Disclaimer:
Kingdom Hearts
e i suoi personaggi non mi appartengono se no sarebbe stato
un videogioco porno e non sarei qui a scrivere questa FF.
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“A
volte mi chiedo come tu faccia a portare delle scarpe così
grandi!”
“Huh?”
“Ma
si! Guardati le scarpe sono enormi!!”
Sora
spostò i suoi occhi dal suo interlucutore alle proprie
scarpe e poi
di nuovo dalle scarpe all’ interlucutore.
Grattandosi la
testa lo guardò perplesso.
“Non
capisco, a me sembrano delle normali scarpe da
ginnastica…”
Si chiedeva
come poteva una persona sana di mente andare in giro con
delle scarpe gialle enormi, Sembrava un Clown.
Esasperato
dalla stupidità di Sora volse il suo sguardo verso le punte
delle quercie centenarie che riusciva a intravedere tra le case.
Stavano
camminando verso il loro parco preferito, nonché uno dei
pohi
rimasti, e una volta arrivati si sarebbero seduti ai piedi di una delle
quercie
e si sarebbero messi a parlare.
Sora,
emettendo un sospiro, si mise a calciare un sasso incrociando le
braccia dietro la testa, canticchiando una strofa della sua canzone del
momento.
“Parliamo
di scuola, di vestiti, ho il pallino di suonare…”
Alzò
lo sguardo sperando che l’altro si sarebbe messo a cantare
con lui.
Roxas
girò lo sguardo verso qualsiasi altra cosa che non fosse
Sora e
prese fiato.
“Dove
abiti? Se ti bacio cos’avrò?”
Sora fece un
mega sorriso ed entusiasta aggiunse la sua voce al coro per
finire insieme il ritornello.
“Ma
è solo un inganno alla mia mente e allo specchio leggo no;
Non so se
ti frega ma …”
Incrociarono
lo sguardo per un attimo e gridarono l’ultima parola.
“PIANGERO!!!!”
Si misero a
ridere finchè Sora con una voce un po’ sofferente
iniziò un’
altro discorso.
“Che
palleeeee!!! Domani si torna a scuola!!!!!”
Roxas un
po’ sorpreso dall’improvviso cambio di discorso ci
mise qualche
secondo per assimilare le informazioni e formulare una risposta.
“Va
bè, pensa al lato positivo potrai vedere tutti quelli della
tua
classe e poi sei pure nella stessa classe di Riku e Kairi.”
“Si,
ma io volevo essere in classe anche con te!!!”
“Tanto
ci vediamo lo stesso ogni giorno visto che per ora viviamo nella
stessa casa.”
Erano entrati
nel parco già da un pezzo ed erano a due passi dagli
alberi così Sora fece uno scatto per sedersi per primo
lasciando indietro il
biondo.
Una volta
arrivato, sora si afflosciò, quasi come buttandosi, alle
radici dell’albero.
Roxas fece lo
stesso solo molto più lentamente.
“Sora,
A proposito di scuola, Li hai finiti i compiti?”
“Mmm…si,
All’in circa…”
“Cosa
significa all’in circa?”
“Sisi”
“Non
provare a darmi la tara”
Incurante
dell’ultima frase del biondo, Sora cambiò subito
argomento.
“Lo
sapevi che nella tua classe verrò uno studente che
è stato bocciato
ben DUE volte?!?!??”
“E
non cambiare argomento!!!! Comunque si lo sapevo…Non sono
come te, Io
m’informo sulle cose che accadono all’interno della
mia classe”
“Visto
che sei così informato, Sai per caso come si
chiama?”
Preso alla
sprovvista Roxas si mise a strappare alcuni fili d’erba.
“No,
non lo so…”
“Ah,
visto che per una volta pure tu hai torto adesso mi paghi la
merenda che mi è venuta fame!!!!”
“Mi
dispiace, non ho soldi.”
Roxas mentre
diceva quella frase sembrava veramente dispiaciuto ma
niente può fregare Sora quando si tratta di scroccare dagli
altri.
“Tutte
balle!!! Lo so che li hai!!!”
Metà
offeso per la mancanza di fiducia e esasperato per la seccatura che
gli stava portando il moro rispose stringendo i denti.
“No,
non li ho e anche se li avessi non te li darei.”
Tipica
risposta di una persona che i soldi LI HA.
Così
come preso da una scossa improvvisa Sora si alzò in piedi e
iniziò
ad indicare Roxas.
“Ah!
Brutto bugiardo, L’ho sempre saputo che i soldi li
avevi!!!”
