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Autore: SirLionArt    16/12/2013    2 recensioni
Un bosco,una giovane puledra e uno spirito assetato di vendetta. In una sola notte, il destino di una piccola Pony cambierà per sempre. Una notte silenziosa,una notte cupa, una notte all'apparenza innocua e serena... Una Notte Infernale.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nightmare moon, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Notte Infernale
di SirLionArt


La Puledra aprì lentamente gli occhi,cercando di capire dove si trovasse. Aveva da poco ripreso i sensi e non riusciva a vedere altro che un grande muro di tenebra. Si sentiva a pezzi, priva di qualsiasi energia.

Che cosa è successo? Dove sono? Dove mi trovo?

Seppur con grande fatica,incominciò a intravedere qualcosa, man mano che l’oscurità si diradava e i suoi occhi cominciavano ad abituarsi alla luce della Luna. I particolari divennero sempre più nitidi e distinti, come tanti pezzi di un puzzle che man mano prendevano forma.Vide una grossa sagoma,simile ad un masso, e un grosso albero. Cominciò ad intravedere altre figure contorte,sparse lungo la sagoma.Ovunque, regnava il silenzio più assoluto.

Ma che diavolo…Cosa mi è successo?           
        

Mentre la sua mente continuava ad interpellarsi, cercando disperatamente una risposta, avvertiva un forte bruciore lungo la spalla destra, come se una lama rovente le stesse trapassando la carne da parte a parte. Si sentiva ancora confusa,disorientata. Perché era li? Come aveva fatto a finire in quel luogo? Ma soprattutto, dov’era finita?
 
Cercava disperatamente di ricordare qualcosa,qualunque cosa,ma più ci provava e più sentiva un vuoto senza fine.
 
Che cosa è successo? Perché non ricordo niente? Perché sono qui?
 
Iniziò lentamente a tastare il terreno con gli zoccoli, e avvertì qualcosa di soffice e morbido che le ricordava molto la terra fresca. Quando tentò di nuovo di allungare uno zoccolo, una nuova scarica di dolore le fece stringere i denti. Solo allora decise di tastare con lo zoccolo sano la parte interessata, e,improvvisamente,avvertì qualcosa di denso e appiccicoso. Quando allontano’ la zampa e se la portò vicino agli occhi,notò con orrore che era sporca di sangue.
 
Ma come ho fatto a graffiarmi? Penso tra se’, preoccupata Perché sanguino?
 
Domande,domande, e ancora domande.Possibile che non riusciva a ricordare nulla? E poi, che ci faceva li di notte, in quel bosco, tutta da sola? Come aveva fatto lei, una puledra di città, una giovane studiosa, a finire in quella situazione? E per di più, con una grossa ferita alla spalla destra che le impediva di alzarsi?
Che confusione,che maledetta confusione!” Disse alla fine,quando riuscì a muovere la bocca,seppur con grande fatica. Seppur con grande sforzo, la giovane puledra iniziò lentamente  a rialzarsi, sfidando apertamente le zampe doloranti e la ferita ancora aperta.
Quando appoggiò tutti e quattro gli zoccoli sul terreno, esaminò con maggiore attenzione la spalla lesionata. Una terrificante smorfia di dolore si dipinse sul suo volto quando intravide un grosso e vistoso taglio che,dalla spalla,scendeva fino alla zampa. Piccoli rivoli di sangue scendevano lungo il suo manto color viola. Un’improvvisa folata di vento smosse lievemente la criniera della puledra, facendo pulsare di dolore la ferita e provocando una nuova,fitta ondata di dolore alla povera malcapitata. Cercando di fare appello a tutte le energie rimaste in corpo, recitò una breve litania, in una lingua arcana e antica,e un fascio di luce vivo e azzurro uscì dal suo corno e andò ad avvolgere la ferita ancora aperta. L’incantesimo di guarigione riuscì solo in parte,perché la giovane si sentì subito male e gli zoccoli tremargli per lo sforzo, facendola cadere di nuovo.

“Grrr…Maledizione.”

La pony viola cercò di nuovo di pronunciare la magia, ma non ricevette altro che un’altra,decisiva,scarica di dolore. Alla fine, dopo un altro tentativo finito nello stesso modo, abbandonò ogni tentativo.Beh, l’importante è che almeno ho ridotto il dolore alla ferita.

