Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: Shirokuro    20/12/2013    4 recensioni
{ kalosshipping | calem's pov | one-shot di 690 parole circa | fluff? }
Capivo di esserle inferiore, che non potevo vincere se non fossi stato capace di comprendere lo spirito della lotta ed il suo significato. Papà mi aveva detto che è questione di affinità, ma non gli diedi mai troppa importanza anche se grazie a Serena ho imparato di esser sempre stato nel torto. Non era il risultato di allenamenti e strategie, la vittoria, era solo un attimo fatto di sorrisi e sudore.
Fino ad allora non ci avevo mai dato un peso particolare, era dovuta arrivare a Kalos la mia nuova vicina per farmi aprire gli occhi. Fissai la piccola sfera bicolore solo per poi stringerla e lasciar a penzoloni la mano, tornando a fissare il vuoto. Sospirai. Non mi stavo veramente concentrando sul punto ignoto che mi si parava davanti, ero troppo preso da ragionamenti sconnessi che avevano solo Serena al centro.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eeeee... salve popolo! Nuova KalosShipping per voi che non la considerate <3 Ad essere sincera è da un po' che volevo scrivere qualcosa di simile, ma solo ora spunta fuori e praticamente la adoro. I grandi fan della Pausini tipo, ehm, me, capiranno subito che riprende una delle canzoni dell'album di Inedito: vi sfido ad identificarla! Nel mio headcanon Calem è sempre freddo e distaccato e calmo e pacato proprio per il motivo che leggerete qua sotto. A dirla tutta non è proprio tutto quello che volevo scrivere, ma il resto non ci stava per nulla e visto che sono solita a fare dei tagli assurdi - in genere due o tre paragrafi - ho tolto tutta la seconda parte perché non c'entrava molto con la prima anche se ora è piuttosto corta, ma potreste ritrovarla in una futura one-shot. E chi vuole vederci accenni FireWork o Boutique è liberissimo di farlo inizialmente era piena di riferimenti all'ultima ma l'epic taglio li ha eliminati quasi tutti
Viva le amiche shipper (no), come Shana che mette del sale in zucca a Calem. Diciamo che ormai la mia fissa è quella del terzo elemento che spinge uno dei primi due dall'altro. E che sia benedetta la sesta generazione anche se non sopporto il che ormai non sia proprio il vecchio Pokémon, voglio dire, AGGIORNAMENTI POKE'DEX? MA DAVVERO? Stiamo scherzando o cosa? Ma-- Francesco mi ha detto "colpa delle masse che volevano il gioco subito", no. Colpa della Nintendo che voleva fare le cose in grande con un gioco di nuova generazione esattamente un anno dopo un sequel.
E ultima cosa: se non vengo presa da ispirazioni improvvise questa dovrebbe essere l'ultima fan fiction dell'anno, la prossima la vedrete al compleanno di Manu-san (che per la cronaca è il primo di Gennaio) su un fando m che non è questo, per il quale aspettiamo la mini-Long sulla Fortune.
E detto questo, buona lettura e buone feste.

 
Il bello è quando ti si legge in faccia
Capivo di esserle inferiore, che non potevo vincere se non fossi stato capace di comprendere lo spirito della lotta ed il suo significato. Papà mi aveva detto che era questione di affinità, ma non gli diedi mai troppa importanza anche se grazie a Serena ho imparato di esser sempre stato nel torto. Non era il risultato di allenamenti e strategie, la vittoria, era solo un attimo fatto di sorrisi e sudore.
Fino ad allora non ci avevo mai dato un peso particolare, era dovuta arrivare a Kalos la mia nuova vicina per farmi aprire gli occhi. Fissai la piccola sfera bicolore solo per poi stringerla e lasciar a penzoloni la mano, tornando a fissare il vuoto. Sospirai. Non mi stavo veramente concentrando sul punto ignoto che mi si parava davanti, ero troppo preso da ragionamenti sconnessi che avevano solo Serena al centro.
«Ehi, Calem!» sentii. Probabilmente avrei preferito incontrare quell'Elisio a Shana, ma ormai era lì, con quel sorriso immancabile che le dava un'aria rassicurante ed emanava uno strano tepore. Forse Shana era un ottimo modo per sbollirsi un po'. «Ciao».
«Che ci fai qui tutto solo?» chiese accovacciandosi senza complimenti accanto a me, imitando la mia posa. Le mostrai la Pokéball, sperando che non dovessi aggiungere nulla e infatti aprì la bocca ad “o” in un primo momento e successivamente annuì convinta. «Vuoi sapere cosa mi ha detto Sere?» aggiunse dopo poco.
Serena con Shana si confidava spesso e non si poteva dire che fosse saggio. La ragazza dalla pelle color cioccolata aveva una lingua così lunga che probabilmente lo stesso Team Flare al suo tempo avrebbe potuto conoscere ogni particolare dell'altra - difatti non era la prima volta che mi veniva proposto di ascoltare le parole della stessa. 
Di solito rifiutavo, tanto per il gusto di farlo, ma questa volta sorrisi benevolo e pronunciai un «Sì» con fare trionfante. Lei si rialzò e dopo essersi stiracchiata si voltò verso di me.
«Mi ha detto che quando ha lottato con te, l'altra sera, aveva visto delle stelle sopra di te. Ha detto “avevo certi brividi alla schiena, ma a fermarli non ci ho pensato e ad essere sincera non ne valeva la pena”» iniziò, mimando i gesti della fonte di quella frase come faceva con Tierno; comunque mi piacevano quelle parole, per qualche motivo volevo che andasse avanti.
«“Mi piaceva. Sembrava che le stelle si alzassero, che volessero prendere e mettersi a ballare in punta di piedi attorno a lui se avessero potuto!”,» continuò; in successione fece una strana piroetta e dopo essere caduta malamente mi guardò ancora, sorridendo: «poi ha aggiunto che sono quelli i momenti in cui vorrebbe dirti che sbagli a pensare che non capisci lo spirito delle lotte, perché nei tuoi occhi c'è sempre una luce particolare e ch'è la più bella che vorrebbe poter avere solo per lei». 
Serena era brava a parlare, anche se lo faceva di rado, ma quando apriva bocca era un'oratrice niente male e quelle parole - oltre ad esserne la prova inconfutabile - per me significavano molto. Quello che non sapeva era che quella luce apparteneva solo a lei e nessun altro: era la mia voglia di superarla o quanto meno di essere suo pari.
Di avere il diritto di starle affianco. In quel momento realizzai che non era solo una questione di Pokédex, Leghe o sfide. 
«Non vuoi creare anche tu qualche bel ricordo di lei, come io voglio farlo con entrambi?» mi disse apparendo all'improvviso dinnanzi a me facendomi perdere l'equilibrio, mettendomi a scegliere tra l'alzarmi di scatto o cadere facendo una figuraccia. Ovviamente con un balzo mi stabilizzai impercettibilmente e scattai in piedi. 
«Scommetto che anche tu vorresti guardare nella sua stessa direzione e pensare “questo è già abbastanza” anche se desidereresti che quel percorso non finisca mai».
Shana cominciò a saltellare, dirigendosi verso il bosco, gridando ormai in lontananza: «Se t'interessa, Calem, la puoi trovare a Borgo Bozzetto: sono certa che avrete da parlare» iniziò e si fermò, girandosi verso di me un'ultima volta e con quell'espressione eternamente sorridente urlò a gran voce «Perché ora sai che ricambia!».
Il bello è che hai ragione, pensai salutandola fingendo fastidio.

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Shirokuro