In quel
momento il biondo capì.
Capì
che se Sora avesse continuato così l’avrebbo fatto
a pezzi e poi
l’avrebbe buttato in un cassonetto della spazzatura.
Per fortuna
riuscì a mantenere la calma e si arrese alla troppa
esuberanza del moro.
“Ok,
Ho capito. Andiamo a prenderci un Gelato.”
Non se lo fece
ripetere due volte e iniziò a correre verso il chiosco
dei gelati portandosi dietro un Roxas più esasperato che mai.
Sora era
veramente una persona troppo come dire…
Vivace.
Si, quello era
l’aggettivo che più si avvicinava alla
personalità del
moro.
Il chiosco non
era molto grande ma era molto comodo perché le altre
gelaterie erano tutte fuori dal parco.
Il gelataio
era una persona di mezza età, forse già in
pensione, con
pochi capelli quasi pelato ma era una persona simpatica, socievole e
gentile.
“Salve
Ragazzi!”
“Ciao
Mark!!”
Il suo vero
nome era Marco ma siccome Sora pensava fosse un nome troppo
comune decise che l’avrebbe sempre e solo chiamato Mark.
Così
gli altri ragazzi sentendo Sora chiamarlo in quel modo, iniziarono
anche loro e ormai quasi nessuno si ricordava il suo vero nome.
“Allora
che cosa volete cono o coppetta?”
“Io
prendo un cono Maxi Fragola e Limone.”
“Si,
ma tranquillo…Tanto i soldi sono miei!”
“Ovvio”
E con
ciò scappò verso la panchina più
vicina lasciando da soli Roxas e
Il conto da pagare.
“Tu
prendi qualcosa?”
“Si,
grazie. Prendo un cono normale Tiramisù e
Cioccolato”
“Ecco
a te, sono cinque euro.”
Roxas diede al
gelataio cinque euro in banconota e poi si girò per
cercare Sora.
Intercettò
lo scroccone e si mise vicino a lui per mangiare il gelato.
“Hey
Rox, Che gusti hai preso?”
“Tiramisù
e cioccolato.”
“Che
schifo!!!”
“Sarà
buono fragola limone allora…”
Sora come ogni
persona matura tirò fuori la lingua facendo una smorfia e
corse via per non ricevere una risposta violenta, molto violenta da
parte di
Roxas.
Mentre correva
all’indietro continuando a far smorfie all’amico
inciampò
in un sasso e atterrò sopra una persona che nonostante tutto
riusci a prenderlo
al volo e a non far cadere nessuno dei due.
“Sora
dovresti smetterla di dar fastidio a Roxas…”
Mentre Roxas
si stava godendo la scena sulla sua panchina leccando il
suo gelato, Sora si girò di scatto riconoscendo la voce di
quella persona.
“Ma
Riku ha iniziato lui!!!”
“Non
ti crederei nemmeno se me lo confermasse Roxas…”
Abbassò
la voce per non farsi sentire dal biondo…
…
“Però
potrei anche crederti se mi facessi assaggiare il tuo gelato.”
Sora
guardò il suo amico con stupore per poi assumere uno sguardo
abbastanza “Serio.”
“Sei
veramente un ruffiano Riku. Tieni puoi assaggiare.”
Allora Riku
prese la mano di Sora per avvicinare il cono alla bocca.
“Guarda
che ho detto assaggiare non divorare!!!!!” E si
ritirò con un
gesto protettivo verso il gelato.
A
quell’esclamazione Riku si mise a ridere e intanto cercava di
pulirsi
con la mano.
Roxas, non
avendo voglia di essere escluso dalle conversazioni decise
che era meglio se fosse andato a casa.
“Io
vado a casa ci vediamo dopo Sora, Ci vediamo Riku.”
“Ok,
ciao Roxas.”
“Ci
vediamo dopo Rox, dì a mia mamma che stasera mangio con
Riku, ok?”
L’unica
risposta che ricevetterò dal biondo fu una mano sventolata
in
segno di saluto.
“Secondo
te avrà capito?”
“Si,
non è un ritardato a differenza di te Sora.”
XXX
Roxas accese
il suo ipod della apple nero e decise di ascoltare una
canzone degli Slipknot, per andare sul leggero.
Era indeciso
se mettere Wait And Bleed o Vermillion Part 2.
Ma alla fine
Vermillion Part 2 ebbe la meglio.
“She
seem dressed in all of me. Streched across my shame.”
Roxas seguiva
le parole cantandole a bassa voce.
“All
the truement and the pain, Lick Trough and covered me.”
