CAPITOLO 1              
                                                                             
                                                                                 MIETITURA

-tranquilla Prim, qui nessuno può farci del male- chiudo gli occhi e lascio che la voce di Gale mi rassicuri –Ti amo- sussurro riaprendo gli occhi e guardandolo con intensità. –Ti amo anche io- risponde. Con delicatezza mi prende il viso tra le mani e mi bacia. –non piangere Prim, non piangere..-

Non piangere, non piangere. Sento ancora la sua voce, ma lui non è qui con me. Mi passo una mano sul viso e lo trovo bagnato, che sogno realistico. –Ehi paperella stai piangendo?- mi chiama mia sorella dal letto affianco al mio. –No Katniss era solo un brutto sogno- liquido le sue preoccupazioni con un cenno della mano e mi metto seduta. -ti succede sempre il giorno della mietitura.. non devi preoccuparti Prim hai solo 15anni, le nomine sono poche- mi sorride debolmente    –dov’è la mamma?- chiesi. Ovviamente Katniss si rabbuiò. –Sarà andata a fare qualcosa di importante tranquilla..vuoi fare colazione? -ovvio. Rispondo sentendo lo stomaco brontolare. Mi alzo dal letto e seguo mia sorella in cucina, non che sia proprio una cucina. Io, mia sorella Katniss e mia madre viviamo in una casa (se si può definire tale) nel giacimento. Sono tutte uguali qui,nel distretto 12, le case. Una piccola cucina , due camere da letto non molto spaziose e un minuscolo bagno. –Tieni- mi fa Katniss porgendomi una fetta di pane e formaggio. –Oh grazie- la ringraziai addentandola. –Senti se vedi mamma dille che sono uscita a caccia con Gale- a quel nome mi si stringe lo stomaco e il pezzo di pane mi si pianta in gola.  –Dovete cacciare anche oggi?- chiedo –Si cosi dopo la mietitura potremmo festeggiare!- risponde –Faremo una cosa veloce, tornerò subito- disse Katniss prendendo la giacca da caccia. –A dopo paperella- mi saluta. Borbottai un “Quack” ironico. Mentre mi avvio in giardino e do da mangiare a Lady, la mia capretta, mi guardo intorno. Vedo le tipiche facce da giacimento con i visi incavati dalla fame, gli occhi grigi e i capelli scuri, come mio padre, come mia sorella, come Gale. Per questo io e la mamma sembriamo fuori posto con gli occhi azzurri e i capelli biondi. I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno –Prim-. Mi chiama. Girò la testa di scatto e lo vedo finalmente. –Gale-. Riesco a pronunciare il suo nome normalmente –Katniss?- Chiedo, perché ovviamente dov’è Gale c’è anche Katniss. –è li sta arrivando- mi indica con un sorriso. Oh quel sorriso, vorrei vivere solo di quello. –Ehi Prim, sta sera mangeremo tantissimo! Abbiamo fatto un bel bottino!- mi spiega orgogliosa mia sorella abbracciandomi. –Se non vi dispiace vado anche io dalla mia famiglia, ci vediamo in piazza alle 3 d’accordo?- la interrompe Gale  –Certo- rispondiamo in coro io e Katniss. Mi saluta con una carezza sui capelli e se ne va. Che delusione! Neanche fossi un cane. Insomma già è abbastanza tragico il fatto che lui mi vede come una sorellina più piccola! Lo seguo con lo sguardo fino a quando non sparisce dietro l’angolo, e a quel punto mi assale una paura.. e se Gale fosse stato scelto? Lui ha 18anni e più le tessere devono esserci almeno quaranta bigliettini in quelle bocce di vetro! E Katniss? Anche lei con i suoi 17anni e le tessere deve avere molte nomine. Mia sorella deve leggermi il panico sul viso perché subito mi domanda –Cosa c’è Prim?- la guardo spaventata e rispondo –Tu e Gale avete tante nomine.. e se..?- non riesco nemmeno a terminare la frase.–Tranquilla paperella, ora andiamo a prepararci.- e come quando eravamo piccole, Katniss mi prende per mano e mi porta dentro casa.

Alle tre tutta la popolazione del distretto 12 è in piazza. Mia madre è riuscita a farmi indossare un suo vecchio vestito color cipria, Katniss dice che sono bellissima, ma lei è mia sorella. Mi ritrovo nella fila dei quindicenni , ci scambiamo un “ciao” e un “come va” a cui nessuno ha il coraggio di rispondere. Allungo il collo per trovare Katniss e la vedo cinque o sei file dietro di me, mi sorride debolmente. Guardo dal lato dei ragazzi e in penultima filo trovo Gale che mi fa un cenno con la testa. Spaventata rivolgo l’ attenzione a Effie Trinket con la sua nuova parrucca rosa, mentre blatera su come sia felice di avere questo distretto anche se tutti sanno che sbava per essere messa in un altro migliore, tipo il 2 o il 4. Arriva al momento di estrarre i nomi prima che me ne accorga. Esordisce come al solito con un “ prima le signore” si avvicina verso la grande boccia di vetro con i nomi della ragazze, tuffa la mano nelle striscioline di carta e ne estrae una. Mi accorgo che sto tremando. Torna alla postazione davanti il microfono apre la strisciolina e, dopo un momento di pausa, legge “Primrose Everdeen” e tutto finisce.

E come se già lo sapessi da tempo e non ne sono cosi sorpresa di essere stata scelta. Non ho il coraggio di guardare dalla parte di mia madre e di mia sorella, cosi meccanicamente mi avvio verso il palco. Con un finto sorriso incoraggiante Effie Trinket mi prende per mano e mi fa salire accanto a lei dicendo : -Signori e signori accogliamo con un applauso il tributo del distretto 12 Primrose Everdeen- ma nessuno batte le mani, mi concedo di guardare dal lato di mia sorella e la trovo al solito posto, sorretta da alcune braccia, paralizzata. Non mi sono accorta che Effie Trinket ha già preso la strisciolina di carta dei ragazzi e sta per leggerla quando guardo verso Gale. Oh Gale, come farò senza di lui? Gale mi guarda negli occhi, non sorride, è triste. Effie Trinket sta leggendo il nome del tributo maschio – il tributo maschio del distretto 12 è Peet…- sta pronunciando, quando dal gruppo dei ragazzi si leva una voce che sovrasta la sua.

-Mi offro volontario! Mi offro volontario come tributo-







Allooora :) salve mi presento : mi chiamo Sara ho 15 anni ed è la prima volta che scrivo una storia quindi siate clementi e consigliatemi il più possibile :)
per quanto riguarda la storia ho dovuto alterare l'età dei personaggi!
aspetto con ansia le vostre recensioni :))

bacio