16/05/2008
1 recensioniEdoardo poggiava non curante la testa sul suo giacchetto. Era sdraiato sul prato del giardino della scuola all'ombra di un salice piangente per ripararsi dal sole di un maggio caloroso. Doveva finire quel dannato capitolo di storia per l'ora successiva. L'unico rumore che giungeva era il cinguettio degli uccellini e della brezza che spostava delicatamente i rami del salice.
La scuola era a rifocillarsi alla mensa. Tutto era calmo. Edoardo si sedette e tiro' fuori il suo panino essenzialmente vegetariano con rucola e parmigiano lo scartò e ne addentò una parte per poi tornare sdraiato a pancia sotto con il libro di storia appoggiato sul giacchetto.
Solo allora si accorse che nn era l'unico: c'era un altro ragazzo.
Sedeva compostamente su un telo rosso sbiadito, le gambe incrociate, lo sguardo perso tra l'erba. Sorseggiava una bibita, molto probabilmente coca-cola. porta i capelli corti con un ciuffo che cadeva sull' occhio, che erano di un castano chiaro quasi biondo, occhi neri, pelle chiarissima.
Appena i loro sguardi s'incrociarono il ragazzo parlò:
-ciao, che ci fai qui? non sei a mangiare con gli altri?- domandò curioso.
Edoardo si avvicinò lentamente e dopo un cenno d'invito del ragazzo si sedette sul suo telo.
-sinceramente avevo da studiare un capitolo di storia. Ma la mensa e' troppo caotica per farlo e quiandi...- fece timidamente.
-ti capisco, anch' io lo faccio spesso...io sono Morgan, piacere!- rispose il ragazzo allegrmente tendendo la mano.
Edoardo la strinse e rispose a sua volta.
-piacere Edoardo detto Eddy.E tu perchè sei qui?-
-semplicemente perchè non mi va il caos della mensa-
Tra i due calò il solito silenzio imbarazzante in cui, Eddy ne approfittò per finire il panino appoggiando lo sguardo sul libro di storia rimasto sotto al salice, Morgan invece guardava il ragazzo avidamente per stamparsi nella mente ogni suo particolare. Capelli neri, occhi azzurri, la pelle abbronzata.Poi alzò di scatto lo sguardo portandolo al cielo, comportamento che Eddy classificò strano ma decise di non giudicare qualcuno dalle apparenze.
-in che classe sei?- chiese Morgan per spezzare il silenzio
-sono in 4°C tu?-
-in 3°F- ancora silenzio
-fidanzato?-
"ci conosciamo da 10 minuti e gia queste domande?di sicuro e' popolare...però è carino...che gli dico?" pensò Morgan a quella domanda.
-n-no...e tu?-balbettò Morgan. Lespressione di Eddy si rattristò un po.
-si purtroppo- rispose sdraiandosi con le mani dietro la testa.
-come "putroppo"?- chiese il biondo stupito.
-beh...come lo spiego...? ma vabbe, non ti consco ancora e ti uso come psicologo, scusa se ti do fastidio probabilmente non ti interessano i fatti miei- si corresse velocemente Eddy. Non aveva mai parlato troppo dei fatti propri a qualcuno, era piuttosto riservato, ma il ragazzo dalla faccia vagamente angelica gli ispirava fiducia.
-dai prometto non dirò niente a nessuno- ribatté curioso Morgan con fare infantile, come un bambino capriccioso che chiede l'ennesima caramella alla madre riluttante.
-il fatto e' che io e Laura diciamo di esserlo, ma lei a un altro sicuramente. Io non la amo, lei neanche, ci siamo messi insieme per una scommessa e l' abbiamo vinta. Perdire la verità mi sta leggermente sul cazzo- Eddi non parlava mai cosi, le parole gli uscivano di getto senza che lui lo volesse.
-...-
-...-
-...-
-Morgan?- Eddy si rese conto di aver un pò sorpreso il bondo con la sua storia.
-io...non...non vi capisco, conosco molta gente che fa cosi', però non ho mai visto nessuno parlarne con tanta tranquillità...e' stupido!- finita la frase scoppiò in una risata contagiosa che colpi' anche Eddy.
-ho deciso, voglio ampliare le mie conoscenze su di te- disse improvvisamente Morgan, poi si fece pensoso.
-colore preferito?- chiese dando via ad un infinito botta e risposta.
Scoprirono di avere in comune le cose più strane, erano antrambi vegetariani, ascoltavano musica emo, si sentivano un po soli, odiavano matematica...ed a ogni cosa che scoprivano di condivivere scoppiavano a ridere.
-si e' fatto tardi...la Spinelli avrà già iniziato la lezione di storia...ci vediamo, ciao!- a Eddy dispiaceva dover andar via da quel parco dov'era appena iniziata un amicizia, ma la spinelli non avrebbe accettato un altro ritardo da lui.
-ok...ciao, mi ha fatto piacere conoscerti- dopo un gran sorriso Eddy si allontanò.