Si, certo.
Magari qualche parole se la inventava.
“I’d
do anything to have her to myself.”
Ma
l’importante era il gesto, no?
“I
won’t let this build up inside of me.”
Visto che
mancava ancora un bel pezzo fino a casa si mise a creare una
playlist.
Aveva
già messo Wait And Bleed che sarebbe partita appena questa
sarebba
finità poi magari avrebbe potuto mettere qualche canzone dei
Succo Marcio,
Matrioska e le uniche
Preso nei suoi
pensieri non si accorse di star andando a sbattere contro
la spalla di un tipo che passava.
“Ouch,
scusa non volevo.”
“Guarda
dove vai ragazzino…”
Alzò
lo sguardo per vedere in faccia la persona contro chi era andato a
sbattere.
Era un ragazzo
sui diciassette anni, aveva gli occhi azzuri ed era
biondo proprio come lui ma le pettinature erano completamente diverse.
Era anche
più alto di lui, di circa dieci centimenti e indossava dei
jeans, una cintura nera, una maglietta blu e sopra un giubbotto nero.
Vicino a lui
c’erano altri due ragazzi, avranno avuto
diciott’anni, uno
aveva gli occhi color nocciola e i capelli rosa ed era vestito
più o meno come
il biondo mentre l’altro aveva dei capelli rossi e degli
occhi verdi a dir
poco…STUPENDI!!!
Senza volerlo
Roxas si mise a fissarli fin quando il diretto interessato
non iniziò a parlare.
“Dai
ragazzi, lasciatelo stare e andiamo che Larxene ci sta
aspetando.”
Con un
grugnitò i due ripreserò a camminare.
“Mi
devi un favore, ragazzino.”
Roxas rimase
immobile e trattenne il fiato sentendo il respiro del rosso
sul proprio collo.
“Va
bè, ci si vede.”
Ed in un
secondo raggiunse gli altri.
Certo che doveva proprio dirlo, oltre ad avere dei bei occhi aveva anche un bel c…
No…
....…
Non lo stava
pensando veramente, non lui.
D’altronde
lui non era G..
Avete Capito,
no?
Messo a
disagio con quei pensieri corse verso casa stando attento a non
sbattere contro cose e persone.
XXX
Nel
Frattempo…
“Allora
dove vuoi andare a mangiare?”
“Andiamo
da Mc Donalds!!!!”
A quella
risposta Riku mise una mano sopra lo stomaco e fece finta di
massaggiarselo.
“Si,
mi ci vuole un bel pranzo sano…”
Sora fece un
piccolo sorriso per la battuta.
“Stupido.”
“Oi,
visto che non abbiamo niente da fare fammi sentire qualche
canzone.”
“Ma
siamo quasi arrivati.”
“Me
ne frego altamente.”
Riluttante,
Sora tirò fuori dalla tasca il suo ipod azzurro e mise Give
Me Novocaine dei Green Day e passò una cuffia a Riku.
Il moro
facendo finta di suonare la chitarra si mise a cantare.
“Take
away the sensation inside. Bittersweet migraine in my head.”
“Sei
la persona più stonata che conosca.”
Sora
alzò la voce e si mise a gridare.
“IT’S
LIKE A THROBBING TOOTHACHE OF THE MIIIIND.”
“Sei
veramente un bambino!”
“E
me ne vanto!!!!”
Riku sorrise e
scosse la testa.
Sora era
veramente una persona senza speranza.
Appena
entrarono spense l’ipod e si diressero verso il banco delle
ordinazioni.
“Buonasera
boys!”
“Ciao
Yuffie.” Fu il saluto detto all’unisono dai due
ragazzi.
“Allora
cosa prendete?”
Riku
guardò sora e lo vide immerso nelle immagini pubblicitarie
degli
hamburger e delle offerte speciali così ordinò
per primo.
“Allora
a me dammi un Mc Chicken Menù.”
“Da
bere coca?”
“No
fanta grazie.”
“E
tu Sora?”
Come svegliato
da un bellissimo sogno all’inizio fu un po’ confuso
ma
riuscì a formulare una frase di senso compiuto.
“Aaaaalllora
io un doppio cheese burger menu, un Mc nuggets da nove e un
crispy mc bacon menu.”
“Dalla
serie voglio tenermi in forma.”
Yuffie rise
alla battuta facendo sorridere Riku di soddisfazione.
“Da
bere coca?”
Sora stava per
aprir bocca ma al suo posto rispose Riku.
“Si,
grazie Yuffie .”
Yuffie prese
il tutto e lo mise su due vassoi.
