirigo nuovamente verso il divano. Ora che Stefan è in casa, non posso continuare a dar voce al mio sfogo senza rischiare di dover poi dare una spiegazione.
Mi siedo, sul tavolino davanti a me c'è ancora il diario di mio padre, quello su cui appuntava tutte le sue ricerche, i suoi esperimenti, i suoi risultati, le sue scoperte. Lo prendo in mano, senza aprirlo. 
Non ha più importanza ciò che c'è scritto sopra. Damon ha ragione, io sono un vampiro ormai, se Grayson fosse ancora vivo, non mi tratterebbe diversamente rispetto a tutti gli altri vampiri che ha torturato. E' meglio sbarazzarsi di quel quadernetto, perciò, senza pensarci troppo, mi alzo e lo getto nelle fiamme del fuoco ardente.
Dei passi veloci provenienti dalle scale mi distraggono nuovamente.

"Elena? Hai per caso visto Damon?", mi domanda Stefan con voce distratta.

Perché questa domanda?

"Ehm, sì, l'ho visto poco fa.. Non è nella sua stanza?"

La mia voce non lascia trasparire alcuna emozione. O almeno spero. 

"No, ho guardato anche nelle altre stanze, ma non c'è." 

Come non c'è? Sono sicura di averlo sentito salire le scale prima, ma non l'ho sentito scendere. Dove può essere andato?
Cerco di mantenere un tono calmo.

"Ah, ehm, allora.. non lo so." 

Il mio tono è vago, ma la situazione sta inevitabilmente prendendo una brutta piega e Stefan se ne accorge.

"E'.. E' tutto ok?", mi chiede. 

La sua espressione diventa improvvisamente dubbiosa.
Ok, è inutile continuare a fingere. 

"Prima abbiamo avuto una discussione piuttosto.. accesa - spiego, mantenendo la nota vaga -.  Poi è andato al piano di sopra, ma se ora non c'è, suppongo che se ne sia andato."

"E.. non sai dove possa essere andato?" 

In pochi secondi, la sua espressione si trasforma da quella di qualcuno che si è perso qualcosa, a quella di qualcuno che nasconde qualcosa. 

"Beh.. no. Ma aspetta, c'è forse qualcosa che dovrei sapere?", chiedo, con una tono che risulta un po' troppo acido.

Fortunatamente, Stefan sputa il rospo senza girarci molto attorno.

"Diciamo che, pur non sapendo con esattezza l'argomento della vostra discussione, posso immaginare da dove derivi, conoscendo Damon.. Oggi, prima di venire a salvarti, ho dovuto lasciarlo solo con Enzo, perché Aaron doveva darmi un fascicolo di documenti sulla sua famiglia che potesse magari aiutarci a trovarti.. E, visto che sono venuto a conoscenza di ciò è successo tra loro sessant'anni fa, immagino che non si siano abbracciati come due vecchi amici che si rivedono dopo tanto tempo."

Smetto di ascoltarlo dopo aver sentito  'ho dovuto lasciarlo solo con Enzo'.
Il vortice di pensieri ripopola nuovamente la mia mente, ma più che di pensieri, quela volta si tratta di rivelazioni. 
Ma certo, ora è tutto molto più chiaro. Non è difficile immaginare cosa sia stato a far riemergere quel lato negativo di Damon. La discussione con Enzo deve sicuramente averlo toccato nel profondo e deve averlo portato ad una serie di conclusioni che lo hanno indotto a.. dirmi ciò che ha detto, a cominciare dal  "Sono sbagliato, sono sbagliato per te, Elena" fino ad arrivare a "sto scegliendo di lasciarti andare".
Dopo la realizzazione di ciò che ha spinto Damon a comportarsi in quel modo, il panico si impossessa di me. 
Non avrà mica intenzione di scomparire?
No, non lo farebbe, non ora almeno. Aspetta, puoi davvero esserne sicura al cento per cento?

"Stefan, noi.. io, devo trovarlo, prima che sia troppo tardi."

