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Autore: data81    18/12/2013    1 recensioni
La Guerra Sacra contro Hades è ormai alle spalle e - per volere di Zeus - Atena ed i suoi God Saints risiedono ora sull'Olimpo.
Una nuova - oscura - minaccia incombe però all'orizzonte e questa volta non ci sono Saint Divini o Gold Saint ad arginarla...ce la faranno i superstiti - quelli che sono sempre rimasti indietro - a dimostrare di essere degni del loro titolo?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fu il suo stesso urlo a risvegliarlo dall’incubo che lo aveva portato ad arrotolarsi in mezzo alle sottili lenzuola di cotone del suo letto.
Con gli occhi sbarrati ed il fiato grosso, il giovane dai capelli castani si mise a sedere sul materasso e, districando a fatica il braccio destro dal groviglio di lenzuola, si passò il dorso della mano sulla fronte per detergersi il sudore.
“E’ solo il caldo…” si disse ad alta voce, mentre si fissava l’arto ancora leggermente tremante per lo stress.. ma mentiva a sé stesso sapendo di mentire.
La verità era che – per l’ennesima volta – aveva rivissuto i terribili eventi di alcune settimane prima, quando aveva scoperto che ben cinque dei suoi fratelli non sarebbero mai più tornati dalla loro ultima missione.
Sapendo di avere ormai perso ogni possibilità di riaddormentarsi Jabu Kido, Bronze Saint della costellazione dell’Unicorno, si alzò dal letto.
 
L’abitazione in cui viveva Jabu era una piccola casetta ad un piano, costituita da una camera da letto, una piccola cucina ed un bagno ma, essendo costruita vicino alle strutture principali del Santuario, poteva vantare una vista mozzafiato sulla scalinata delle Dodici Case.
Passando accanto alla finestra della camera da letto, il giovane Saint non poté non lanciare un’occhiata a quella immensa struttura di marmo bianco ed il suo pensiero corse ad alcuni mesi prima, quando la presenza di un cosmo di dimensioni divine aveva attirato lui ed i pochi Saint sopravvissuti fino alla 13a Casa, lì dove era improvvisamente ricomparsa la maestosa statua di Atena in cui si trasformava la sua Armatura Divina quando non veniva utilizzata.
 
