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Autore: v_vanny05    18/12/2013    1 recensioni
Alcune riflessioni di Castiel negli ultimi momenti della sua vita, all'inizio della settima stagione.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione, Settima stagione
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Castiel: the thursday angel

Castiel, l'Angelo del giovedì. L'Angelo che affrontò l'Inferno per salvare un umano dalla perdizione, seguendo così gli ordini di suo Padre, o almeno credeva fossero suoi. L'Angelo che credeva nei suoi fratelli e nell'amore di un padre assente, che ormai non era interessato ai suoi figli da tanto, troppo, tempo. Sulla Terra lo definirebbero un bigotto fissato con la religione, ma lui davvero credeva in quello che faceva.

Castiel era un comune Angelo, fino a quando la sua vita non s’intrecciò con quella dei fratelli Winchester: due scimmie senza peli molto interessanti; gli psicologi terrestri pagherebbero a peso d'oro per studiare il loro caso di ossessiva dipendenza l'uno dall'altro.

Castiel imparò ad avere dei dubbi stando vicino a quei ragazzi, osservando Dean Winchester capì il significato della parola “famiglia”. Vide quel ragazzo sacrificarsi in ogni modo per il fratello minore, era andato addirittura all'Inferno per far in modo che vivesse. Ha imparato che quando tieni veramente a qualcuno fai di tutto per aiutarlo, ti fai anche picchiare a morte dal diavolo che si è impossessato del tuo fratellino.

Castiel trovò una nuova famiglia, umana, non di sangue, ma aveva trovato un ruolo. Stravedeva per quei due esseri umani, si batté per loro, si ribellò contro il Paradiso e diventò così un Angelo Caduto. Combatté al fianco di Dean e Sam Winchester, salvando loro la vita più volte, impedendo fino all'ultimo che dicessero "Sì" a Michele e Lucifero, permettendo così che l'Apocalisse si scatenasse sulla Terra.

Morì per permettere a Dean di parlare qualche minuto da solo con Sam, che riuscì a prendere il sopravvento su Satana, imprigionandolo nella gabbia. Aveva finito, non aveva più uno scopo, doveva tornare a casa, ma volle fare una cosa: un regalo a quei due ragazzi che considerava fratelli.

Andò nelle viscere dell'Inferno, rischiò di non farvi più ritorno, ma sentiva di dover tirare fuori Sam Winchester dalla dannazione eterna, non era giusto che stesse lì, non dopo che aveva salvato tutti.

Riuscì a portarlo sulla Terra, era salvo, aveva davvero finito.

Tornò in Paradiso a spiegare la libertà ai suoi fratelli, a cercare di ricostruire la propria famiglia.

Castiel si trovò a dover lottare contro Raffaele, che voleva distruggere quello per cui lui aveva lottato: era un tradizionalista, voleva che l'Apocalisse avesse luogo, e lui non poteva permetterlo.

Castiel era disperato, sapeva che suo fratello era notevolmente più potente, con un gesto avrebbe potuto farlo esplodere, e questa volta non ci sarebbe stato nessuno a riportarlo in vita. Aveva bisogno di aiuto, da solo si sarebbe fatto ammazzare.

Non sapeva a chi chiedere, non poteva chiedere ai Winchester, avevano già dato troppo; era solo, tremendamente solo ed in preda alla disperazione.

E' proprio quando si è soli, quando ci si sente sconfitti che arriva qualcuno pronto a fregarti, facendoti credere che ti farà brillare la vita; è questo che successe a Castiel. Incontrò Crowley, il nuovo re degli Inferi, accettò il patto con lui, e decise di aprire le porte del Purgatorio.

Castiel era convinto di poter aiutare la sua famiglia in Paradiso, di aiutare gli umani e i suoi amici.

Purtroppo Castiel non aveva fatto i conti con molte cose.

Quando inizi a mentire alle persone che ti amano, e che ami, tutto si complica, e Castiel lo scoprì presto. Ogni giorno si convinceva che lo stava facendo per il loro bene, che loro non avrebbero capito, ma i sensi di colpa iniziarono a dilaniarlo presto.

Faceva il possibile per tenere i suoi umani al sicuro, mise anche a rischio l'apertura della porta del Purgatorio quando i fratelli uccisero Eva, ma per lui la cosa più importante era che loro fossero al sicuro.

Verso la fine, quando ormai era vicino al suo scopo, aveva paura. Chiese aiuto a suo Padre, ma per l'ennesima volta non ricevette consiglio, così continuò per la sua strada, mettendosi contro i suoi amici, tradendoli.

Era disposto a tutto pur di aprire quella dannata porta, non voleva essere intralciato da nessuno e sapeva che gli unici in grado di fermarlo erano loro, Sam e Dean Winchester. Doveva fare qualcosa per metterli fuori gioco, e fece leva sul loro punto debole, ringraziando che quei due avessero un rapporto così intenso.

Ruppe il muro che Death mise nella testa di Sam, facendo così fuoriuscire l'Inferno, creando il caos nella sua mente. Promise che l'avrebbe salvato, se Dean e Bobby fossero rimasti al loro posto.

Riuscì ad aprire la porta del Purgatorio, uccise Raffaele, si proclamò nuovo Dio, ormai era accecato dal potere. Il suo senso del giusto era annebbiato, non distingueva più il bene dal male, ciò che lo infastidiva doveva essere eliminato.

Uccise molte persone, non si rendeva conto di aver bisogno di aiuto, e quando se ne accorse, ormai, era troppo tardi. I due fratelli ai quali aveva incasinato la vita, rendendone uno instabile mentalmente, avevano cercato di salvarlo, facendogli capire, per l'ultima volta, il significato della parola “famiglia”.

Castiel morì in un lago anonimo, di lui non rimase che il suo impermeabile. Mentre moriva non vide tutta la sua vita passargli davanti, ma vide solo l'ultima parte, quella con quelle due scimmie senza peli, che gli avevano donato tanto, e lui non era stato in grado di ripagarli come avrebbero meritato.

Castiel, l'Angelo del giovedì. L'Angelo che imparò a provare dei sentimenti. L'Angelo che imparò a essere umano. L'Angelo che non morì in quello stupido lago, ma mesi prima, quando accettò il patto con quel demone, quando ebbe paura di parlare ai suoi amici, anzi alla sua famiglia.

   
 
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