Mashton's Life
La ragazza bionda sta armeggiando con delle scartoffie mentre è appollaiata su una sedia alta e rossa proprio come le nostre. Calum, alla mia sinistra, sorride come al solito. Più in là, Luke fissa il vuoto con l'aria disinteressata che lo caratterizza in questo ultimo periodo. Non capisco come mai sia così assente, ma ho già tanti problemi per conto mio, non posso occuparmi anche dei suoi. A fianco dell'intervistatrice, Michael si gratta pensieroso la fronte.
Non ce la faccio più a vederlo così, con gli occhi spenti e quest'aria così triste, rivoglio vedere il suo ampio sorriso che è in grado di illuminarmi le giornate.
Non si lamenta mai, dice di stare bene, ma so che non è così.
Io ci riesco, sopporto questa situazione, ma lui evidentemente non ce la fa più.
Capisco che per lui è più difficile, infatti è a lui che hanno appioppato la copertura.
«Michael, tra i due quello che sembra più... Più gay sei tu, perciò spetterà a te fingere una relazione con Marie» gli ha detto qualche settimana fa il nostro manager.
Stavo per saltargli addosso perché ero incazzato nero, lo giuro, ma Michael mi ha trattenuto per un braccio sussurrandomi "è ok", poi ha detto che avrebbe finto la relazione con la ragazza. Ma io lo sapevo che per lui non era ok, stava solo incassando l'ennesimo colpo senza dire nulla, un altro mattone del suo castello di pietre era caduto, ma Michael non ha mai amato lamentarsi e sfogarsi con gli altri, perciò ho finto di credere che tutto andasse bene e non gli ho mai detto nulla sull'argomento per non metterlo in difficoltà.
Vorrei che si aprisse con me, vorrei che mi dicesse tutto. Non è una persona molto emotiva, ma riesco a capire come si sente con un paio di occhiate, credo però che se mi dicesse lui cosa lo tormenta sarebbe meglio e soprattutto potrei fare qualcosa per aiutarlo.
Invece no, parla poco in generale e per niente di sé stesso, si tiene tutto dentro credendo di essere forte e ho paura che prima o poi esploderà.
Ma al di là di questo, Michael era uno che sorrideva sempre timidamente. Ora quel sorriso gli è stato tolto da quei burattinai dei nostri manager, perché non si può dire che io e lui stiamo insieme. Scherziamo? Due gay in una band? Gli incassi decrescono di troppo! Non importa se poi loro due diventano due cadaveri, l'importante è che ci arriva il nostro denaro. Pazzesca la mentalità dei nostri burattinai.
Quando sognavo di diventare qualcuno non sapevo ancora tutto quello che c'è dietro alla vita delle star. Ora dire che mi sono pentito di essere entrato a far parte dei 5 Seconds Of Summer sarebbe come bestemmiare, diciamo solo che credevo che le cose sarebbero andate diversamente, pensavo che avremmo potuto decidere noi ragazzi cosa fare per tutto il nostro futuro come facevamo quando suonavamo nel garage di Luke.
Sospiro e mi volto verso l'intervistatrice, che dovrebbe cominciare a parlare da un momento all'altro.
«Si comincia!» una voce metallica esce dalle casse impiantate sulle pareti della stanza immersa nell'oscurità.
«Ciao ragazzi, come va?» chiede la bionda.
«Bene grazie» rispondiamo un po' tutti, io indosso il mio finto sorriso e lancio costantemente occhiate a Michael che tiene gli angoli della bocca leggermente incurvati all'insù.
«Luke, allora, quanto manca all'uscita del vostro album?».
«Uhm, sì, poco. Abbiamo quasi finito di registrare le tracce» perdio, Luke, sorridi! Pare un vampiro, con quell'espressione.
«Dobbiamo aggiustare alcune cose e registrare Lost Boy» aggiunge Calum.
Pare che sia l'unico con un minimo di spirito, sempre raggiante e saltellante come un cucciolo di Jack Russell alle prese con una pallina.
«Bene, buone notizie! E tra te e Marie, Michael, come va? É recentemente uscita una vostra immagine durante un tenero bacio da innamorati!».
No. Quella foto no. Dopo averla vista mi sono rifiutato di parlare a Michael per due giorni. Insomma, sembravano davvero così felici mentre facevano sfiorare le loro labbra... Poi però l'ho sentito singhiozzare dalla camera vicino per questo mio comportamento e sono andato là, l'ho abbracciato, l'ho baciato e gli ho chiesto scusa almeno venti volte, così tutto si è risolto e siamo tornati insieme come nulla fosse successo.
«Va tutto bene» risponde lui accentuando il sorriso.
«Quindi con questo possiamo mettere fine alle supposizioni delle Mashton Shipper?».
Michael annuisce e si morde il labbro inferiore. Stronzo.
«Per conferma: Ashton e Michael, siete fidanzati?» domanda con enfasi la ragazza.
«No» risponde nervosamente il mio ragazzo, vorrei rassicurarlo stringendogli la mano ma siccome siamo lontani (i manager ci hanno impedito di stare vicini) non posso.
Però ora basta.
«Sì!- esclamo -sì, io e lui siamo fidanzati, Mashton è reale, Michael Gordon Clifford e Ashton Fletcher Irwin sono gay! Volete capirlo? Basta mentire! Voglio poter dire a tutti che io amo lui come Selena ha detto di amare Justin!».
Corro verso la porta e esco, non ho ancora realizzato che ho detto... Quello che ho detto.
Ho fatto coming out.
«ASHTON!» urla qualcuno dietro di me.
Comincio a correre più velocemente mentre le lacrime iniziano a rigarmi il viso.
«Ash, aspetta» mormora quando mi ha circondato la vita con le braccia.
Trema dall'agitazione ma sorride, le sue iridi più verdi che mai brillano come una volta.
«Non scappare, ti prego, torniamo lì e diciamo ciò che abbiamo da dire. Basta finzioni» mi asciuga le lacrime con i pollici e aspetta che dica qualcosa.
«Forza, Ash» tenta di convincermi con più dolcezza.
«Andiamo» dico alla fine.
Mi trascina di nuovo in studio davanti a un Calum, un Luke e... E una tizia allibiti.
«Ma se Mashton è reale... Perché c'è di mezzo Marie? Perché non lo avete detto prima?» chiede la biondina.
«Marie è una copertura e non lo abbiamo detto prima perché... Perché i nostri manager non volevano» spiego. Ormai sono determinato ad arrivare fino in fondo.
«Dovete sapere che io posso fare questo- poso un bacio sulle labbra di Michael -e il mio premio è questo- indico il suo sorriso -non potrei essere più felice di così. Sono innamorato di un ragazzo fantastico e ne sono orgoglioso».