“La statua di Atena è tornata al suo posto…” aveva affermato Geki dell’Orsa Maggiore, mentre con i compagni usciva dalle sale del Grande Sacerdote.
“Ma chi l’avrà riportata fin qui? Si chiese di rimando Marin – Silver Saint dell’Aquila – guardandosi intorno. Il vasto Cosmo che avevano percepito era ancora presente, ma pareva permeare la zona, piuttosto che essere concentrato in un solo punto.
“E, soprattutto…dov’è Atena?” aveva domandato Jabu, guardandosi intorno ed alzando le braccia in posizione di difesa, come se le capacità di qualsiasi essere umano potessero permettergli di difendersi da un potere come quello che li circondava tutti.
“Atena è nel luogo che le compete, giovani guerrieri…” aveva risposto una voce melodiosa, proveniente da qualche parte dietro la grande statua della dea “dopo le lunghe fatiche che ha patito, ora riposa nella casa del Divino Padre…”
“Chi sei?” aveva domandato con voce aggressiva Shaina dell’Ofiuco, sollevando le mani aperte in posa di combattimento e cominciando ad espandere il proprio Cosmo violaceo “Rivelati!”
“Placa la tua ira, Sacerdotessa d’Argento…” aveva però risposto la voce, mentre quel Cosmo diffuso pareva concentrarsi in un punto specifico davanti al manipolo di Saint.
La luce esplose accecante nel piazzale antistante la statua di Atena e, quando infine si dissolse, davanti al gruppo di giovani guerrieri stava in piedi un uomo di forse trent’anni, dai lunghi capelli neri lasciati liberi sulle spalle.
Il suo corpo era fasciato in una corazza azzurrina che – nonostante lo ricoprisse dal collo ai piedi – pareva leggerissima e nient’affatto ingombrante e due piccole ali spuntavano ai lati delle sue caviglie.
L’uomo li guardò con occhi che parevano antichi quanto il mondo e, con un sorriso sfrontato sulle labbra, disse “Beh? Non sapete che è somma maleducazione mostrare aggressività nei confronti di un messaggero? Ancor di più se il messaggero che vi sta di fronte è il messaggero del Padre degli Dei tutti!”
Quelle parole fulminarono il gruppo e anche Shaina – la forte e combattiva Shaina – dovette abbandonare la propria posa aggressiva e combattere con sé stessa per non cadere in ginocchio di fronte ad Hermes, il Divino messaggero degli Dei dell’Olimpo.
Compiaciuto di avere ottenuto il giusto rispetto, l’Olimpico lasciò che il proprio Cosmo Divino scemasse a poco a poco finché il Saint dell’Unicorno, ripresosi dallo shock iniziale, chiese “Che ne è di Atena? Che significa che riposa nella casa del padre?”
“Avendo ucciso il corpo immortale di Hades durante la Guerra Santa, Atena ed i suoi God Saints,  hanno dovuto affrontare le conseguenze del loro gesto…” spiegò semplicemente il Dio dei Viandanti “a causa di tale comportamento hanno dovuto affrontare le ire di Apollo ed Artemide  che – infuriati con loro – erano decisi ad ucciderli…”
I Saint trattennero il fiato a quelle parole, che facevano presagire per la loro dea una lotta ancor più furiosa di quelle fino ad ora combattute, ma il Messaggero non parve avvedersene e continuò “Lo scontro sarebbe certo stato mortale per tutti i partecipanti se il Sommo Zeus – dall’alto della Sua saggezza – non avesse deciso di intervenire per placare gli animi.”
Il sollievo fu evidente dal raddrizzarsi delle spalle dei Saint ma Hermes, probabilmente poco avvezzo o poco interessato a studiare i comportamenti umani, non vi diede peso e continuò “Egli, nella Sua magnificenza, ha trovato il giusto compromesso…in cambio della pace tra gli Olimpici ha preteso che Atena ed i suoi Guerrieri Divini abbandonassero le loro spoglie mortali, facendo ritorno sul Monte Olimpo. Ora mia sorella riposa nel suo tempio ed i cinque God Saint che con lei hanno combattuto sono stati posti a guardia del Sacro Monte.”
“Quindi…” osò affermare Nikole dell’Altare, che in quanto Primo Ministro risiedeva alla 13a Casa ed era stato uno dei primi a giungere lì “la Somma Atena…non sarà più tra noi?”
“Gli occhi della Divinità si soffermarono per un momento sul volto giovane – ma già segnato precocemente da rughe di preoccupazione -  del Santo d’Argento, poi rispose con la massima serietà “Il Sommo Zeus ha ottenuto la parola di tutti gli Olimpici che non vi saranno più guerre fratricide, quindi non ritengo vi sia reale necessità che mia sorella scenda nuovamente tra voi mortali…”
Prima che chiunque potesse aggiungere qualcosa, però, Hermes abbandonò la propria espressione seriosa e con un sorriso canzonatorio aggiunse “…non che i miei parenti siano particolarmente portati per il mantenere le loro promesse…”
Il silenzio calò su quel commento, dopodiché il Dio parve riscuotersi e – ricordando i motivi della propria presenza nel tempio di Atena, aggiunse “Ma per voi, mortali, mia sorella invia dei doni…”
Hermes mosse una mano e – dal nulla – apparvero diciotto Pandora Box che, aprendosi, rivelarono altrettanti Cloth appartenenti a tutte e tre le gerarchie.
Disposti a cerchio e circondati da uno sfavillante bagliore dorato comparvero innanzitutto i dodici Gold Cloth, composti a raffigurare i segni zodiacali.
All’interno del cerchio, comparendo da cinque box di bronzo e da uno d’argento, fecero il loro ingresso subito dopo i Bronze Cloth di, Andromeda, Cigno, Dragone, Fenice e Pegaso, affiancati da quello d’argento della Lira.
“Tutte le corazze sono state restaurate dal Divino Efesto…” spiegò il Dio dei Viandanti, come a voler giustificare l’alone di energia e vitalità che sembrava sprigionare anche dai cinque Gold Cloth distrutti da Thanatos nell’Elisio “e i cinque Cloth di Bronzo sono stati privati del sangue divino e riportati alla loro forma originale, così da tornare ad essere ciò che è giusto siano…”
Il Messaggero degli Dei attese pazientemente che l’effetto delle sue parole scemasse, dopodiché aggiunse “Quanto al messaggio che Atena voleva riceveste…vi lascerò con qualcuno che potrà riferirvelo bene quanto me…”
Ciò detto, l’Olimpico fece bruciare il suo Cosmo Divino e, in un lampo accecante, scomparve nel nulla lasciando al suo posto una ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi grigi, una fanciulla un po’ spaesata con indosso un chitone bianco e con in mano lo scettro di Nike, la Dea della Vittoria.
 
