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Autore: consuvlo    16/12/2013    0 recensioni
Un finale alternativo del primo libro/film della saga "Hunger Games"
Parole strappate,lacrime silenziose,giudizi spregiudicati e amori indissusi.
Dopo il ritorno della tanta sudate vittoria dei 74esimi Hunger Games qualcosa è cambiato,forse in bene...forse in male...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci qua,finalmente possiamo dire "abbiamo vinto" ed il bello è che l'avevamo fatto insieme,
si udivano le urla fiere della gente del nostro distetto,gli applausi e diciamo anche le lacrime.
Tra la folla si poteva avvistare mia madre in lacrima,forse di gioia o molto probabilmente di sollievo,
ero finalmente tornata a casa sana e salva,e mentre stringevo la mano di Peeta 
-oh quella mano,la stessa che si era presa cura della mia ferita sulla fronte,
la stessa che mi aveva dolcemente accarezzato la treccia quando eravamo nell'arena
-
Vidi la mia paperella,
era proprio lei,
sorridente in groppa a Gale,
temevo che i miei occhi non avrebbero più potuto essere abbagliati dai loro bei sorrisi.
Mi voltai verso Peeta che gettò un respiro come per dire "finalmente a casa" 
ed inseguito una mano si posò sulla mia spalla,era quella di Effie che subito dopo esclamo "eccoci!
e così le urla aumentarono,a quel punto Prim non ci pensò due volte e 
con fare scaltro scese dalle spalle possenti di Gale e si catapulto tra le mie braccia,
lascia subito la mano di Peeta e strinsi la mia paperella in un grosso abbraccio 
-profumava di rose e tra le mie mani potè sentire la fresca seta di cui era fatto quel vestitino confezionato,
sicuramente,con molta cura da nostra madre


quando le sussurai all'orecchio "mi eri mancata,ma ora sono qui ed ho vinto per te,hai visto? la ghiandaia imitatrice mi ha portato fortuna
e allora lei scoppiò in un pianto così tenero che persino Peeta si mise ad accarezzarle la testolina.

Finito il trambusto dell'arrivo ci avviammo verso le nostre case,
All'entrata mi accolse subito quel mascalzone di Ranuncolo,stavolta invece dei miei soliti "insulti" gli passai una mano sulla schiena pelosa sorridendo.
Non era cambiato nulla,sono veramente felice che mia madre non ci sia lasciata andare,sono contenta che abbia mantenuto la promessa.
Ero stanchissima così non perdetti tempo e mi distendei sul divano polveroso del salottino che era stato accuratamente messo in ordine da mia mamma prima
del mio arrivo.
Caddi in un sonno profondo ma non aspettai neanche due minuti,subbito sobbalzai,mi era apparsa quell'avida arena davanti agli occhi,uno dei peggiori incubi 
-ancora? Ancora una volta li? No,non potevo era tutti finito- continuavo a ripetermi,poi mi alzai e andai a prepararmi una tazza di thè 
Quando improvvisamente si aprì di schianto la porta.....................

To be continued.
  
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