“Ecco
a voi. Sono 16,09 euro.”
“Pago
io, anche perché non penso che Sora abbia i soldi.”
E mentre lo
disse fece l’occhiolino a Yuffie che arrossì.
Mentre Riku
pagava il conto Sora andò via, forse cercando un tavolo.
Riku lo
cercò con lo sguardo e quando finalmente riuscì a
trovarlo fece
sbattere il vassoio sul tavolo.
“Mi
spieghi perché te ne sei andato via?”
“Perché
a volte sei proprio odioso…”
“Oltre
ad averti pagato la cena adesso sei anche arrabbiato con me!!!
Almeno mi puoi dire il perché?”
“Vuoi
sapere il perché? Bè piacerebbe saperlo anche a
me!!!”
“Tu
non sei normale.”
E con quello
finirono di mangiare nel silenzio più assoluto.
Buttarono
tutto quello che era rimasto e poi uscirono dal locale.
“Ti
accompagno a casa.”
Non lo
degnò nemmeno di uno sguardo.
“Fai
come vuoi…”
Riku emise un
lungo sospiro.
“E
poi sono io quello odioso…”
Sora si
sentiva in colpa per come stava trattando Riku ma era ancora
irritato ed era indeciso se chiedere scusa oppure aspettare una mossa
dell’altro.
Passò
tutto il tempo a pensare e non si accorse di essere arrivato
davanti a casa.
Così
andando a istinto optò per la prima opzione.
“SentiRikumidispiacenonvolevotrattarticomeunamerdanonsocosamiasiasuccessochiedoperdono!!!!”
Riku rise
fragorosamente e appoggiò la sua fronte a quella di Sora,
che
per la cronaca arrossì violentemente.
“Ok,ok
però la prossima volta che devi chiedermi scusa fallo un
po’ più
lentamente, va bene?”
“va
bene, buona notte Riku. Ci vediamo domani.”
“Ok,
Ti vengo a prendere?”
“Se
non ti da fastidio…”
“Certo
non posso lasciare il mio moro preferito da solo.”
Sora
arrossì ancor di più avvicinandosi al colore di
un estintore e per
nasconderlo si girò di scatto e aprì la porta
della villetta a schiera.
“Ok
allora a domani, Ciao.”
Salutò
in fretta i suoi genitori e salì le scale velocemente
togliendosi
le scarpe nel primo posto che gli era capitato per poi saltare nel suo
letto e
affondare tra i cuscini
Ma purtroppo
scoprì che in camera sua c’era Roxas che stava
qualcosa
alla chitarra.
“Cosa
ci fai in camera MIA??”
In
un momento delicato come questo aggiungerei.
Roxas si
fermò e lo guardo.
“Ti
sei già dimenticato? Siccome in camera mia hai rotto il
calorifero
ed è uscita tutta l’acqua ora camera mia
è un lago e dovrò dormire con te.
Comunque perché sei tutto rosso?”
“Io?!?
Cosa?! Rosso?!? Non capisco!!”
“E’
successo qualcosa con Riku?”
Sora lo
sapeva, l’ha sempre saputo che Roxas in realtà era
una donna.
Solo una donna
avrebbe potuto avere tanto intuito, no?
“Come
fai a saperlo?”
“Bè
prima mi hai detto che saresti andato fuori con lui, mi sembra ovvia
come domanda…”
Altro che
intuito era logica, una cosa che non esisteva all’interno del
cervello di Sora.
“Ah…è
vero. Comunque spostati che voglio dormire.”
E si
buttò sul letto senza neanche lasciar il tempo a Roxas di
spostarsi.
“Alle
21.30?”
Alzò
la faccia di quano bastava per farsi sentire.
“Si
hai dei problemi?”
“Bè
prima dovresti cambiarti.”
“Non
ho abbastanza linfa vitale per cambiarmi.”
“Ok,
ok ho capito, Io mi cambio e arrivo.”
Spense la luce
e uscì, lasciando Sora da solo in preda ai suoi pensieri.
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Ecco a voi la
prima Fan Fiction su Kingdom hearts scritta da Honey
Senpai!!!
E’
la prima volta che scrivo otto pagine per un capitolo (senza contare
i crediti) e sono commossa, Ho già iniziato a scrivere il
secondo capitolo ma
non so davvero quando lo finirò.
La canzone che
cantano Sora e Roxas all’inizio è Muore Il Giorno
dei
Succo Marcio ed è anche la canzone che dà il
titolo al capitolo.
Ora vado ci
sentiamo al prossimo capitolo ^^.