Un centesimo per i tuoi pensieri

Un bar. Poco conosciuto, l’ideale per lui. Entra facendo dondolare la campanella appesa alla porta. Lì dentro c’è un caldo pazzesco rispetto al freddo della strada. Si avvicina al bancone ma non c’è nessuno, si schiarisce la voce e dice < scusate? > un improvviso trambusto dal retro e una tendina che si scosta rivelando una ragazza con i capelli a baschetto neri e occhi azzurri è vestita con un paio di jeans e una t-shirt con sopra un grembiule verde. Si guardano e lei si avvicina < cosa desidera? > chiede professionale e lui guarda la sfilza di bottiglie di alcolici dietro di lei, si schiarisce la voce < un wisky…con ghiaccio > lei esegue l’ordine e lo guarda bere perso nei suoi pensieri poi sorride < un centesimo per i tuoi pensieri Bill Kaulitz > lui si volta verso di lei < io non ti ho detto il mio nome…sei una mia fan? > la ragazza sorride misteriosa < diciamo che ti conosco > silenzio. La ragazza si volta prende un bicchiere di vetro per il wisky e lo poggia sul bancone di legno prende tre monetine da un centesimo e le poggia vicino al bicchiere e ripete < un centesimo per i tuoi pensieri Bill Kaulitz…se riesco a far entrare la moneta nel bicchiere mi dirai un tuo pensiero > il ragazzo la guardò e annuì…la ragazza abbassò lo sguardo mise un unghia smaltata di nero accanto al bordo del monetina e la fece rimbalzare dritta nel bicchiere…vetro contro metallo. La ragazza sorrise < un tuo pensiero > Bill guardò il bicchiere con la monetina < sono stanco di questa vita…tutta fotografi…fan…pettegolezzi > lei fece rimbalzare un'altra monetina nel bicchiere e disse < sai forse dovresti mollare… > < la musica è la mia vita…fare successo è sempre stato il mio sogno…e quello di Tom > altra monetina nel bicchiere < io e Tom non siamo più uniti come una volta…lui ha sempre una ragazza…e io sono solo > la ragazza appoggiò il gomito al bancone e appoggiò il mento nel palmo aperto < io so che presto la incontrerai Bill Kaulitz > < ma chi sei? > < mi chiamo Destiny > < nome bizzarro > < mia madre era una fissata di queste cose > si guardarono < è tardi Bill Kaulitz, Tom ti sta cercando > in quell’istante squillò il telefono del cantante che rispose < pronto? Tom! Si sono in giro…non preoccuparti > chiuse e tornò a guardare Destiny che sorrideva calma < come lo sapevi? > < cosa? > < che mi avrebbe cercato > lei si avvicinò e lo baciò, quando si staccarono sussurrò < ricordati di me… > lui si alzò e uscì dal bar dritto nel vento gelido facendo dondolare la campanella sulla porta…

Erano passati tre giorni e Bill era di nuovo davanti alla porta di quel bar entrò ma Destiny non c’era e non c’era nemmeno la campanella sulla porta. Si avvicinò al bancone e disse < un wisky per favore > l’uomo lo guardò ed eseguì l’ordine < mi scusi qui ci lavora per caso una ragazza di nome Destiny? > vide l’uomo impallidire < Destiny…era mia figlia > Bill sbarrò gli occhi < era? > l’uomo si portò una mano al viso disperato ma ormai senza più lacrime < è morta tre anni fa > < ma come…io l’ho vista > < non dica sciocchezze! > Bill si alzò e uscì…all’improvviso ricordò che quando una campanella suona un angelo mette le ali…sorrise e si strinse nel cappotto