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Autore: DelfinaMarinaLovver    20/12/2013    1 recensioni
Caro diario,
ad essere sincera non ho mai scritto un diario; ma c'è sempre una prima volta no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caro diario,
oggi è il primo giorno d'autunno; ho deciso di cominciare a scrivere proprio in questo giorno perchè tutti mi chiamano:  " la ragazza mille foglie ” a causa del mio aspetto “ autunnale ”,capelli rossi e mossi,pelle chiara e occhi verde smeraldo. Forse non è un caso che questa sia la mia stagione preferita; vedere cadere dagli alberi “ pezzi di carta ” arancioni,verdastri o marroni, piogge fredde mosse dal vento,e quell'aria che ti fa pizzicare il naso. Mia mamma era la regina dell'autunno;ricordo quando intrecciate insieme sul mio letto, guardavamo il temporale scatenarsi nel cielo e io impaurita, una volta le chiesi :
“ Mammina, perchè anche se durante l'autunno succede questa cosa brutta a me piace lo stesso e agli altri no? “
 “ Tesoro mio, tutto questo ti piace perchè sai come affrontarlo; dovrai fare così in ogni momento della tua vita! Ricordati di questa tempesta e di come dopo di lei viene un sole gradevolmente tiepido “ E io me ne ricordo sempre; come potrei non farlo?? E' stata dura ricordare tutto quando la bidella venne a bussare alla porta della mia classe per annunciarmi che la mamma era morta poco prima vittima di un incidente stradale.
Ieri sera osservavo la mano sinistra di papà in cui è ancora intatta la fede; l'ha lasciata per noi,ovvero me e mia sorella di sette anni Giulia.
Ho idea che questa carta e questa penna diventeranno le mie migliori amiche,ho scritto solo pochi righi e già mi sono affezionata; ecco appunto...questo è il mio peggior difetto: mi affeziono facilmente ad ogni cosa,persona o luogo e detesto i cambiamenti, credimi nella mia vita ce ne sono stati non pochi. Non voglio dire che è stato sempre tutto uno schifo ma negli ultimi tempi, le cse stanno andando precipitando; voglio sperare che siano tutti miei complessi mentali e che presto arriverà la vera felicità, quella che non dura uno,due giorni o una settimana, ma che continua regolare per sempre come nei lieto fine dei libri o dei film. Eh già, perchè in questo periodo io riesco a trovare una serenità che nemmeno il principe azzurro sarebbe capace di donarmi; infatti nella frase “ bevo per dimenticare “ io cambio il predicato e metto “ leggo,guardo,canto “.
Infatti quando faccio queste tre cose mi concentro nelle vite degli altri e riesco a percepire le sensazioni,i sentimenti delle persone che sono dietro quei righi,quelle telecamere o quelle note; vorrei far sentire tutto questo anch'io agli altri,ma come farlo se prima non trovo io il sorriso?
E' per questo che voglio provare a cambiare per aiutare me stessa e l'altro esercito di tristi che mi circonda,perchè credo e spero,di non essere completamente sola,ovvero l'unica ragazza sulla faccia della Terra ad essere invasa da questo senso di tristezza.
Mi chiedo da dove trovo l'ispirazione,mi sto guardando intorno per capire; sono seduta sul davanzale di legno della finestra, con la testa appoggiata su di essa, i boccoli raccolti in una treccia,una tazza di cioccolata calda accanto a me e un ambiente esterno che cambia,facendo comparire il mio habitat preferito.
Sento i rumori della cucina prodotti dal lavoro di Adele; la nostra ragazza alla pari che per me è una seconda mamma: lava, stira,cucina e soprattutto si prende cura di noi perchè per lei siamo la sua prima vera famiglia. Ha sempre vissuto in orfanotrofio,non ha mai conosciuto i suoi genitori e quando a diciott'anni è uscita dalla casa famiglia ha abitato sola per tre anni e adesso è qui con noi.
Ha dei bellissimi capelli neri come i suoi occhi,la pelle olivastra e un carattere appena appena timido,ma solo inizialmente perchè quando inizia a parlare non la smette più!
Domani è domenica,ancora non so però che programma abbiamo; eh già perchè noi abbiamo i programmi: il martedì ci compriamo un vassoio di cupcake e ogni due settimane il venerdì pomeriggio si va all'outlet e il sabato cuciniamo un dolce. Peccato che questa settimana niente torta; vabbè l'altra sera c'è stata la festa di compleanno del nonno e di dolciumi ce ne sono stati parecchi!
Sento il profumino del pesto arrivare fino in camera e anche un certo appetito.
                                                                                                                                                                  Baci.
                                                                                                                                                                         Tua  Anna.

  
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