***

«Vi rendere conto di cosa avete fatto?» ringhia il capo-manager Davies battendo un pugno sulla superficie della sua scrivania.
«Sì, coming out» rispondo io scrollando le spalle.
«E SECONDO TE È STATA UNA BUONA AZIONE!?» urla. È rosso dalla rabbia, spero che esploda.
«Sì» taglio corto.
«Irwin, sai che alcune delle vostre fans cominceranno ad odiarvi?» mi chiede.
«Se ci odiano per questo non sono fans ma omofobe di merda» replico.
«Basta! Tu e Clifford siete fuori dalla band!» esclama furioso.
Cerco lo sguardo di Michael e un volta che l'ho trovato spalanco gli occhi.
«No!- esclama Calum -se loro non sono più nella band non rimaniamo neanche io e Luke!».
«Dovete lasciargli fare la loro vita!» aggiunge arrabbiato il biondo.
«La loro vita è nelle mani nostre perché noi ci mangiamo!» ribatte Davies.
«Allora avete il diritto di trattarci come dei burattini solo perché siamo ciò che vi da lavoro?- dice indignato Michael -c'è qualcosa di molto più importante dei vostri sporchi soldi».
«E cosa?» chiede ironicamente l'uomo.
«La vita, cosa che lei non ha perché troppo impegnata a occuparsi di quella degli altri!» sbotto.
«Basta, uscite tutti di qui!» grida il pazzo, così forte che temo possa vomitare le corde vocali.
Dopo alcuni istanti di silenzio, la voce di Michael si diffonde per la stanza «Non ce lo faremo ripetere due volte».
Usciamo tutti dalla stanza, mentre i sensi di colpa mi agitano.
«Scusatemi... Non avrei dovuto...» mormoro a testa bassa mentre continuo a camminare.
«No Ash, niente scusa, hai fatto bene» taglia corto Luke, alla sua affermazione Calum annuisce.
Michael non risponde, è di nuovo tra le nuvole, ma non credo che ci abbia ripensato dopo quel sorriso enorme.
Torniamo a casa, io e il mio ragazzo nella nostra camera e gli altri due nel salotto a guardare la TV.
«Mickey, va tutto bene?» chiedo apprensivo.
«Sì, scusa, non pensare che ce l'abbia con te! Sono felicissimo che finalmente tutti possono sapere che ci amiamo» spiega sorridendo di nuovo come poco prima nel corridoio.
«Io mi chiedo come si faccia a non amare uno come te!» esclamo prima di attirarlo a me e buttarlo sul letto.
Ride mentre comincio a fargli un succhiotto, mordendo e succhiando la sua pelle bianca sotto all'orecchio destro.
«Ash?» mi chiama con la voce tremante.
«Cosa c'è?» gli chiedo senza staccare le labbra dal suo collo.
«Non lasciarmi mai».
«Mai».
Le sue mani scivolano sotto alla mia maglietta, le mie sotto alla sua.
Dopo due mesi si sente pronto per unirsi completamente a me.

***

*MICHAEL'S POW*

«Sì, lo voglio».
«Vuoi tu, Ashton Irwin, prendere Michael Clifford come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre: nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?».
«Sì, lo voglio» mormora.
«Può baciare lo sposo».
Le sue labbra catturate dalle mie, le mie labbra catturate dalle sue, il mio futuro che si prospetta come più luminoso ora che so che lui sarà sempre al mio fianco.


Spazio Me
Ciao a tutti :)
Non so come possa aver partorito questa OS ma ho miracolosamente finito di scriverla e quindi ho deciso di pubblicarla
Ho fatto male? Ditemelo voi
*Mashton feels awww io li amo*
Grazie se siete arrivati fino a quaggiù
Grazie mille se recensirete
Credo che tornerò a intasare... Se ne varrà la pena
Bbbye