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Autore: xproudofmyhero    16/12/2013    4 recensioni
Daddies!Thadastian | Christmas Tree
"Era la vigilia di Natale, ma in casa Harwood-Smythe ancora non era stato fatto l’albero.
Era nata da pochi giorni una bellissima bambina, di nome Charlotte, occhi castani, con un sorriso dolce che sapeva intenerire tutti.
Non era la loro prima figlia, anzi, in quella casa c’era già un bambino.
Thomas David, cinque anni, iperattivo, con due occhi chiari e con quei capelli castano chiaro che ricordavano tutto il padre."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Christmas Tree
 
Era la vigilia di Natale, ma in casa Harwood-Smythe ancora non era stato fatto l’albero.
Era nata da pochi giorni una bellissima bambina, di nome Charlotte, occhi castani, con un sorriso dolce che sapeva intenerire tutti.
Non era la loro prima figlia, anzi, in quella casa c’era già un bambino.
Thomas David, cinque anni, iperattivo, con due occhi chiari e con quei capelli castano chiaro che ricordavano tutto il padre.
Sebastian Smythe si trovava in casa in quel momento, era super ansioso.
Stava preparando l’albero di Natale con il figlio, quello sarebbe stato il primo Natale di tutta la famiglia insieme.
Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli.
La posizione delle sedie, delle posate, dei piatti sulla tavola.
Le palline per l’albero rosse e blu.
Tutto per quel Natale doveva essere rosso e blu.
Voleva ricordare i tempi in cui aveva conosciuto suo marito.
Erano ormai passati dieci anni da quando, pur controvoglia, si era ritrovato iscritto alla Dalton Academy, obbligato dal padre.
Lì aveva conosciuto Thad.
Non avrebbe mai pensato che, a distanza di dieci anni, si sarebbe ritrovato sposato, con due figli, con l’ansia per l’arrivo a casa del marito con la bambina e con l’ansia di preparare tutto nei minimi dettagli per il Natale.
 
“Papà non ci arrivo”.
 
Si voltò verso quella voce per vedere suo figlio arrampicarsi il più possibile verso un rametto dell’albero, con una pallina rossa in mano.
Quando sentì il suo piccolo pargoletto parlare, non poté trattenere un sorriso sul viso.
Era come lui, e quando voleva una cosa, anche se era difficile, metteva tutto se stesso pur di farla avverare.
Si avvicinò piano al figlio e, nel momento in cui stava per prenderlo in braccio per aiutarlo, lo vide fare un ultimo sforzo e appendere quella stessa pallina, che prima, con tanta difficoltà, non era riuscito a mettere.
 
“Bravissimo piccolo” gli disse, prima di prenderlo in braccio e accarezzargli dolcemente i capelli.
Era così felice di avere un figlio, era la sua copia esatta, cosa che suo marito Thad continuava a dirgli sempre, anche se lui non trovava altre caratteristiche comuni con quel piccolo bambino iperattivo che possedeva i suoi stessi geni.
 
“Stella o angelo?” chiese, facendo uscire dalla scatola delle decorazioni: una stella dorata ed un angelo di cristallo.
 
Il secondo era stato il primo regalo di Natale che aveva fatto a Thad una volta che erano andati a convivere.
La vita a volte era difficile, all’inizio soprattutto.
Le litigate per i tradimenti di Sebastian, le lacrime di Thad sulle spalle di Jeff, i pugni che gli batteva sul petto ma che non fermavano mai Sebastian dall’abbracciarlo e tenerlo tra le sue braccia.
Tutto per la paura di amare, di ammettere di provare qualcosa di reale.
Farlo era stato difficile, Thad aveva dovuto scontrarsi con muri su muri, ma era riuscito, con dolore e difficoltà, a distruggerli tutti.
Entrare nel cuore di Sebastian non era stato semplice, ma una volta dentro era difficile uscire.
 
“Angelo pà, angelo. È per te e papi, e così anche Charlie lo vedrà per la prima volta”
 
Sorrideva felice quel bambino.
Non gli mancava nulla, aveva due genitori che lo amavano più di ogni altra cosa al mondo, aveva tutti i giocattoli che desiderava, era simpatico e gentile, cosa che di certo non lo accomunava a Sebastian.
 