 Dopo essersi rialzata di nuovo,e dopo aver controllato che non ci fossero altre ferite gravi,la giumenta cominciò ad esplorare l’ambiente che la circondava,cercando
 disperatamente di capire dove si trovasse. Dopo un’ attento esame, capì che si trovava in una radura, avvolta nell’oscurità della notte.
 
Ma, questo è un bosco? Come ho fatto a finire qui?

Ovunque si girasse, incontrava solo alberi, siepi e silenzio, uno strano e inaudito silenzio. Ma non un silenzio come tanti, dove s’intende un’ ambiente calmo e pieno di armonia; Ma un silenzio cupo e sinistro, dove non si avvertiva praticamente nulla. La puledra, preoccupata, cercò di muoversi, di incamminarsi, di trovare qualcuno che l’aiutasse ad uscire da quella situazione,ma dopo aver fatto neanche due passi, si sentì pietrificata. Più cercava di muoversi, più avvertiva il suo corpo pietrificato,come se una mano invisibile le tenesse bloccate tutte e quattro le zampe. Tentò allora con la magia,cercando di distruggere una barriera invisibile o qualche incantesimo, ma tutto quello che riuscì a ottenere fu’ altro dolore. La paura  s’impossessò della mente della giovane.

“Che succede? Perché non riesco a muovermi? Perché non riesco a lanciare incantesimi? Eppure mi sento bene.”
A parte un leggero mal di testa e la profonda ferita, sentiva di avere energie sufficienti per lanciare una buona dose d’incantesimi. Eppure, nonostante ci provasse, nonostante il suo impegno, nonostante ci mettesse tutta se stessa, non riusciva a portare a compimento neanche gli incantesimi più elementari.
 
Benvenuta, Twilight Sparkle. Una voce sconosciuta, profonda e lugubre, si fece strada nella sua mente. Non veniva dall’ambiente, o almeno non dalla radura.
 
All’inizio penso’ di esserselo immaginato, che fosse solo un brutto scherzo della sua mente. Ma poi avvertì qualcosa di oscuro e inquietante, e il suo corpo s’irrigidì ancora di più. Avvertì un lieve respiro gelido posarsi sopra il suo collo,facendola sussultare di nuovo.
 
Mmmmm… Che buon profumo che hai, mia giovane Twilight.

Chi-Chi sei tu?!?!?!?  No,non si era immaginato niente: C’era veramente qualcuno,li accanto a lei.
 
Ahahahahahhaahah, mia piccola,giovane e ingenua Twilight… Come,non sai chi sono?
 
Ti prego, dimmi chi sei. Il cuore della giovane unicorno iniziò a batterle all’impazzata. Perché sono qui? Che cosa vuoi da me? E perché non ti fai vedere?
 
Un’altra,improvvisa folata gelida investì il corpo di Twilight Sparkle.
Ancora non riesci a capirlo? Ancora non hai compreso dove sei? Bene, lascia che ti aiuti io.

Improvvisamente, la puledra fu’ scaraventata di colpo contro la grande quercia. La giovane avvertì distintamente l’impatto violento della sua schiena con la corteccia ruvida dell’albero. Quando il corpo della malcapitata arrivò a destinazione, dalla corteccia dell’albero uscirono fuori decine e decine di piccoli filamenti arborei, che si attorcigliarono sulle zampe e sul corpo immobilizzato della piccola pony, stringendosi sempre di più, fino a inchiodarla saldamente al tronco. Sebbene provasse con tutte le sue forze e tentasse con ogni mezzo a sua disposizione di uscire da quel mortale groviglio, non ci riuscì. Alla fine, dopo un ennesimo tentativo, si rassegnò.
 
Ahahahahahahahaahahahahah!! Una risata lunga e malefica si fece di nuovo sentire dentro di se. Alla fine ti sei arresa, vero? Ma che peccato! E pensare che speravo che ti saresti dimostrata un’avversaria più temibile e combattiva. Che delusione, che tremenda delusione.

“Chi sei? Cosa vuoi da me? Perché sei dentro la mia mente?” Urlo’ Twilight, mentre sentiva la morsa sul suo corpo farsi sempre più stretta,lacerandole il vestito da sera che aveva indossato quando,alla presenza di tutta Equestria,era stata incoronata Principessa da Princess Celestia in persona.

Ma come,non ti piace? Eppure pensavo che fossi un’intellettuale. Rise di nuovo.  Non è forse vero che a voi cervelloni piace sempre isolarvi nelle vostre menti, a fare discussioni fantasiose su teorie strambe e articolate?