Senza aspettare una risposta, mi dirigo in fretta e furia in camera sua. Magari posso trovare qualcosa che mi dia un'idea su dove possa essere andato.
Sento Stefan venirmi dietro.
Arrivata al piano superiore, percorro il corridoio e arrivo davanti alla porta della stanza di Damon, che ovviamente è chiusa. Mettendoci un po' troppa forza, la spingo e questa si spalanca senza opporre resistenza.
La camera ovviamente è deserta. Avanzo, cercando qualche indizio, qualcosa fuori posto.
Mi adagio sulla sponda del letto, per avere una visuale migliore, ma niente sembra mancare.
Mi guardo attorno e finisco per volgere lo sguardo verso il comodino con la bajoure. Oltre ad essa ci sono solo una decina di libri impilati ordinatamente e.. un foglietto.
Senza darci troppo peso, lo prendo in mano. Realizzo subito che è stato scritto da poco, l'inchiostro nero sembra ancora fresco. Inizio a leggerlo:

"Caro Alaric,
non so perché sto scrivendo questa sorta di lettera, indirizzata a te poi, che sei chissà dove nell'Altro Lato. Scrivere è sempre stata una 'cosa' di Stefan, io non l'ho mai fatto prima d'ora, ma dato che tu sei l'unico vero amico che non mi abbia mai abbandonato nonostante tutto e vista la tua non-presenza fisica, ho bisogno di farlo. Ho bisogno di sfogarmi.
Ho ottenuto la ragazza, ricordi? E tu mi hai detto di non rovinare tutto, ma indovina? L'ho fatto, anche questa volta. Abbiamo passato un'estate felice, serena, indimenticabile, la migliore della nostra esistenza, ma  i  demoni del mio passato continuano a ripresentarsi e a tormentarmi. 
Io la amo più della mia stessa vita, lo sai, no? Ma non posso trascinarla nella mia oscurità, influenzarla, lasciare che diventi come me. Non posso. Io devo proteggerla da quello che sono e per farlo, devo allontanarla, devo lasciarla andare. Devo far si che se ne vada il più lontano possibile da me e che stia con qualcuno che la renda felice, qualcuno che possa influenzarla in modo positivo, qualcuno che la meriti, che meriti il suo amore. Perché io, io non lo merito. Non dopo tutto ciò che ho fatto e che non posso nascondere.
Ciò mi fa male, mi strappa il cuore in mille brandelli, mi strazia l'anima, perché la amo al di sopra di qualsiasi altra cosa al mondo e lasciarla è la cosa più difficile che abbia mai fatto, ma non posso permettermi di rischiare di cambiarla.
Lei deve essere salvata. E questo è l'unico modo, capisci? Sto aprendo la sua gabbia, la sto liberando.
E anche se non è quello che vuole, è quello di cui ha bisogno.

Elena, so che quando ti accorgerai della mia assenza, il primo posto in cui mi cercherai sarà la mia camera. E so anche che troverai questo biglietto. 
Voglio solo dirti che mi dispiace di essere la tua eterna causa di sofferenza. So che proverai dolore per la nostra separazione e che probabilmente mi odierai anche, ma so anche che saprai andare avanti per la tua strada, prima o poi, e forse un giorno mi perdonerai. Ma questo non importerà, se tu sarai felice.
Ti amo più della mia stessa vita, lo sai, ed è per questo che devo proteggerti e lasciarti andare. E' per il tuo bene. Sono sbagliato per te, Elena, e non merito il tuo amore, ma qualcun altro sì. 
Damon"

Le lacrime scorrono silenziosamente e senza sosta sul mio viso mentre stringo tra le mani quel pezzo di carta. 
La consapevolezza della sincerità di quelle parole colpisce il mio cuore come se fosse la lama di un pugnale, ma un altro sentimento si fa spazio consumando quel dolore: la rabbia. 
Perché deve sempre prendere lui tutte le decisioni, in particolare quelle che riguardano me?
Lui non hai mai rispettato le mie scelte. Mai. Non vedo perché io debba rispettare le sue.
Non lo lascerò andare, non questa volta.





Spazio autrice: 
Questa è la mia prima one-shot Delena che scrivo e pubblico. Avevo un bisogno fisico che scrivere tutto ciò che ho provato dopo aver visto la 5x10. Rappresenta come mi sono immaginata la reazione di Elena dopo il break up e mi da un po' di speranza per il proseguimento. Elena dovrà lottare per riprendersi Damon e non vedo l'ora di vederla in azione!
Ora abbiamo il cuore a pezzi, ma vedrete che tutto si sistemerà. Deve sistemarsi!
Mi farebbe un immenso piacere sapere cosa ne pensate, anche solo con poche parole, per vedere se ne è valsa la pena di pubblicare o meno, e per sapere se in futuro potrò pubblicare qualcos'altro! 
Grazie in anticipo a tutti.

A presto, 
Vale. 


 
  
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