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Autore: SiSi    14/05/2008    7 recensioni
"Perché il mondo non mi preghi, ma supplichi. Perché il mondo non si inginocchi ma cada ai miei piedi. Perché il mondo dia il benvenuto, ad un nuovo dio."
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché il mondo non mi preghi, ma supplichi.

Perché il mondo non si inginocchi, ma cada ai miei piedi.

Perché il mondo dia il benvenuto, ad un nuovo dio.

Narciso.

Bill si gira, guarda Tom, suo fratello, il suo adorato gemello che  ancora assonnato e quasi addormentato dal sonnifero, datogli a sua insaputa qualche ora prima, circolante nelle sue vene., inizia a dare i primi segni di un risveglio, non molto tranquillo, piuttosto brusco ed improvviso.

I suoi occhi, sono appannati, la vista ancora non molto chiara.

Impiega circa 10 minuti per capire ciò che sta succedendo.

Batte forte, più di una volta le palpebre. Non riesce a crederci, non crede a suoi occhi che gli mostrano quell’orribile spettacolo che sta prendendo vita alla cima di un ignoto grattacielo americano.

 

-Ho scelto New York perché mi rappresenta.-


***

“Narciso parole di burro
si sciolgono sotto l'alito della passione
Narciso trasparenza e mistero
cospargimi di olio alle mandorle e vanità modellami”

 

Solito posto, solito problema, ennesimo giorno.

Io sono Narciso, ottengo sempre ciò che voglio.

Egocentrico, amo fare cose clamorose.

Testardo, alla fine ho sempre  ragione.

Ormai sono pronto, pronto al sacrificio,

a conquistare, ciò che ancora non ho,

l’obbiettivo più ambito, più in alto,

più bello.

Ho sempre mirato verso l’alto, verso le stelle,

ed ora, che le ho raggiunte, devo compiere l’ultimo sforzo,

quello che mi farà arrivare alla vetta,

quello che mi farà tagliare il traguardo,

quello che mi permetterà di guardare il mondo

dall’alto verso il basso.

 

“Raccontami le storie che ami inventare, spaventami
raccontami le nuove esaltanti vittorie”

 

Ormai ho tutto. Rimane solo il sacrificio,

per la gloria eterna, per l’eterno ricordo.

Vincerò ancora una volta,

una battaglia che per molti, è ormai persa.

Ma questa è una nuova impresa,

sarà un nuovo traguardo, un’ennesima vincita.

 

“Conquistami inventami
dammi un'altra identità
stordiscimi disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami
di ironia e sensualità”

 

Possibile che sapete chiedere solo questo?

Io non mi accontento di così poco,

io voglio di più!

E anche se ho tutto, qualcosa ancora mi manca,

e sei tu, che devo ancora conquistare.

Ma ti otterrò facilmente, perché non sei perfetta,

sei semplicemente fragile,

pronta ad accogliermi nelle tue braccia,

a chiedermi la grazia, ad implorare perdono.

E non ti potrai sottrarre al mio volere,

non sarai tu ad impedirmi,

a bloccare, ad ostacolare,

il mio percorso verso il successo.

 

“Narciso parole di burro
nascondono proverbiale egoismo nelle intenzioni
Narciso sublime apparenza
ricoprimi di eleganti premure e sontuosità, ispirami.”

 

Io sono Narciso, innamorato di me stesso.

E nelle mie parole, non nascondo mai insicurezza,

mostro egoismo nelle intenzioni e nelle mie azioni.

Sono assetato dal successo,

e questo chiede mostrare tanta apparenza,

non saranno i miei difetti a fermarmi,

la gente ormai mi ama per quello che sono:

la perfezione.

Sarà per me, una grande festa,

e prenderò sorridente le vittorie e gli onori.

Milioni di persone piangeranno

Per la mia scelta.

Come fece Narciso, anch’ io morirò per me stesso,

innamorato della mia immagine,

della mia fama,

del mio orgoglio.

 

“Raccontami le storie che ami inventare spaventami
raccontami le nuove esaltanti vittorie
Conquistami inventami
dammi un'altra identità
stordiscimi disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami
di ironia e sensualità
abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità”

 

E di storie, ne ho inventate tante,

e del tempo, non me ne importa nulla.

 

********

 

Tom, legato ad un palo da una stretta catena prova a muoversi. Ma i suoi muscoli non si muovono, sono pietrificati, addormentati.

 

-Vedi, da quassù si può vedere il mondo. Amo l’altitudine, mi da il senso del potere.-

 

Tom, sbalordito, riesce a dire poche parole – Bill, ma cosa stai dicendo? Cosa ci fai lassù, scendi!-

 

Bill guarda incredulo il fratello, ma quelle parole non lo hanno scosso neanche un po’.

 

-Stai cercando queste?- dice il moro sventolando davanti a se una piccola chiave.

 

-Te la lancerò prima che mi butti, non ti preoccupare.-

 

Tom smette di scuotersi, tentando di liberarsi, capisce che è impossibile slegarsi.-Bill ma che stai facendo! Scendi per favore! Non fare pazzie! Bill..- dette queste parole il biondo comincia a singhiozzare.

 

-Non ti ho portato quassù per piangere! Pensavo avresti capito, ma forse sei troppo debole..-

 

Le lacrime corrono, senza fermarsi –Bill per favore! Per favore!-

 

-Ho scelto te, perché tu possa testimoniare al mondo il mio sacrificio. E come oserò sfidare la morte. Dunque non aspetterò l’anzianità perché lei si impossessi di me, ma sarò io a farlo.-

 

Tom scuote la testa, non riesce a formulare frasi, la sua gola si secca. Vuole impedire il fratello, ma una strana forza, un’enigmatica debolezza lo blocca.

 

Bill guarda un’altra volta il fratello. Lo osserva, lo fissa. Gli getta la chiavi.

Poi fa un respiro profondo, si volta dall’altro lato, verso il vuoto, dove la morte, ai piedi del grattacielo, tende le sue braccia. Da uno sguardo al vuoto, poi fissa il cielo.

 

E’ arrivato il momento.

 

-Se la recita vi è piaciuta, allora applaudite.-

 

Detto questo, si lancia, verso un viaggio che non ha ritorno.

 

Con questo mio scritto, pubblicato senza scopo di lucro, non ho intenzione di raffigurare il reale carattere dei soggetti presenti in questa storia.
  
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