Prese in braccio il figlio e, con agilità, posò quell’ultimo tassello mancante su quell’albero stupendo.
Sebastian era in preda all’ansia, sapeva che se fosse andato anche lui in ospedale, avrebbe iniziato ad impazzire fino all’arrivo a casa, e Thad non poteva permetterglielo.
Il tempo di mettere giù il figlio e sentì la porta di casa aprirsi.
 
“Papiiii” corse Thomas verso la porta, abbracciando la gamba destra del padre, non potendogli saltare in braccio.
 
“Ciao amore di papà” gli disse, rivolgendogli un sorriso.
 
Sebastian era poco lontano, e quell’immagine l’avrebbe ricordata per il resto della vita.
Suo marito che sorrideva al loro bambino, e in braccio portava la principessa di casa.
Quella era la sua felicità, lo sapeva, e niente e nessuno avrebbe potuto rovinarla.
 
“Siete tornati” disse, arrivandogli vicino per poi posare dolcemente le labbra su quelle del marito.
 
“Benvenuta a casa, Charlotte” sorrise Sebastian, per poi lasciare un bacio sulla fronte alla sua bambina.
 
Per quanto non avesse lo stesso suo patrimonio genetico, cosa che aveva espressamente sottolineato a Thad quando gli disse che voleva un altro figlio, quella rimaneva comunque la sua bambina, sapeva che in un modo o nell’altro avrebbe avuto qualcosa di lui, come Thomas l’aveva di Thad.
 
Prese la bambina in braccio, e vide il figlio strattonare il marito verso il soggiorno, tutto felice e pronto a fargli vedere quell’opera d’arte che, con tanta felicità, aveva appena creato.
 
Più guardava la figlia più si rendeva conto di quanto era come l’uomo che amava, le labbra simili, quel sorriso che l’aveva conquistato, quegli occhi scuri ma penetranti.
 
“Che dite di fare una foto?” disse Sebastian rivolto agli altri due uomini di casa.
 
Era tutto pronto, l’albero, la cena in tavola.
Quello sarebbe stato il Natale che avrebbe ricordato con più gioia degli altri.
Era con la sua famiglia, tutto era perfetto.
 
“È proprio quello che stavo pensando anche io” gli disse il marito, rivolgendogli un sorriso.

Dentro il borsone che aveva lasciato all’entrata, si trovava la macchina fotografica che Thad portava sempre con sé.
Lui e la fotografia erano un tutt’uno, e, grazie al marito, Sebastian era riuscito ad apprezzare quella cosa che era per lui impossibile da decifrare.
Vide il marito prendere la fotocamera, impostare l’autoscatto e tutti gli effetti che solo lui sapeva mettere, per poi appoggiarla sul ripiano al di sopra del camino.
 
Si mise sul divano, prendendo in braccio la piccola Charlotte, rivolgendo un sorriso al marito, al suo fianco, con il piccolo Thomas in braccio.
 
“Tre, due, uno, cheeeeeese”
 
Sentirono la macchina fotografica fare quel suono tipico quando una foto viene scattata.
Quello era il momento perfetto, la famiglia Harwood-Smythe insieme e alle spalle, uno splendido albero di Natale. 

 

Buonasera a tutti :D
Rieccomi con una nuova oneshot, Thadastian anche questa volta.. dovevo farmi perdonare per quell'angst della scorsa settimana c_c
okay, visto che è quasi Natale e io l'albero non l'ho fatto, volevo scrivere una storia dove veniva fatto, e mi è uscita fuori questa shot.
Non so cos'altro dirvi, se non che ho tante idee in questi giorni e spero di pubblicare presto altro, e prometto per chi segue la long Thadastian/Niff/Klaine/Seblaine/Hummerwood che la aggiorno presto presto.
Spero di ritrovare tante recensioni, se avete delle critiche fatele purché siano costruttive c_c 

Alla prossima, 


Sab

Un grazie alla mia beta Elettra2795 per la revisione
   
 
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