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Autore: Ily18    16/05/2008    2 recensioni
Qualche anno fa, Michael e Sara hanno frequentato due College diversi, ma coi rispettivi Campus molto vicini.
Ecco come sarebbe potuto essere il loro primo incontro, quando non avevano idea che le loro vite si sarebbero presto incrociate.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Michael Scofield, Sara Tancredi | Coppie: Michael/Sara
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Ciao a tutti!! Nuova storia di Prison Break, tutta per voi! Come avete letto nel riassunto, la storia è ambientata un po' di tempo fa, quando Michael e Sara erano al college.
La storia è stata ispirata da una battuta che Michael e Sara si fanno in uno dei primi episodi della prima serie.
Beh, spero vi piaccia!


Nonostante gli esami finali fossero imminenti, Michael si fece convincere dai suoi amici ad andare ad una delle tante feste che le confraternite del suo college, la Loyola, davano.
Il fatto che alla festa suonasse una band indipendente non lo faceva impazzire, ma d’altro canto aveva bisogno di un po’ di svago dopo aver passato gli ultimi mesi a studiare come un matto. E se la serata si metteva male, poteva sempre tornarsene al suo alloggio, oppure ubriacarsi fino ad essere sicuro che il giorno dopo non avrebbe ricordato niente.

Come aveva potuto notare, gli amici avevano sentito una versione un po’ distorta della realtà. Quella che doveva essere una casa della confraternita, si era rivelata essere una stanza un po’ più grande degli alloggi normali e per quanto riguardava la band… Beh, quella faceva schifo come avevano sentito dire in giro.
Arrivati alla festa, gli amici di Michael lo lasciarono per qualche secondo con la scusa di andare a prendere da bere per tutti, ma ormai lui ci aveva fatto l’abitudine. Sapeva che quando non li vedeva tornare, era perchè avevano trovato qualche ragazza interessante da rimorchiare.

Michael non era un tipo popolare, non faceva sport, non frequentava le ragazze più famose del suo college e, di sicuro, non si era mai sentito in giro il suo nome accoppiato alle feste più casiniste nella storia della Loyola. Tutto quello che faceva era seguire il suo corso di ingegneria edile, con la speranza di uscire dal college il più in fretta possibile e trovare subito un lavoro. Questo era Michael Scofield.
Nonostante la sua scarsa popolarità, cosa che non lo toccava minimamente, decise di farsi un giro per vedere se avrebbe intravisto qualche viso noto.
    
Si fermò di fronte ad un tavolo con su dei barili di birra, per versarsene un po’, quando si sentì delle dita ticchettargli la spalla.
Si girò di scatto per ritrovarsi faccia a faccia con la più bella ragazza che avesse mai visto. Era la prima volta che la vedeva, alta, lunghi capelli biondo-ramato che le cadevano liberi sulle spalle, la pelle chiara che faceva da contrasto con le sue labbra rosse e dei profondissimi occhi color nocciola che lo guardavano curiosi. Ne era sicuro, non l’aveva mai vista, anche perchè una ragazza del genere non la si scorda facilmente.

“Lo riempiresti anche a me?” Gli chiese con un sorriso, mentre gli porgeva il suo bicchiere.

Michael le rese il sorriso e annuì.

“Ecco!” Le disse rendendole il bicchiere.

“Grazie ragazzo birra!” Gli disse divertita prima di riprendere a camminare ed allontanarsi da lui.

“Veramente sono Michael.” Le disse seguendola e porgendole la mano che la ragazza, invece di stringere, fece schioccare con la sua battendogli un cinque. “Ok, vedo che sei già ad un buon punto di ubriachezza!” Aggiunse divertito.

“Non sono ubriaca, Michael!” Sottolineò il fatto che si ricordava il suo nome, cosa che un’ubriaca di certo non avrebbe potuto fare. “Per lo meno non del tutto!” Aggiunse sorridendogli.

“Vieni spesso a queste feste?” Le chiese curioso.

“Solo ogni volta che devo smaltire lo stress da università.” Disse prendendo un altro sorso di birra. “Quindi si, molto spesso” Finì la frase con una risata che contagiò Michael.

“Anche tu sei della Loyola?”
 
“Northwestern.” Disse bevendo nuovamente.

“Anche tu alle prese con gli esami finali eh?” Chiese sempre più curioso di conoscere tutto quello che poteva su questa misteriosa ragazza.

“A dire il vero ho ancora due anni davanti a me!” Sorrise divertita mentre Michael assumeva un’espressione imbarazzata per averle appena dato due anni in più. “Però, sei un tipo curioso, nemmeno mi conosci e già mi hai sommersa di domande!” Gli disse stuzzicandolo.

“Che vuoi che ti dica, mi piace conoscere le persone che mi trovo davanti.” Le rispose reggendo il suo sguardo che, Michael pensò, aveva un non so che di malizioso. Forse era l’effetto della birra…

“Tu sei all’ultimo anno?” Gli chiese incuriosita dal suo modo di fare quasi affascinante.

“Già, ancora qualche giorno e sarò fuori di qui.” Le disse sorseggiando per la prima volta la birra nel suo bicchiere.

“E cosa farai una volta fuori di qui?” Gli chiese, mentre con la testa teneva il tempo della canzone che risuonava nella stanza.

“Ingegnere edile.” Rispose Michael, mentre la guardava ballare.

“Uh, chissà, magari in futuro sentirò parlare di te!” Disse sorridendo, mentre s’incamminava, seguita a ruota da Michael, verso il tavolo con i barilotti di birra.

“Tu invece che studi?” Le chiese.

“Medicina, sarò una dottoressa una volta finiti gli studi.” Rispose, mentre riempiva il bicchiere cercando di non far traboccare la birra.

