Questa breve storia, mi è venuta in mente vedendo un immagine. Spero vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate. Buona lettura.



Devo ammetterlo! Katniss è stata geniale, scoprire che l'arena è un orologio, solo Wiress c'era arrivata. Ecco cosa simboleggiava il suo continuo tic tac. 
Wiress, solo un attimo prima era con noi, cantava allegramente, aveva collaborato per la sopravvivenza, ma il tempo di distrarci e quello stronzo l'ha uccisa.
Mi domando come i tributi del uno e due non vogliono collaborare alla ribellione. Eppure la mia idea era semplice. Dovevamo semplicemente far finta di combattere. Il terzo giorno a mezzanotte dopo esserci tolti il localizzatore Plutarch ci avrebbe salvati e insieme avremmo guidato la ribellione dal distretto tredici.
Non avrei mai immaginato di ritrovarmi in un arena, ma dopo venticinque anni eccomi di nuovo qui, a rischiare la vita per salvare Katniss. Ma lei è essenziale, lei è la ghiandaia imitatrice che brucerà Capitol City.
Aspettando che gli altri mi raggiungano nella spiaggia osservo la cornucopia. Bella idea quella di farla girare, Enobaria e Brutus così non sapranno orientarsi, mentre a noi basterà aspettare la prossima ora per ritrovare l'orientamento.
Osservo la lancia che tengo tra le mani, non ho ucciso nessuno, non voglio altri incubi, ho ammazzato abbastanza da giovane, quanto vorrei una bottiglia di vodka.
No devo rimanere lucido! Ormai siamo tutti nella spiaggia, ci concediamo un minuto di riposo.
Si sente un grido, proveniente dall'interno della giungla. Forse è qualche tributo, penso, ma quando Katniss corre urlando il nome di sua sorella capisco.
Un altra sorpresa dagli strateghi. Ghiandaie chiacchierone. Non mortali fisicamente ma distruttive psicologicamente.
Io è Finnick la inseguiamo cercando di bloccarla. Lei si ferma. Forse ha capito. Un altro grido stavolta è Finnick a correre. 
<< Sono le ghiandaie >> dice Katniss fermandolo.
<< Le ghiandaie chiacchierone ripetono quello che sentono. Dove pensi che le abbiano prese queste urla, Katniss? >> le rispondo.
Mi avvicino a loro ma è solo quando la sento urlare, che non capisco più nulla. Effie! Non mi importa se sono le ghiandaie imitatrici, il mio istinto mi impone di seguire la voce. Ma corro inutilmente, torno indietro inseguendo una ghiandaia, la uccido ma subito un altra prende il suo posto e io mi accascio a terra. Poi iniziano ad arrivare gli uccelli. Uno a uno. Si posano sui rami attorno a noi. E un coro di orrore perfettamente orchestrato inizia a riversarsi dalle loro bocche.
Katniss svuota la sua faretra ma è inutile. 
Finnick cade al suolo, impotente, le orecchie insanguinate dalle unghie che invano tentano di coprire quell'orribile suono.  



<< No Haymitch, no. Non sono io, non mi hanno fatto niente. Haymitch...>> le mie parole sembrano vuote. Inizio a piangere. Peeta mi consola, e entrambi vediamo la persona a noi più cara soffrendo per una cosa irreale...