Jabu scosse la testa a quel ricordo e distolse lo sguardo dal cielo stellato. Quella che era comparsa tra loro dopo l’addio di Hermes era Saori Kido…ma non era Atena.
A quanto pareva, infatti, la loro Dea aveva scelto di tornare sull’Olimpo come puro Cosmo, lasciando che il corpo umano in cui si era incarnata – la parte umana del suo essere in quest’epoca – vivesse la sua vita.
La separazione era stata piuttosto dolorosa e traumatizzante per Lady Saori e nessuno di loro – nonostante bramassero di sapere cosa effettivamente fosse successo da quando Atena e gli altri avevano affrontato gli Angeli di Artemide – aveva opposto resistenza quando il fedele tuttofare Tatsumi aveva preteso di riportare la ragazza a Villa Kido, a Tokio.
‘Ed ora…’ rifletté con un certo rimpianto Jabu, aprendo il rubinetto del lavabo del bagno e facendo uscire un getto di acqua fresca per rinfrescarsi il viso sudato ‘lei è là…a più di 9.500 chilometri da me…’
Il ragazzo emise un sospirone e si diede mentalmente dello stupido. Per nessuno tra i suoi fratellastri era un segreto il sentimento che il Saint dell’Unicorno provava per Saori Kido, ma Jabu sapeva che la giovane ereditiera era e sarebbe stata sempre per lui un sogno irrealizzabile.
“Patetico!” si disse ad alta voce, alzando lo sguardo verso lo specchio per guardarsi negli occhi e – come era solito fare – tentare di convincersi di togliersi dalla testa quella ragazza.
“Sì, sono d’accordo!” gli rispose a sorpresa la propria immagine riflessa.
Jabu barcollò nel sentire il proprio riflesso parlargli e la sua espressione non poté che diventare ancora più stupefatta notando che il suo riflesso – anziché un paio di pantaloncini – indossava la Cloth dell’Unicorno.
O meglio, una versione nera della Cloth dell’Unicorno.
“Davvero patetico!” aggiunse il riflesso oscuro, mentre due braccia protette da neri bracciali fuoriuscivano dallo specchio e si stringevano sulla gola di Jabu, cominciando a strangolarlo prima ancora che questi si rendesse conto di essere in pericolo.
 
Interludio 0 – Villa Kido, qualche tempo prima
 
Saori si risvegliò urlando e – solo dopo qualche secondo – si rese conto che si era trattato solo di un incubo.
Ma lo era davvero?
Per lei era difficile esistere come Saori Kido, sapendo che quella parte di lei che era stata Atena non c’era più. Ora era di nuovo una ragazza comune, come lo era stata prima di scoprire di essere la reincarnazione della Dea della Guerra Giusta.
Ma quante ragazze comuni possedevano – sopito nel proprio subconscio – millenni di ricordi, pensieri ed emozioni divini?
“Tutto bene, Milady?” urlò preoccupata la voce di Tatsumi, al di fuori della porta.
Il fedele maggiordomo tuttofare non si era presentato nella camera poiché, dopo più di un mese di incubi notturni, aveva ormai capito di non poter fare nulla per la giovane ereditiera, ma non esitava comunque a precipitarsi fino alla sua camera per farle sapere che era lì, con lei in quella grande villa solitaria.
“Sì Tatsumi…tutto bene. E’ stato solo un incubo…”
Ma, mentre lo diceva, la ragazza si rese conto che non era così. Aveva vissuto nei suoi sogni i ricordi di Atena, ma quello che aveva visto quella notte era qualcosa di diverso…
Ripensando a quelle immagini, che aveva percepito in maniera disordinata e contorta, la pelle le si accapponava ed un brivido di terrore le correva lungo la schiena.
“Tatsumi…” chiamò, con un filo di voce.
“Sì, Milady…” rispose l’uomo, che evidentemente era ancora lì dietro la porta.
“Fai preparare il mio aereo, domani partiremo per una missione importantissima…”
 
Due parole con lo Sfigato con l’Autore
 
Innanzitutto.. che cacchio é la D-League? Fondatata nel 2001, sotto il nome di NBDL (National Basketball Development League), per volontà della NBA, e divenuta nel 2005 NBA D-League, questa lega nasce con l'intento di dare una possibilità a tutti quei giovani giocatori che non sono riusciti ad entrare nel mondo della NBA attraverso i draft, dove c'è una forte selezione divenuta oggi internazionale, o che non trovano posto nei roster delle trenta franchigie NBA. (grazie Wikipedia!)
 
