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Autore: _Leviathan    19/12/2013    3 recensioni
Sono felice. Finalmente, sono davvero felice.
Ricambio il bacio con più passione, mordendogli il labbro inferiore. Appoggio la fronte alla sua, e respiro profondamente. Respiro il suo profumo, me ne riempio i polmoni. E’ l’odore di casa. E’ l’odore che non voglio dimenticare mai.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un lieve fastidio alla guancia.
Solletico.
Una piuma, forse? Naah, qualsiasi sia, è più morbida di una piuma. Più calda, soprattutto.
E allora, cosa?
Apro piano un occhio, quello destro che è praticamente spiaccicato sul cuscino, e non vedo niente. La verità è che non so neppure se sto ancora dormendo o meno. Forse sto sognando, o forse è semplicemente uno di quei momenti di dormiveglia. Quando mi sveglierò, probabilmente mi chiederò se sia successo davvero… qualunque cosa fosse quella che mi stava solleticando la guancia.
Richiudo l’occhio, e faccio per voltarmi dall’altra parte. E’ allora che realizzo che non stavo sognando, e che il calore misto a fastidio che sentivo sulla guancia non era una piuma.
Era… Colin. Semplicemente Colin, l’amore della mia vita.
Bensvegliata, principessa sul pisello.
Non faccio caso allo stupido nomignolo, mi limito solo a sorridere. Ehi.
Lui sorride di rimando, sdraiandosi sul letto di fianco a me e sostenendosi la testa con il braccio destro. Non dice nulla, mi guarda e basta, e io sento che sto arrossendo. Non ci posso fare nulla, per quanto io ci provi. Sin dal primo giorno, i suoi occhi mi fanno quest’effetto. Sono occhi che indagano nel profondo, che spogliano l’anima.
Mi avvicino a lui, strusciando la punta del naso sul suo. Faccio per alzarmi, ma le sue mani corrono alla mia testa impedendomi di tirarmi indietro. Mi bloccano. E lui avvicina le sue labbra alle mie, e le intrappola in un bacio dolce e passionale.
Sono felice. Finalmente, sono davvero felice. Ricambio il bacio con più passione, mordendogli il labbro inferiore. Appoggio la fronte alla sua, e respiro profondamente. Respiro il suo profumo, me ne riempio i polmoni. E’ l’odore di casa. E’ l’odore che non voglio dimenticare mai.
Quando mi lascia andare, sta ancora sorridendo.
Non ne avrai mai abbastanza, vero?
Mai.Replico.
Scuote la testa, ma non smette di sorridere. Ci avrei scommesso. Sei incredibile.
Già. Ed è per questo che mi ami.
Spalanca la bocca, incredulo. Ma guarda te cosa mi tocca sentire!
Io ormai sono già in piedi e, a petto nudo e pantaloni della tuta, mi dirigo verso il bagno, deciso a fare una doccia. Mi volto verso Colin con un sorriso sornione sulle labbra. Mi stai dicendo che non è così? Via, Colin! Non resisteresti neanche un giorno senza di me!
Vuoi scommettere?
Va bene, scommettiamo. Però… prima mi faccio una doccia.
Si morde il labbro, e io sorrido di sottecchi. Ho fatto centro.
Distolgo lo sguardo dal suo viso trattenendo a stento una risata, ed entro in bagno. Comincio mentalmente il conto alla rovescia.
Tre…
Due…
Uno…
Jay, aspettami vengo anch'io!
Che avevo detto? Bingo.
Mi volto verso di lui, sorridendo apertamente. Scuoto la testa quando entra in bagno anche lui, e punto le mani sui fianchi. Mi limito a guardarlo. Sono poche le volte in cui riesco ad averla vinta con lui, e ogni volta me la voglio godere al massimo.
E infatti, arrossisce. Comincia a balbettare qualcosa. La… la scommessa la facciamo la prossima volta… okay?
Mi butto su di lui, che per fortuna è molto più forte di me e riesce a reggere il mio peso, e lo bacio appassionatamente, le mie mani tra i suoi capelli soffici. Lui mi cinge i fianchi, stringendo la presa e dirigendomi verso la doccia. Mi tolgo i pantaloni, e così fa anche lui.
Restiamo nudi, continuiamo a baciarci.
I nostri corpi a contatto, che sembrano stati creati apposta per essere uniti.
 
