Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Jailofmadness    18/12/2013    1 recensioni
Nella vita di ogni eroe c’è stato un momento di stallo, un momento in cui esso può aver veramente detto di essere caduto. Stessa cosa è stata per cavalieri, principi, re ed imperatori.
Tutti, indistintamente, hanno combattuto per riuscire a rimettersi in piedi: alcuni ci sono riusciti e altri no.
Lei si trovava lì per una sola ragione: per essere la mano che avrebbe aiutato lui a rimettersi in piedi!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Nuovo personaggio, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


 
 
















Forte era la musica che si diffondeva in quell’immenso luogo. Doveva essere così!
Doveva diffondersi una musica abbastanza forte da non essere schiacciata da tutti gli altri rumori: le risate e le grida di tutti coloro che erano caduti in trappola, il rumore delle slot machine e degli altri macchinari per il divertimento...
Coloro che avevano creato questo posto, avevano fatto in modo che tutto fosse perfetto, che i suoni si fondessero assieme, creando un atmosfera che invitasse a divertirsi e a lasciar scivolare via tutto ciò che opprimeva le persone, dai problemi ai ricordi. Tuttavia, questo poteva anche importare poco ai gestori, poiché avevano un arma ben più potente dalla loro parte, un arma talmente potente che bastava assumerla per perdere istantaneamente ogni ricordo.

«La ringrazio»

La voce di Annabeth giunse fino alle orecchie di quella donna dai capelli lunghi e scuri, accompagnata da un sorriso talmente sforzato da richiedere molta concentrazione alla figlia di Athena.
La prima volta le era servita da lezione: doveva far capire a chiunque che era lì per divertirsi, doveva far credere che il sorriso che si teneva in volto era vero, doveva mascherarsi tra quegli uomini stolti che erano caduti inconsciamente in trappola.
I capelli biondi della ragazza, tenuti raccolti in una treccia, ondeggiavano da una parte all’altro, seguendo in maniera contraria i movimenti della testa della ragazza che si stava guardando in torno.
Nessun volto sfuggiva a quei occhi chiari che, sguardo dopo sguardo, sembravano perdere leggermente di intensità a causa delle numerose delusioni che essi osservavano. Sembravano essere tarati per cercare solamente una coppia di occhi affini a loro stessi, occhi che non avevano ancora trovato e che sembravano non esserci.
Il pugno di Annabeth si chiuse, frantumando quel dolcetto che aveva preso dal vassoio e facendone riversare sul pavimento parecchi pezzi.

«Gradisce un fiore di loto?»

I pensieri della ragazza vennero interrotti da una suadente voce femminile, un'altra di quelle ragazze vestite con provocanti abiti verdi che passavano l’eternità a girare tra le persone, offrendo loro l’arma devastante capace di cancellare i ricordi.
Qualche secondo di smarrimento, prima di allungare nuovamente la mano verso un altro di quei vassoi, pieni di piccoli dolcetti a forma di fiore, prendendone uno.


«Grazie mille… Senta, posso chiedere un informazione?»
 
La bionda sfoggio uno dei sorrisi migliori che riusciva a mostrare ad uno sconosciuto, avvicinandosi poi all’orecchio della ragazza per sussurrarle qualche parola.
Repentino fu il braccio della cameriera che le indicò una scintillante porta in acciaio, adornata con ogni genere di luccichio.
Con la gioia che non riusciva più a contenere, congedò la donna con un “grazie” carico di sincera gratitudine e si avvicinò alla porta indicatole.
Giunta davanti alla soglia, venne catturata dall’ansia: si trovava veramente lì? Oppure era stato un semplice abbaglio come gli ultimi due?
No! Lei sapeva che, ormai, l’aveva ritrovato: doveva solamente spalancare quelle due scintillanti porte e rincontrare quella coppia di occhi che, ormai, sentiva come i più familiari al mondo.
Mettendo da parte l’agitazione, aprii con forza quelle due lastre d’acciaio ed entrò in una tra le tante sale del casinò.
 
 
  
// Salve.
Vorrei cominciare dicendo che… *si imbarazza un casino* … Non ho letto i libri della serie di Percy Jackson: vuoi perché è difficile trovare libri che mi appassionino, vuoi il poco tempo. Seguo solamente i film.
Per questo, casomai si dovessero presentare creature o personaggi che i protagonisti conoscono in futuro, sappiate che io non ne sono minimamente a conoscenza.
Comunque… Piacere, mi chiamo Jailofmadness, ho diciannove anni e questa è la prima fan fiction che scrivo (Ne esisteva, effettivamente, una precedente che, tuttavia, non ho mai portato a termine)
L’idea per questa mi è venuta guardando “Il ladro di fulmini”: possiamo quasi dire che nel momento esatto in cui è apparso il luogo che fa da sfondo alla storia, nella mia testa, ha cominciato a formarsi una possibile storia che durante la notte e la mattina successive è andata via via arricchendosi di dettagli.
Spero che essa sia di vostro gradimento.
Un saluto
Jailofmadness


 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Jailofmadness