È già mattina in questo noioso mondo. A volte mi chiedo perché noi gatti non governiamo ancora il mondo....a certo siamo degli sfaticati, conquistare un pianeta o anche solo una nazione sarebbe semplice, la parte difficile verrebbe nel governarla e quindi non ci proviamo affatto. Facciamo il punto della situazione: i settantaquattresimi Hunger Games sono stati vinti da Peeta e la sorella della mia ipotetica padrona; ci sono state delle rivolte; all'Edizione della Memoria degli Hunger Games quei due sono tornati in arena e mi sono liberato di quell'odiosa Katniss, ma è sopravvissuta ancora; altre rivolte; bombardamenti al distretto 12; Gale cerca di salvare tutti senza prendere in considerazione il povero Ranuncolo malandato che però sopravvive oltre ogni aspettativa. Ora passo le giornate senza fare nulla, aspettando che Prim, l'unica persona di cui mi importi un po' si ricordi del suo gatto. Camminare per il distretto è noioso, si vedono solo le case e i negozi bruciati, per non parlare degli scheletri dei morti. A volte vorrei vedere anche il teschio di Katniss in mezzo agli altri invece di sentire da qualche televisore impazzito e non del tutto rotto dalle esplosioni che "Katniss Everdeen, la ghiandaia imitatrice, è il volto della rivolta" e tutti la acclamano. Siamo solo in due a volerla morta: io e il presidente Snow, almeno questo è ciò che credo. Cammino per il distretto arrivando alla recinzione ormai non più elettrica e ci passo sotto, devo pur trovate del cibo e i boschi sono ormai la mia unica speranza a meno che non voglia nutrirmi di ossa o cenere. Vedo uno scoiattolo e gli salto addosso, prima bloccandolo con le unghia che ho appena cacciato, poi azzannandolo con i miei denti affilati, non mi piace vantarmi, ma nessuno ha i miei denti e mi piace mostrarli a quella che tutti oggi chiamano ghiandaia imitatrice, però non hanno l'effetto che ho sempre sperato. Dopo aver mangiato posso tornare a casa anche se non è mai realmente stata la mia casa. Mi addormento, ma mi sveglio di soprassalto. C'è qualcuno nella stanza accanto, probabilmente crede di essere solo, ma non sa che un gatto può creare molti più danni di un umano. Mi avvio a passo felpato per non farmi sentire. Chi mai verrebbe in un distretto ormai abitato solo da un gatto? Per fare cosa soprattutto? Mi avvicino alla porta e poi vedo la mia sveglia. Chi altri poteva essere se non Katniss? Ma non è sola, c'è Gale con lei, parlano, non capisco cosa dicono e lei lo bacia. Dopo poco lui va via ma lei resta. Cerco di fuggire, ma lei mi vede mi saluta e io le mostro soffiando i miei denti affilati, ma lei non ha la reazione che mi aspetto, è indifferente, come sempre. Dietro le spalle ha una borsa, grande abbastanza da contenere anche me, se la sfila dalla spalla e la apre. Non può farlo, non può mettermici dentro, non può e non deve e poi anche lei mi odia. Questo pensiero mi rinfranca e mi rilasso, ma poi vedo le sue mani allungarsi verso di me, è di sicuro impazzita per prendere con se qualcosa che odia. Mi ficca nella borsa insieme ad un enorme libro e una foto. Sono scomodissimo, vorrei uscire da questa borsa e con le mie unghie affilate rovinare il volto della rivolta, ma tutto questo è molto vano. Non riuscirò mai ad evadere da questa scomoda prigione. Poi un pensiero mi inonda i pensieri: Prim. È solo per lei che sta facendo questo. Probabilmente non sta bene e io potrei, secondo Katniss, essere la sua unica speranza e anche io con lei potrò tornare a vivere in modo normale, non da solo in un posto noioso.