Cos’è Saint Seiya D-League?
Saint Seiya D-League è un’idea scema nata da un pensiero ancor più scemo…che succederebbe se tutta la “Serie A” dei Saint non fosse disponibile durante una vera emergenza? Se anziché i “raccomandatissimi” Bronze Maggiori o i “fighissimi” Gold Saint dovessero cavarsela gli altri? I cosiddetti “Bronze Minori”? Le “Spalle”? I poveri sfigati che di solito stanno lì a fare numero e vanno giù dopo un petosecondo?
Scopriamolo!
 
In questo angolo vi presenterò di volta in volta i personaggi introdotti, dando le traduzioni dei nomi (utilizzerò ove possibile quelli originali). Prima, però, permettetemi un paio di premesse…
 
Innanzitutto cerchiamo di orientarci nel dedalo di serie di Saint Seiya: Come molti sapranno, esistono parecchie serie televisive, OAV, un libro, prequel, sequel e chi più ne ha più ne metta…per questo vi indico di seguito la “cronologia” degli eventi dei quali terrò conto in questa storia, che non è in tutto e per tutto quella “ufficiale” (anche perché ancora non l’ho capita bene neppure io…), ma semplicemente quella che mi piaceva di più/quella che mi faceva più comodo!
  1. Guerra Sacra del 1700: è quella descritta in Lost Canvas, non quella di Next Dimension…perché? Perché ND non mi piace, principalmente…e perché – nonostante una palata di cavolate – la storia della Shiori non mi dispiaceva, tutto sommato! (de gustibus…)
  2. Episode G: la sboronaggine dei Gold Saint all’ennesima potenza
  3. Saga della Galaxian War e dei Silver Saint come da Anime, con tutti i filler…perché? Perché ci sono cresciuto e – ad essere ben sinceri – quella parte nel Manga è davvero tirata via…
  4. Minisaga di “Natassia del paese dei ghiacci”: cos’è? Un racconto appendice posto nel manga dopo la saga del Santuario, in cui Hyoga/Cristal ha un “piccolo diverbio” con un gruppo di guerrieri chiamati Blue Warrior…di seguito c’è il link alla pagina dedicata sul sito icavalieridellozodiaco.net http://www.icavalieridellozodiaco.net/storia/NATASSIA.htm Perché questa side story? Perché mi piace il personaggio di Alexer e intendo usarlo in questa Fic!
  5. Saga del Santuario, come da Anime, con tutti i filler del caso (gli allievi di Shaka di Virgo, Danes e compagnia cantante..). Perché? Vedi punto 3…e poi, diciamocelo…è stata la parte più figa dell’Anime!
  6. Saga di Asgard. Perché? Perché è bella e ben fatta…
  7. Saga di Poseidine, come da Anime/Manga…non è che ci siano poi tutte ste differenze mi pare.
  8. Saga di Hades, come da Manga. L’anime soffre troppo dei continui cambi di regia e sceneggiatura…
  9. OAV le Porte del paradiso…lo so, lo so, è stato disconosciuto e tutto il resto, ma la storia non mi dispiaceva e neppure la realizzazione. Inoltre mi da troppi buoni spunti per ignorarlo! D’altronde, è stato disconosciuto per far posto a ND…(vedi punto 1)
Ho escluso gli altri OAV e il romanzo Gigantomachia perché – con l’eccezione de “La Dea della Discordia”, che comunque non mi è piaciuto – sono troppo difficilmente collocabili in una sequenza temporale. Comunque da questi racconti prenderò probabilmente alcuni personaggi per utilizzarli in D-League…
Ho invece escluso completamente Omega (Omega?) perché…perché parte da presupposti diversi dai miei, diciamo?
Altra precisazione…per aiutare chi non dovesse essere troppo esperto di Saint Seiya fornirò a volte alcuni link ai siti http://www.icavalieridellozodiaco.net/, http://www.icavalieridellozodiaco.it/ e altri, che trovo molto completi e ben fatti. Non è una forma di razzismo verso altri bellissimi siti sull’argomento che non pubblicizzerò, semplicemente è comodità mia!
Ringrazio pertanto coloro che li gestiscono e aggiornano!
Infine un dettaglio sui tempi…purtroppo tra lavoro, famiglia e figli non ho più tantissimo tempo per scrivere, ma la storia è già tutta studiata e tracciata su carta (digitale). Scrivendola col cellulare, però, mi ci vorrà un po’ di tempo, quindi siate pazienti!
 
