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Autore: fredlove    16/12/2013    0 recensioni
Un' amore vero è costante, difficile, contrastato.
L'amore tra Merlino e Morgana, non è da meno.
L'ombra scura di Uther, è una minaccia perenne. L'arrivo di Aridian...
Ed infine... la prova più grande : la distanza.
Tempi duri giungono all'orizzonte ed il giovane mago cambia.
Ma il suo amore per Morgana rimane immutato.
[...]
Questa storia, almeno la prima parte, nasce leggendo la fanfiction di HisRose - The Lady and the servant.
Sottolineo che le ho chiesto il permesso, concesso, di scriverne una mia versione.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione, Contesto generale/vago
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Cosa posso dire, giunti a questo punto? Nel capitolo precedente, Merlino compie parte della sua vendetta.
Uccide Aridian, ed è deciso a prendere solo un'altra vita - Uther deve morire.
Ma come noterete... dopo aver letto, beh niente spoiler.
Uther morirà per mano di Merlino?
Notizia importante : Gold93, co-autore di questa storia è 'tornato'. Certo ora sta lavorando, quindi non è presente... ma sappiate che è tornato. Vi ringrazia dell'affetto con cui l'avete pensato, e ricambia. :D
Quindi spero , questo capitolo vi piaccia... anche perché sta per giungere l'epilogo.
Sempre vostri,

Gold93 e fredlove.















Cpt 31
















Infine, la guerra era giunta al suo culmine. Merlino si voltò, lasciando un'ultima volta lo scenario di morte e devastazione, creatasi per il potere e l'avidità dei grandi sovrani.
Nonostante fosse tutto finito, mancava il tempo di gioirne. Le decisioni da prendere aumentavano, così come bisognava pagare le conseguenze dei gesti - giusti o sbagliati che fossero.
E lì, sotto la tenda ove si riunivano, il discorso si declinò presto su un'assenza malgradita da Uther.


- Dov'è Aridian?- domandò preoccupato notando la sua assenza, ed osservando Merlino.
Un silenzio, pesante, che nessuno osò interrompere. Non Artù, non Cendred.
- Morto. - rispose secco Merlino, con un'alzata di spalle.
- Morto?- gli domandò ancora Uther, guardandolo ora con sospetto ed adirato - E... chi?-
- Io - rispose diretto.
Uther digrignò i denti - Non avresti dovuto! - sibilò.
- L'ho fatto. - disse Merlino semplicemente. Sfidando Uther apertamente, sotto gli sguardi di Artù e Cendred, che perse la sua solita ilarità in quel frangente.
- Tu, ti rendi conto?!- iniziò Uther intimidatorio.
- Eccome. -
Il re lo guardò, appurando che i suoi modi intimidatori non sortivano nessun effetto sul ragazzo.
- Devi essere molto sciocco, o possiedi un coraggio sfrontato che sfiora la pazzia, ragazzo. -
- No. - Merlino scosse il capo, prima di tornare a guardarlo. - La verità è che nessuno osa dirvi ciò che pensa. Voi, Uther Pendragon, siete uno sciocco, arrogante, ipocrita e vile. -
Ad ogni insulto, detto con calma, Uther appariva sempre più irato. E per quanto Artù e Cendred volessero fermare Merlino, nessuno dei due agì.
Perché sapevano che lo scontro tra i due era inevitabile. Ed il momento era giunto.
- Hai terminato?- domandò Uther, stanco di udirlo.
- In vero, no. Potrei continuare ancora, ma sarebbe una perdita di tempo, visto che non una sola parola vi è entrata in testa. -
Il sovrano lo guardò, ergendosi poi in tutta la sua prestanza. - Interessante .- emise sarcastico - Ma ti rammento, la mia sentenza. Sei esiliato, e dovrei impiccarti per la tua colpa. Non prolungare la tua presenza. - sibilò.
- Fatelo, uccidetemi. - lo incitò Merlino, provocandolo.
Uther serrò i denti, battendo poi un pugno sul tavolo davanti a lui. - Adesso basta! La mia clemenza nei tuoi confronti, è anche troppa!-
La risata cinica di Merlino, raggelò i presenti. - Clemente, voi? - tuonò infine, ergendosi lui fiero davanti al re. - Non c'è stato momento, in cui voi siete stato clemente! Mi avete allontanato da Morgana. Esiliato per la mia natura... ed osate ancora proclamarvi clemente!?-
Provava ancora dolore, Merlino, notò Cendred. E rancore. E tutto ciò che pensava verso Uther stava rompendo del tutto l'argine dietro al quale si era celato.
- Sei uno stregone, e sei un comune servo. -
Merlino lo guardò, serio . - Il mio nome è Emrys. Accetto ciò che sono, per amore di un bene molto più grande di un regno. Sono un servo del potere stesso. - riprese fiato. - Sono solo un valletto, voi dite? Cendred mi ha trattato alla pari. Morgause mi tratta alla pari. Morgana, vostra figlia, mi tratta alla pari e mi ama! Come posso esser arrivato fin qui, se sono solo un valletto?-
Uther, a sentir la costatazione, parve venir meno. Dopo aver scoperto chi in realtà Emrys fosse, aveva rivisto il goffo ragazzo al seguito di Artù. Ma udendolo, ora, si convinse che al suo cospetto non vi era più il ragazzo di prima.
Merlino era arrivato a tener testa anche davanti a lui, Uther Pendragon.
- Non importa, come tu la metta. La mia sentenza rimane identica a quella di tre anni or sono. - disse Uther.
Nuovamente il silenzio calò pesante. Cendred ed Artù non osarono fiatare, attendendo una reazione di Merlino.
- D'accordo. - esclamò Merlino, sorprendendoli tutti. - Ma c'è un pegno, che voi dovete pagare. -
- Come osi. -
- Oso, eccome. - lo guardò serio e diritto negli occhi. - Morgana. -
Il solo nome della donna, bastò a far capire ai presenti il motivo.
- Non me la porterai via! - ringhiò il re, e Merlino rimase indifferente.
- Fidatevi, Uther. L'avete persa tanto tempo fa. -
Quelle parole rimasero incomprese, ma così come Uther aveva dettato la sua sentenza, Merlino aveva preso la sua decisione.
Sarebbe andato via solo con Morgana.
- E dopo avermi insultato, pensi forse che ti lasci andare... per di più con lei? - sbraitò il sovrano.
Merlino rimase impassibile, tanto più quando continuò come se niente fosse. - Oh, certo non soli. Con nostro figlio, Uther. Morgana è nuovamente incinta. -
Al suono di quelle parole, Cendred ed Artù si mostrarono visibilmente sorpresi. Trattenendo le parole di congratulazioni in presenza di Uther che a sua volte era più che sorpreso.
- Come hai osato... -
- Certo non avrei fatto nulla senza rispettare la sua volontà! - continuò secco, Merlino. - Ed è l'unica opinione che per me conta. Non di certo la vostra, Uther. -
Il silenzio atono seguì le parole del giovane mago, ed Uther per la prima volta rimase lì, impotente. Sapendo che non l'avrebbe vinta.
Merlino gli voltò le spalle, fiero e deciso, ed uscì dalla tenda.

   
 
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