“Mhm… “ Mugugnò Michael, mentre la osservava riempire il suo bicchiere. “Non avete ancora studiato che l’alcool ha un brutto effetto sulla salute?”

La ragazza distolse lo sguardo dal suo bicchiere e si girò a guardarlo. Per un momento Michael, vedendo lo sguardo serio della ragazza, pensò che fosse un po’ troppo presto per fare una battuta del genere, ma una volta che lo sguardo serio si trasformò in una delicata e sincera risata, Michael si maledisse per non essere uscito più spesso in tutti quegli anni di college. Chissà, magari si fossero incontrati prima, di sicuro lei si sarebbe ricordata di lui. Magari avrebbero scoperto di avere tantissime cose in comune e avrebbero deciso di frequentarsi, passare le pause pranzo insieme all’ombra del loro albero preferito a parlare, a baciarsi.
Michael scosse la testa e cercò di scacciare il sorrisino che gli si era formato sulle labbra, non voleva che quella ragazza lo vedesse con quell’espressione idiota.

La seguì nuovamente e tornarono nello stesso punto di prima. Michael notò come la ragazza avesse fatto fuori già metà del bicchiere che aveva appena riempito.

“Così vuoi essere un medico uh? Abbastanza impegnativa come cosa.” Disse, mentre la guardava tenere il tempo della canzone e bere dal bicchiere allo stesso tempo. “Anche da ubriaca è stupenda!” Pensò Michael.

“Sai, ho sempre pensato che essere parte della soluzione è molto meglio che essere causa di un problema.” Disse lei, suonando più lucida di quanto in realtà non fosse.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.” Disse Michael sorridendole.

Sara lo guardò divertita. “Quella sarà la frase che metterò nel mio annuario… pensavo di essere l‘unica a conoscerla!” Esclamò sorpresa, mentre sorrideva imbarazzata.

Proprio quando Michael si stava decidendo a chiederle come si chiamava, furono interrotti da un gruppo di ragazze che si dirigeva verso di loro urlando “Sara!!! Sara!!!”

“Così tu sei Sara.” Sorrise Michael divertito da quella situazione, mentre notava che la ragazza si era girata verso il gruppo di amiche che la chiamavano.

“Già, pensavo di avertelo detto!” Disse lei imbarazzata, mentre lasciava cadere qualche ciocca dei suoi lunghi capelli sul viso.

“Beh Sara…” Disse Michael mettendole delicatamente la ciocca di capelli dietro un orecchio. “Mi dispiace tantissimo di averti conosciuta in queste circostanze, perchè purtroppo so che domani non ricorderai nulla di me.” Disse con un tono di amarezza nella voce ed un sorriso triste sulle labbra.

Sara sorrise, stupita da un gesto così dolce fatto da uno sconosciuto che le sembrava di conoscere da sempre. Improvvisamente il suo sguardo cambiò, il sorriso imbarazzato si trasformò in uno malizioso e i suoi occhi, prima offuscati dalla tanta birra bevuta, ora sembravano pronti a nascondere i pensieri che le passavano per la mente, e che Michael avrebbe pagato per sapere.

“Questo non significa che tu non debba ricordarti di me!”

Michael non fece in tempo a controbattere come avrebbe voluto, perchè prima che se ne rendesse conto, Sara aveva rapidamente ridotto la breve distanza che c’era tra loro e, prendendogli dolcemente il viso tra le mani, premette le sue labbra contro le sue.
Le morbide labbra di Sara sapevano di birra e Michael ne era sicuro, quello era il miglior bacio che avesse mai ricevuto.
Quando Sara si allontanò da lui, Michael notò sul suo viso lo stesso sorriso malizioso che la ragazza aveva qualche secondo prima che lo baciasse. Quanto avrebbe voluto tirarla nuovamente a sé, stringerla forte e stare lì a baciarla per ore. Ma Michael sapeva bene che questo non sarebbe mai successo.
Mentre Michael e Sara continuavano a fissarsi negli occhi, le amiche della ragazza li raggiunsero e, prendendo Sara per un braccio, lentamente la trascinarono via.

“Buona fortuna per i tuoi esami, Michael!” Disse Sara, girandosi un’ultima volta verso di lui, mentre agitava una mano e continuava ad avere sulle labbra quel magnifico sorriso che, Michael ne era certo, sarebbe rimasto per sempre impresso nella sua memoria.
Scosse la testa divertito, mentre agitava la mano a sua volta in risposta al saluto di Sara e rimaneva ad ascoltare una stupida strofa di una stupida canzone che quella stupida band suonava.
“…I wish I could stay here with you forever, I’m so sorry I have to go…
But let me kiss you goodbye just one last time and cherish this moment forever…”(1)

“Stupida band!” Pensò Michael scuotendo la testa divertito, mentre continuava a fissare Sara che lasciava la festa con le sue amiche.

Aveva ragione, di sicuro lui non l’avrebbe dimenticata e in fondo sapeva che, se era destino, loro due si sarebbero incontrati nuovamente. Chissà…



“Chissà, magari ci siamo già incontrati prima. Sai, ubriachi o fuori da qualche bar…”

“No, me ne ricorderei.

(Fine)

(1) Vorrei poter restare qui con te per sempre, mi dispiace cosi tanto di dover andare...
Ma lascia che ti baci un'ultima volta, per ricordare questo momento per sempre.

A/N: Adoro quella scena della prima serie! Quando ci si mettono, quei due flirtano di brutto! Ma è per questo che li adoriamo, no? Si, si, si!! Sto impazzendo... Grazie per aver letto e un grazie ancora più grande a chi si prenderà il tempo per recensire!
   
 
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