***
 
Amore, hai finito?
Si Cole, devo solo asciugarmi i capelli!
Eddai, che tra poco arrivano tutti!
Per tutti, Colin intende mia madre e mio fratello, e in più i suoi genitori e i suoi figli, venuti direttamente dall’Irlanda per passare il Natale con noi.
Controllo l’orologio, e in effetti è davvero tardi.
Abbiamo perso un po’ troppo tempo in doccia, ma come sempre è stato bellissimo, anche se persino oggi dovrò fare le mie per non far notare alla famiglia al completo che faccio fatica a sedermi e a camminare.
Con un mezzo sorriso, abbandono il bagno e torno nella camera da letto, cercando qualcosa da mettermi. Alla fine opto per un paio di jeans e un pullover rosso mela, giusto per restare in tema con il Natale.
Scendo le scale, e trovo Colin nella sala da pranzo intento ad apparecchiare. Mi rivolge uno sguardo colmo di sottintesi, e io non posso fare a meno di arrossire ancora.
Ti odio. Gli dico, colpendo il suo braccio con un pugno.
E invece ti faccio impazzire, piccolo dolce JayJay. E sarebbe davvero carino se mi aiutassi ad apparecchiare, piuttosto che picchiarmi.
Ehi, era solo una piccola vendetta per quello che mi hai fatto lì dietro.
Se se, come no. Mio Efestione, lo so che ami da morire cavalcare il mio Bucefalo.
Dovrei arrabbiarmi, o perlomeno fare finta di arrabbiarmi, ma è in quel momento che mi viene in mente una cosa per cui ho atteso giorni interi. E’ una vera cazzata, ma da quando ne ho saputo l’esistenza non ho potuto fare a meno di pensarci.
Con sorpresa di Colin, sparisco in salotto e mi metto a rovistare tra la montagna di regali presenti sotto all’albero addobbato. Ed eccolo lì, ancora meravigliosamente intatto.
Un Christmas Cracker.
Lo afferro e torno in sala da pranzo, sorridendo come un bambino. Colin mi guarda, e sembra non capire. Poi il suo sguardo si posa sul sacchettino cilindrico tra le mie mani e… ancora sembra non capire. Un sopracciglio alzato e l’espressione accigliata.
Beh? Mi chiede. Che cos’è?
Ora sono io ad essere accigliato.
Ma che, fai serio?
Certo Jared, che cos’è?
La parola Christmas Cracker non ti dice nulla?
Affatto. Proprio nulla.
Lo guardo atterrito. E pensare che quegli affarini erano particolarmente popolari in Irlanda.
Vabbeh, fa niente. Prendi un’estremità. Glielo porgo. Lui sembra riluttante. Eddai, prendila! Finalmente la prende, senza smettere di guardarmi interrogativo.
Jared, che cos…?
Shh! Lo interrompo. Al mio tre, tiriamo. Sei pronto?
Annuisce, ormai impossibilitato a fare altro.
Uno, due, TRE!
Io tiro un’estremità, e lui quell’altra. Il Christmas Cracker produce un leggero scoppiettio, e quelle che all’apparenza sembrano cartacce fuoriescono dal pacchetto.
In realtà, sono una corona di carta e un bigliettino. Afferro la corona al volo, prima che cada sul pavimento, e la metto in testa a Colin.
La tua corona, mio Alessandro.
Lui sorride.
Prende il bigliettino ancora ripiegato su se stesso dalle mie mani, e lo apre.
Si posiziona dietro di me e mi cinge con le sue braccia, appoggiando il mento sulla mia spalla. Dispiega il bigliettino, tenendolo davanti a me così che anche io possa leggere.
Appena riesco a mettere a fuoco quello che c’è scritto, i miei occhi si riempiono di lacrime.
 
“I love you more than life itself.”
   
 
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