PERSONAGGI
 
Jabu, Bronze Saint dell’Unicorno (Asher nella traduzione italiana dell’Anime): è uno dei personaggi principali di questa storia nonché il “capetto” dei cosiddetti “Bronze Minori”…capo per meriti, in quanto è l’unico tra loro che riesce a collezionare almeno un paio di figure non proprio di melma in tutto Saint Seiya, sconfiggendo Ban (altro Bronze sfigato) alla Galaxian War prima di essere piallato senza particolari difficoltà prima da Shun (Andromeda) e poi da Ikki (Phoenix), nonché da  Syd di Mizar (Mizar), insieme a tutti i suoi compagni. Che altro ha combinato finora? Ah, sì…insieme agli amici ha tenuto testa per qualche petosecondo a Thanatos da un paio di dimensioni di distanza ed è l’unico dei Bronze Minori che in qualche modo è riuscito a disperdere alcuni dei nemici-pippa che Hades mandò contro il Santuario durante la Guerra Sacra. Compare in Omega in un cammeo, facendoci comunque una discreta figura. Per approfondimenti: http://www.icavalieridellozodiaco.net/personaggi/analisi/anash.htm
Geki, Bronze Saint dell’Orsa Maggiore (Gerki nella traduzione italiana dell’Anime): altro dei personaggi principali della storia, altro “Bronze Minore” che non combina praticamente nulla in tutto Saint Seiya, cominciando subito con una bella ripassata da parte di Seiya alla Galaxian War (ma, d’altro canto, se sei grosso e combatti per primo contro Seiya non è che puoi cavartela in qualche modo, è risaputo…). Si redime ostacolando Thanatos con i compagni e diventa un bel personaggio in Omega. Per approfondimenti: http://www.icavalieridellozodiaco.net/personaggi/analisi/angeki.htm
 
Shaina, Silver Saint dell’Ofiuco (Tisifone nella traduzione italiana dell’Anime): già personaggio importante in Saint Seiya…devo veramente stare ad elencarvi tutto quello che ha fatto prima come nemica poi come compagna dei personaggi principali (ed innamorata di Seiya)? Diciamo solo che è tosta, inc@xxosa e ha avuto il fegato di affrontare Poseidone. Serve altro? Per approfondimenti: http://www.icavalieridellozodiaco.it/tisifone.htm
 
Nikole, Silver Saint dell’Altare: ok, questo non lo conosce nessuno, praticamente. È uno dei personaggi della Gigantomachia, il solo romanzo ufficiale giunto in Italia di Saint Seiya. E’ il Primo Ministro del Santuario dopo la scongitta di Saga di Gemini. Non combina un gran che e viene massacrato senza sforzo da Ladone, il Drago a Cento Teste, comandante dei figli di Tifone. Non ho trovato granché in rete su Nicole, quindi vi allego il link alla pagina del suo Cloth http://www.icavalieridellozodiaco.net/armature/ALTARE.htm
 
Riporto inoltre un trafiletto della Gigantomachia, che lo descrivono un po’ “…Nicole è seduto di fianco a Shun nella platea. E' un uomo elegante e simpatico, anche se i suoi vestiti neri sembrano un po' troppo pesanti per un'estate sul mar Egeo. Con i capelli castani e lo sguardo pacato, è la persona che possiamo definire come un vero "intellettuale"…
 
Saori Kido, Atena (Lady Isabel di Thule nella traduzione italiana dell’Anime): no, vabbé…qui ci rinuncio a dire qualcosa, dai…comunque, diciamo che è la reincarnazione di Atena nel 20° secolo. In questo racconto, invece, sarà ciò che resta di lei dopo che la “Divina Volontà” della Dea ha fatto ritorno sull’Olimpo. Dite che ci abbiamo rimesso? Staremo a vedere… Per approfondimenti:  http://www.icavalieridellozodiaco.net/personaggi/analisi/anisa.htm
 
Grazie per la pazienza gente…e alla prossima!
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