“Che cosa c’entra questo… Perché cambi continuamente discorso!” Un’altra, più forte stretta, la fece di nuovo urlare di dolore.

Calmati, mocciosa. Avvertì una strana sensazione,come se l’interlocutore fosse li, proprio di fronte a lei, a pochi passi dal suo muso. O sennò lascerò che  le mie amiche ti stritolino per bene, ok? La voce si fece dura, quasi autoritaria. Qui sei nel mio regno e sono io che detto le regole. Qui tu non vali niente, mia dolce piccola pony. Non poteva esserne sicura, ma avrebbe giurato che l’essere stesse sorridendo.
 
Twilight sentiva l’ansia aumentarle ogni minuto che passava. Non solo si trovava da sola, in un bosco e di notte, ma era anche imprigionata su di un tronco d’albero, in balia di un’essere senza scrupoli. Improvvisamente, si accorse delle ali. In effetti,anche se aveva tutti e quattro gli arti bloccati, le sue ali erano ancora libere e,pertanto,poteva tentare di usarle come leva per liberarsi dalla morsa e fuggire via.

“Si, ma certo!” disse sotto voce, cercando di non farsi sentire. “In cielo sarò al sicuro e,forse,potrei anche riuscire a raggiungere una casa nuvola e chiedere aiuto.”

In fondo,non poteva essere troppo lontana da Canterlot o da Ponyville o da Clounsdale. Sarebbe bastato solo un piccolo sforzo e la presa si sarebbe allentata, fino a spezzarsi. Conosceva quegli alberi magici, li aveva studiati durante i primi anni alla Scuola Magica di Princess Celestia.
Sebbene avesse il corpo completamente schiacciato contro il tronco dell’albero, riuscì a trovare le forze necessarie per evocare un’incantesimo incendiario. Dal corno della giumenta uscirono due scie di luce rossa che si andarono a depositare sui due lati del muro di liane, iniziando lentamente a corroderlo e,quando sentì che la presa in quel punto si stava allentando, cominciò a spingere le ali sui due fori, cercando di distruggere lo scudo e tirarle fuori. Alla fine, dopo molta fatica e parecchie spinte, riuscì nell’impresa e spiegò le sue immense ali regali, iniziando immediatamente e senza alcuna sosta a sbatterle velocemente, spingendo a sua volta con il corpo e dando fondo a tutte le sue energie.

Forza, Twilight! Forza! Diceva lei, cercando di farsi coraggio. Non mollare, non devi mollare! Forza, forza, avanti! Sentì degli scricchiolii e avvertì che il suo corpo si stava lentamente muovendo. Il suo piano stava funzionando.

Avanti,ancora un piccolo sforzo. Avanti! Ci siamo quasi!
Dopo un’altra,decisiva spinta, riuscì a liberarsi dalla morsa, arrivando a lacerare ancora di più il suo abito da Principessa, ma a lei non importava: L’importante,era di scappare via,il più lontano possibile. Quando sentì i suoi arti di nuovo liberi,sebbene respirasse a fatica, Twilight sorrise. Finalmente,finalmente era libera!
 
“C’è l’ho fatta,c’è l’ho fatta!” Diceva continuamente, mentre iniziava lentamente ad alzarsi in volo. “Finalmente, sono libera. Adesso non mi resta che and…”

Ehi, qualcuno sta’ cercando di fare il furbo,vero? Improvvisamente, dal terreno uscirono decine,centinaia di radici e liane che afferrarono di nuovo la Principessa. Tentò di evitarle, di schivarle, ma non ci riuscì. Le radici, più veloci delle sue ali, le furono di nuovo addosso, scaraventandola per terra,intrappolandola di nuovo.
 
Ahahahahahaha, credevi davvero che ti avrei lasciato andare così velocemente? Mi dispiace, “Vostra Maesta’”, ma nessuno può fuggire dalla MIA Foresta!
Un’ espressione di puro terrore si dipinse sul volto di Twilight. Anche le Ali,se prima erano state ignorate, furono tirate con la forza in avanti e intrappolate con due letali mano di legno. Ora, si ritrovava li, con il muso rivolto al cielo, e gli arti e le ali intrappolate.
 
“Perché mi stai facendo questo?” Urlo’ disperata “Perché hai scelto me? Che cosa ti ho fatto di male? Ti prego, dimmelo! Dimmelo!” Ma invece di una risposta,non ricevette altro che silenzio.
 
