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Autore: Rainia    16/12/2013    6 recensioni
Quando Katniss riceve un bigliettino da parte di Peeta, non sa cosa voglia il Ragazzo del Pane da lei. Decide di andare al luogo dove l'aspetta il biondino: il laghetto.
Ed è qui che Peeta farà una proposta importante a Katniss.
[Dal testo]
[...] È giunto il momento delle verità: — Perché mi hai chiesto di venire qui? — domando. Lui si allontana da me e s'inginocchia. Si sta sentendo male? È per colpa della gamba artificiale? Mi chiedo. Quando sto per domandargli cos'abbia, lui prende dalla tasca dela sua giacca una scatolina blu scuro e la apre; il contenuto mi sbalordisce. Dentro quel cofanetto c'è un anello argenteo con un piccolo diamante al centro. — Katniss Everdeen... — dice lui — Mi vuoi sposare? —. [...]
OS ambientata prima dell'epilogo de Il Canto della Rivolta (quindi con SPOILER per chi non ha letto la saga). Spero che vi piaccia e spero che recensirete in molti :)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Will you marry me?

 

 

 Il bigliettino parla chiaro; dice:

 

 Incontriamoci al laghetto a mezzogiorno.

Peeta.

 

 L'ho letto cinque volte, ma resto sempre perplessa. Cosa vorrà Peeta da me?  Perché devo incontrarlo proprio al laghetto? Perché proprio in quel posto?

 Quel luogo è pieno di ricordi...

 Mio padre mi portava lì per trascorrere intere giornate: nuotavamo, pescavamo, cacciavamo...

 Quando se ne andò, quello divenne il luogo dove incontravo Gale.

Gale… È così lontano, adesso: vive ancora nel Distretto 2 ed è diventato vicegenerale di una pattuglia.

 La sicurezza di certo non è calata: la Paylor ha creato dei corpi speciali che difendono i Distretti, i confini, Capitol City, ormai sede del governo della Presidentessa, e tengono d'occhio le Prigioni.

 Una volta sono andata sia a Capitol sia nelle Prigioni... È tutto diverso: gli abitanti della città hanno quasi smesso di conciarsi in quel modo così strano (anche se non mancano persone con capelli di colori stravaganti o pelle colorata), inoltre molti hanno addirittura iniziato a lavorare.

 Le Prigioni sono nel Distretto 13. È stata la Paylor a decidere di far sgombrare questo Distretto e a usarlo come prigione, poiché è inabitabile sulla superficie ed era inaccettabile che delle persone vivessero nel sottosuolo.

 I prigionieri non sono trattati molto male e lavorano contribuendo alla vita e allo sviluppo di Panem.

 Il viaggio a Capitol fu strano: venni accolta come un'eroina, nonostante avessi ucciso il loro amato Presidente Snow.

 — Si sono arresi... hanno capito che Panem è cambiata e la loro "legge" è stare dalla parte di chi vince. Siamo noi i vincitori, quindi ci "venerano" — mi disse Haymitch.

 Anche per lui ci sono novità e sono un po' strane da ammettere, come il fatto di aver adottato un bambino con Effie.

 Peeta ha definito questa situazione come "inquietante", ma, appena saputa la loro decisione, ha gioito. Adora i bambini...

 

 Decido di avviarmi verso il laghetto.

 Quando giungo nel luogo dove vi era quel recinto che doveva tenere gli abitanti del 12 dentro esso, mi rendo conto che anche il Distretto è diverso: è quasi tutto ricostruito. Non sono molto stupita da ciò, visto che sono passati tre anni da quando Snow e la Coin sono morti.

 Sono quasi vicina al laghetto e vedo qualcosa muovere dei cespugli. Se avessi il mio arco, colpirei quella cosa che si muove in un istante. Dal cespuglio esce fuori un coniglietto che saltella via.

 Arrivo al luogo dell'incontro, ma non trovo nessuno.

 — Peeta? Dove sei? — chiedo. Non mi arriva alcuna risposta. Lo chiamo altre tre volte, ma niente.

 Mi siedo di fronte al laghetto e il mio piede destro quasi tocca l'acqua.

 Mi viene in mente una canzoncina, adesso, e la canto, ma, dopo non molto, sento un rumore di passi.

 Giro la testa a destra e a sinistra, poi mi alzo. — Peeta? Sei tu? — chiedo.

 Sento i passi provenire vicino alla casetta; faccio per avvicinarmi, ma qualcuno mi prende per i fianchi; gli sto per tirare una gomitata nella pancia, ma una mano mi accarezza la guancia destra. — Ciao, dolcezza — dice Peeta.

 Mi rilasso; lui mi lascia i fianchi, io mi giro e gli do un bacio sulle labbra. — Mi hai spaventata, Ragazzo del Pane — ammetto.

 Lui ridacchia e mi chiede scusa. Per ricambiare le sue scuse, lo bacio di nuovo.

 È giunto il momento delle verità: — Perché mi hai chiesto di venire qui? — domando. Lui si allontana da me e s'inginocchia.

 Si sta sentendo male? È per colpa della gamba artificiale? Mi chiedo.

 Quando sto per domandargli cos'abbia, lui prende dalla tasca dela sua giacca una scatolina blu scuro e la apre; il contenuto mi sbalordisce: un anello d'argento, con un piccolo diamante al centro, è posato sul tessuto rosso della scatola.

 — Katniss Everdeen... — dice lui — Vuoi sposarmi? —.

 Rimango imbambolata per… quanto? Due minuti? Sì, probabilmente per due minuti.

 È lo stesso Peeta a risvegliarmi dal mio stato di trance: — Mi stai facendo preoccupare, Katniss. Forse... forse è troppo presto. —

 Si rialza e sta per chiudere il cofanetto.

 — Scusa, avrei dovuto capire che non è il momento adatto, ma... — non gli faccio finire la frase perché butto le mie braccia al suo collo.

 — Sì. Peeta, sì. Voglio diventare tua moglie; voglio dividere quel pezzetto di pane e diventare la Signora Mellark — dico commossa.

 Sto persino piangendo per la gioia.

 Peeta ricambia il mio abbraccio, poi si stacca da me, mi prende la mano sinistra e mette l'anello al mio anulare. Mi dà un altro bacio, ma questa volta è più passionale e più lungo.

 Quando ci stacchiamo, sorridiamo entrambi. — Tu mi ami, vero o falso? — dico. Mi sorride e risponde: — Vero. Oggi, domani... per sempre. —

   
 
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