Buon compleanno Astral!

Quella mattina, Yuma si svegliò presto, era il compleanno di Astral e voleva fargli una sorpresa. Decise di fargli un bigliettino di auguri disegnato, a forma di carta da gioco, nonostante a disegnare fosse molto meno bravo di quanto lo fosse a duellare. Nel prendere i colori fece un baccano infernale e Astral si svegliò:
- Cosa stai facendo, Yuma? – domandò.Yuma nascose velocemente i colori e il foglio.
- Che stavi facendo? – chiese curioso Astral.
- Io.. stavo andando a scuola, ecco! – così Yuma, credendo di farla franca, nascose i colori nelle tasche e cercò di nascondere il foglietto nel giubbino, per poi uscire di casa.Nonostante Yuma corresse veloce per le vie della città, Astral lo seguiva.
- Yuma, tanto lo so che vuoi scrivere un biglietto coloratissimo a Kotori, per dichiararle il tuo amore, ma non credo tu sappia disegnare bene. Meglio una serenata suonata con il mandolino, ma non un disegno! –
- Ma cosa stai dicendo, Astral! Devi smetterla di blaterare cose che non esistono! –
- Osservazione numero 19: Gli esseri umani sono straordinariamente testardi. –Yuma continuava a girare per la città e ogni volta che trovava un muretto, completava un pezzettino del suo disegno, intanto, Astral non lo lasciava stare.
A fine giornata, dopo aver percorso tutti i quartieri e le vie della metropoli, Yuma si girò:
- Ecco, Astral, buon compleanno! –
- Uh, guarda, abbiamo avuto la stessa idea! – esclamò Astral, mostrandogli il suo biglietto di auguri a forma di carta da gioco.Così comparvero dal nulla tutti gli amici, che iniziarono a cantare:
- Happy Birthday to you…- 

Dedicata a Hikari Mireniamu..
Ho scritto questa fan fiction perché, altrimenti, ti avrei dato gli auguri alle undici e mezza di notte, nel modo più semplice del mondo. Il tuo compleanno, più del mio, mi aiuta a scandire il tempo. Perché? Perché mi ricorda quando ci siamo “incontrate”, lasciamelo dire, è stato l’incontro più bello della mia vita. Ultimamente penso che a tutto ci sia sempre un motivo. Perché dovevo amare Beyblade? Perché dovevo incontrarti, perché insieme dovevamo pensare ad ideare il più bel manga mai esistito, che adesso ancora giace nelle nostre menti, perché dovevamo dare un cognome a Nile, perché vicino a Sora e a Minami doveva esserci anche Haly. Posso dire che di tutti gli errori che ho fatto, essere cattiva con te è stato il peggiore? Ancora oggi, ed è passato forse un anno, forse più, io non so ancora perdonarmelo. E non lo dico per essere perdonata, anche perché far finta che non sia cambiato niente anche se è cambiato tutto, sarebbe fin troppo bello, ma non si può. Okay, ho cercato di scrivere poco ma mille parole mi scendevano a fiumi tanto che per scartare c’è voluto tanto. Se lo leggerai, non pretenderò una risposta, perché quello che era un addio diventerà un a presto. Davvero buon compleanno, Greta, o meglio, Hikari, o, se lo preferisci, Astral. Tanto il soprannome può cambiare, ma tu rimani sempre la stessa.
Tua Pallapunta.