21/12/2013
0 recensioniThe wedding. What if… It was just a dream?
“Sono convinta della mia scelta”, “Sto sposando l’uomo giusto”, “Avremo una vita felice insieme”.
Queste e molte altre le frasi che avevo detto a tutti, in primis a me stessa convincendomi, giorno per giorno, dei miei sentimenti per Matthew.
Ed ora, davanti all’altare, sorridente e con occhi lucidi, osservo il mio bellissimo sposo che, dolcemente, ricambia i miei sguardi.
L’aria è calda. Ho convinto le mie damigelle ad indossare gli abiti pesca, sono stata attenta alle composizioni floreali ed ho apportato tutte le modifiche necessarie al mio abito, perché oggi fosse perfetto.
La mia famiglia è arrivata dall’ Ohio. Mio padre, con un sorriso raggiante , mi ha accompagnata all’altare, affascinante come non mai nel suo smoking nero e le mie sorelle si sono rese conto, finalmente, della donna che sono diventata.
Oggi non sono il piccolo anatroccolo. Oggi sono io la principessa.
Ho guardato negli occhi i miei colleghi, gli stessi che all’inizio mi hanno criticata e derisa, ma che, con il tempo, sono diventati il mio sostegno, la mia casa, la mia famiglia. Ho sentito l’emozione salire avvicinandomi a Matthew, ascoltando la sua voce nel dirmi “Ti amo”.
Ora, alla fine del sermone del pastore, sono convinta che sia la scelta giusta. Sono pronta a dire sì.
In un attimo il mio cuore comincia a sussultare. Il battito incalza nell’ascoltare una voce; una voce amica, conosciuta, rassicurante.
«Ti Amo April» dice. «Ti ho sempre amata. Amo tutto di te. Anche le cose che non mi piacciono, io le amo. Ti amo e credo che anche tu mi ami, vero?»
Jackson, il mio migliore amico, il mio confidente, la mia prima volta, l’amore nato e cresciuto tra le pareti del “Grey-Sloan Memorial Hospital” volge a me i suoi occhi cerulei, luminosi e pieni di speranza.
Il mondo svanisce e le mie certezze con esso. Vecchi sentimenti tornano a galla, pensieri balenano nella mia testa.
Il tempo si ferma.
Rivolgo lo sguardo agli invitati che mi osservano dubbiosi e Jackson, tra essi, tiene per mano Stephany.
Ritornata in me stessa mi rendo conto che non sono di fronte ad una scelta. Avrei voluto ascoltare quelle parole, Dio solo sa quanto avrei voluto che Jackson mi aprisse il suo cuore in quel momento. Ma non lo ha fatto.
Adesso sono fuori dalla chiesa, senza un marito, senza un compagno. Non un viso amico, né familiare.
Sono sola e scappo via. Scappo via dagli uomini che contendono il mio cuore. Scappo via dalle possibilità. Scappo via perché, fin quando non si compie una scelta, tutto resta possibile.
Note d'autrice: Questa è la mia prima storia. Ad ispirarmi è stato il finale di stagione "ridicolosamente romantico" (come direbbe Brian Kinney) di Grey's Anatomy. In quanto sostenitrice degli Japril, ho esposto le mie doti di danzatrice di conga durante la dichiarazione di Jackson. Ovviamente la risposta di April non poteva arrivare durante la 10x12, c'era bisogno di aspettare febbraio per sapere qualcosa di più. Ecco perchè Shonda ha scelto il finale aperto, incrementando il mio sentimento di odio/amore nei suoi confronti. Così, dopo aver ipotizzato anche l'inimmaginabile, ho deciso di dare io una conclusione alla puntata nell'attesa del continuo della decima stagione.
Ringrazio chiunque dedicherà anche solo due minuti del proprio tempo alla mia breve storia :)