Passò del tempo, e la giovane principessa non ricevette nessuna risposta. Solo il vento, che soffiava da Nord, si infrangeva delicatamente sulle fronde degli alberi, riproducendo un fruscio sinistro e inquietante. All’improvviso, come dal nulla, dal terreno uscì fuori una grande mano nera, lunga e affusolata che,senza rendersene conto, si fiondò violentemente sul muso di Twilight, conficcandosi come una morsa sul collo dell’alicorna. Twilight cercò di urlare, di chiedere aiuto, di liberarsi, ma era tutto vano. La morsa, come un cappio, si faceva sempre più stretta, strangolandola a poco a poco.
“T-Ti prego…” Disse con un filo di voce la puledra, in preda al panico. “ Ti… Prego… Non… Non… Non…”
 
Non? Non? Non? La voce fece di nuovo capolino dentro di lei, più sadica e malvagia di prima. Scusa tesorino,non riesco a sentirti bene. Puoi ripetere?

 “Non…Ahhhh….” La stretta si faceva sempre più intensa. “Non…Uccidermi… Ti prego.” Calde lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi, mentre il suo sguardo guardava fisso il cielo stellato, con la Luna alta nel cielo.

Ohhh, vuoi che non ti uccida? Ma cosa mi dici, Tesorino? E’ questo il motivo per cui sei qui, sai? Un’altra agghiacciante risata riecheggiò nelle orecchie di Twilight.
Sai, mi ero scordata di dirti perché sei qui. Lo vuoi sapere? Lo vuoi davvero sapere? E mentre diceva questo, un’altra mano nera, sbucata li vicino, si avvicinò lentamente e, con violenza, affondò sul ventre di Twilight, perforandolo in un sol colpo. La puledra lanciò un altro urlo di dolore, sputando sangue,con lo sguardo fisso al cielo.

Lo vuoi sapere, Twilight Sparkle? Lo vuoi sapere? Lo vuoi davvero davvero davvero sapere? Sentiva la mano muoversi dentro di lei,lacerandola dall’interno senza dargli un’attimo di respiro. Poi, una terza mano,sbucata proprio dietro la testa dell’alicorno, si avvicinò velocemente e impugno’ saldamente il corno della sventurata. 
Ma prima che ti spiego tutto questo, che ne dici se togliamo questo orribile corno? Sai, ti sta’ male tesorino. Ti copre quella bella e fluente chioma che adoro tantissimo.

Gli occhi di Twilight si riempirono di paura e di terrore. “No, ti prego… Non farlo… No… Ti prego… Non…”

TROPPO TARDI!! 

Con una possente spinta, la mano nera staccò di netto il corno della Principessa. Un altro, disperato urlo di dolore esplose dalla bocca di Twilight, questa volta più forte e potente di prima. Una lunga scia di sangue,mischiato con lacrime, scendeva disordinato sulle sue guancie.

Ohh, adesso non va’ meglio? Rise di nuovo. Ma guarda che bel visino.Comunque, a parte gli scherzi… Adesso ti dirò perché ti voglio morta,contenta? E’ semplice: Perché per colpa tua ho perso una sorella. Per colpa tua e delle tue pseudo amiche, Miss “Elemento della Magia”,  ho perso la persona che più amavo al mondo. La mia meta’. Colei che riusciva veramente a capirmi!

“Ti… Prego…” Twilight era disperata, sentiva la sua vista annebbiarsi “Ti prego… Non uccidermi.”
 
Me l’avete portata via, Maledetti! Me l’avete portata via e adesso non tornera’ più da me. Maledetti, Maledetti,Maledetti!  
E Così facendo una quarta mano, come un pugnale, si fiondò sul fianco destro dell’Alicorna,seguita subito dopo da una quinta e da una sesta, che assestarono nuovi e micidiali colpi al fianco sinistro e al petto, arrivando direttamente al cuore. Twilight sentì indistintamente l’artiglio oscuro afferrarlo e stringerlo, sempre più forte.

“Ti prego…” La sua voce era ridotta ad un filo sottile “Ti prego…Non voglio morire… Non voglio morire…” La sua vista si stava annebbiando sempre di più. Sentiva che la fine stava giungendo.

Ora che ti ho in pugno,adesso che TU sei mia, potrò portare a compimento la mia vendetta. Adesso pagherai con il tuo stesso sangue, Princess Twilight Sparkle! Tu mi hai portato via mia sorella e adesso io porterò via la tua vita!!

