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Autore: Queeny    19/12/2013    0 recensioni
Kim Kibum vorrebbe distruggere i propri sogni, ma sa di non poterlo fare.
Sente la propria anima perdersi, e Choi Minho sembra non farlo nemmeno di proposito, quando lo fa inciampare in tutto quello che di meno negativo trova per darsi un po’ di conforto.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Key, Minho
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1; Allo specchio.

 
Dieci e cinquantanove. Venti secondi, e la lezione sarà finita.
Kibum continua a sperare che il professor Park rinunci a quella sua dannata mania di spaccare il secondo.  A quella sua dannata mania di spaccare lo specchio. Di spaccare l’anima.
Ma anche se Kibum lo spera, il professor Park smette alle undici in punto, sempre.
Ed è così anche stavolta.
Kibum riprende fiato e lo perde al contempo.  Il suo organismo è abituato a perdere fiato, quando il professor Park interrompe la lezione.
E non perde fiato perché ha danzato con tutto se stesso.
Perde fiato perché sta per rimanere solo. Di nuovo.
E’ una delle poche cose a cui Kibum non si può abituare, una delle tante per le quali si sente patetico.
Abbastanza patetico per ridere di sé.
«Non dimenticate i passi. Ci vediamo domani.»
Il professor Park è severo, ma non chiede mai di ripassare a casa. Perché sa che non c’è tempo.
Insegna la disciplina per un’ ora al giorno, poi li lascia andare alle undici esatte, ogni mattina.
Chissà che fa il professor Park alle undici in punto della mattina.
Magari deve vedere qualcuno.
Kibum aspetta che tutti escano dalla stanza. Si volta verso uno specchio e guarda il proprio riflesso.
Non è magro abbastanza. Sa di non esserlo. Le sue guance sono paffute, le sue gambe non così sottili come vorrebbe. Un lieve accenno di acne sugli zigomi.
E’ ancora un bambino, Kibum. Crescerà ancora, e cambierà.
Perciò ha paura. Di cambiare e non piacersi. E anche di piacersi e non cambiare.
Fa un respiro profondo. Si libera.
Ha incollato insieme i pezzi della propria anima. Ora va meglio.
Non andrà mai bene, però.
Kibum chiude gli occhi.
Passi sul parquet, sono scarpe bianche, con i lacci neri.
E’ Choi Minho, che ha dimenticato qualcosa. Apre gli occhi, e incontra il riflesso del suo compagno di corso.
Sguardi che si incontrano.
Kibum e Minho non sono in buoni rapporti. Non si odiano, non provano simpatia l’uno per l’altro.
Non hanno un buon rapporto, né uno cattivo, hanno un rapporto a metà.
Minho non può capire Kibum e questo è un ostacolo.
Il problema tra loro è semplice.
Possibile che non esista qualcosa in cui sia totalmente perfetto?
Un difetto, dovrà pure avercelo, diavolo. 
Kibum si sforza di trovare i difetti nelle persone, e soprattutto in Choi Minho, che di difetto sembra non avere niente, e di perfetto sembra avere presocché tutto.
Minho è alto e snello, ha una pelle liscia. Non è niente di che in viso, ha gli occhi sporgenti, certo, e un taglio di capelli veramente orrido. Ma sono difetti trascurabili, perché, Minho è rispettato da tutti per davvero; hyung e dongsaeng, grandi e piccoli, ballerini, cantanti, attori.
E alla fine, chissenefrega se Minho ha gli occhi sporgenti e un taglio di capelli orrido, perché sono occhi grandi e capelli lucenti, perché per quanto possano essere difetti, Kibum per essere come Minho pagherebbe tutto l’oro del mondo, ed è la cosa che più gli da fastidio, ché a lui dipendere da un giudizio di ‘bello’ non piace, che stimare qualcuno lo odia, perché nello stimare gli altri perde di vista se stesso.
Minho alza sempre gli angoli delle labbra in un sorriso, e mentre lo fa, Kibum lo odia un attimo di più.
Che avrà mai da ridere Choi Minho, alle undici e sette minuti della mattina, con l’asciugamano sulle spalle e le scarpe bianche coi lacci neri.
Kibum lo fissa sprezzante, Minho gira i tacchi e se ne va.
E Kibum odia Minho, lo odia dal più profondo del cuore, ogni passo che si avvicina e ogni passo che si allontana.
Minho, per Kibum, è indecifrabile anche allo specchio.







 
 
 
 
 
 
 

~ Chiacchiere.
Sono tornata.
Prima di tutto, ovviamente SHINee e compagnia non mi appartengono, la storia è frutto di pura fantasia e questo vale per tutti i capitoli a seguire.
Ho sempre desiderato scrivere qualcosa ambientato prima che gli SHINee fossero gli SHINee e sono sempre stata curiosa di Minho e Kibum, quindi... vediamo che ne esce fuori.
Spero vi piaccia e… niente, recensite, se vi va.
Grazie anche solo di leggere, davvero. ♥ 

Queeny~

 
  
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