Mentre aspettava il colpo di grazia, e la vista si faceva sempre più cupa e sbiadita, Twilight rivide tutti i momenti della sua vita. Rivide il primo incontro con Princess Celestia, rivide le sue amiche, rivide la loro prima grande avventura e la distruzione di Nightmare Moon. E poi lo scontro con Discord, il matrimonio tra suo fratello Shining Armor e Princess Cadence, la sconfitta di Chrysalis e la sua cerimonia d’incoronazione a Principessa. Ripensò alle sue amiche, al loro affetto e al loro amore.

“Pinkie Pie… Rainbow Dash… Rarity…Applejack…Fluttershy…Amiche mie… Vi prego, non voglio lasciarvi. Non voglio andare via.”

Mi dispiace, Piccola Twilight. Disse improvvisamente la voce Ma è giunto il momento di lasciare questo mondo.

E così dicendo aumentò ancora di più la stretta sul cuore della puledra, che sentiva la sua vita scivolargli via ogni secondo che passava.
“Spike…Shining Armor…Cadence…Princess Celestia…Princess Luna… Mamma…Papà… Vi prego, aiutatemi.”

Ma sapeva che nessuno sarebbe arrivato in tempo per salvarla. Oramai era condannata.

Ma prima che io ti dia il colpo di grazia, mia cara Twilight, voglio che tu mi guardi negli occhi. Voglio che l’ultima cosa che tu veda sia il volto di chi hai fatto soffrire per tutto questo tempo!

Improvvisamente, una nuvola nera scesa da un’albero poco distante e si densò sopra il corpo oramai moribondo dell’Alicorna. Una figura nera e maestosa, dal manto fluente e dalla  criniera scura come la notte più nera si palesò davanti a lei. Con le ultime forze, Twilight osservò la figura sopra di lei e, quando la vide, sentì il terrore invaderla di nuovo in ogni parte del suo corpo. Sopra di lei, con uno sguardo sadico e senza scrupoli, stava colei che aveva per secoli terrorizzato ogni landa di Equestria. Di fronte a lei, somma e onnipotente, si ergeva La Puledra della Notte Eterna.

“T…Tu…” Disse “ Nightmare M…oon.”  
L’Alicorna scura sorrise di nuovo e, con un movimento secco e deciso, schiacciò il cuore di Twilight, distruggendolo letteralmente.
 
Addio, mia piccola Twilight Sparkle.
 
Addio
 

Mentre sentiva la vita scivolargli via, Twilight Sparkle appoggiò la testa sulla nuda terra e si lasciò avvolgere dai freddi artigli della morte. Il suo ultimo pensiero, in quel momento, fu’ rivolto alle sue amiche. Per un breve momento, ebbene l’illusione di essere nella sua libreria,in compagnia del suo amato draghetto Spike e attorniata dalle altre pony,magari giocando a qualche gioco da tavolo o ballando sulle note del giradischi di Pinkie Pie. Aveva l’impressione di sentire le loro risate, le loro voci, la loro presenza.
 
Addio,Amiche mie. Addio. Vi voglio bene.
 
E quando tutto finì, la figura nera scomparve, così come le mani nere e le radici, lasciando sul manto erboso della Everfree Forest il corpo di una giovane principessa, dal manto viola e il vestito lacero e pieno di sangue. Vicino al corpo senza vita di Twilgiht Sparkle, adagiato al suolo, stava una foto stropicciata e malconcia, che ritraeva un piccolo unicorno viola,circondato dalle sue amiche e dal suo amico drago. Li dove prima c'era l'immagine di Twilight, ora si stagliava una lunga scia di sangue.
 
 
E in quella Notte non si udì più nulla, se non il lento sibilo del vento.
 
FINE



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Piccola Nota: Ecco la mia prima Fan Fiction su EFP.
Scusate se può sembrare un po' inclinata nello schema: Purtroppo,
ancora non sono molto con l'Html.
Avviso subito che non ho nulla contro Twilight Sparkle e Nightmare Moon...
E ne tanto meno contro Princess Luna. (Al contrario, Sono un suo grande fan!!)
Questa Fiction ha partecipato al Contest di Halloween del MLP-Forum Italia.
Detto questo,spero che la storia vi piaccia.

Grazie, E al Prossimo Racconto!
 =D

 
 
 
  
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