Natale, Festa d'Amore

Violetta aveva appena finito di appendere la ghirlanda sulla porta della sua stanza.
Una ghirlanda che la rispecchiava in pieno: violette sparse qua e là insieme a tantissime stelle di Natale bianche. Quest'anno lei e sua zia Angie avevano deciso di passare le vacanze natalizie facendo decorazioni per tutta la casa, da ghirlande a pupazzetti in ceramica.
Violetta non lo aveva mai fatto, suo padre da quando era morta Maria non volevo festeggiare il Natale come lo passavano gli altri: non si decorava la casa e non si parlava di Natale per tutto il periodo. Di conseguenza, niente regali.
Quest'anno però c'era la zia Angie che aveva convinto German ad addobbare albero e presepe. Violetta si sentiva davvero felice di poter finalmente passare un Natale felicemente e festeggiando questa magnifica festa che stava scoprendo solo ora.
Avrebbe tanto voluto invitare le sue amiche il giorno di Natale per pranzare con loro ma erano fidanzate. Non era il massimo passare il Natale con Jade e Matías, per fortuna Angie avrebbe rallegrato la giornata.
Era il 23 Dicembre, Violetta fremeva all'arrivo del Natale e avrebbe voluto comprare un regalino per una persona speciale: Tomas.
Era il suo migliore amico e non poteva negargli un piccolo pensiero, le era stato sempre vicino e l'aveva sempre consolata nei momenti in cui era triste. Se lo meritava proprio.
Dopo aver avvisato il padre, uscì di casa per andare dal suo negoziante di fiducia.
Mentre camminava per strada, riconobbe le case dei suoi conoscenti e degli amici: la bandiera italiana che sventolava altezzosa sulla porta della casa di Francesca, i fiori colorati sparsi sulla casa di Camilla, le luci fluorescenti della casa di Maxi.
Si rivedevano tutte le loro personalità nelle loro case e questo faceva sorridere Violetta.
Quando arrivò da Pedro era abbastanza tardi e il piccolo negozio stava per chiudere, per fortuna comprò molto velocemente una collanina per Tomas e ci mise un fiocchetto sulla scatola.
Contenta della sua azione se ne tornò a casa tremando per il freddo e per l'eccitazione.
Quando tornò a casa Violetta percepì l'odore speziato della casa, stava già pensando a qualche leccornia che aveva preparato Olga.
Tolto il cappotto, si fiondò in cucina e Olga, sporca di farina e zucchero, le sorrise dolcemente.
-Piccolina mia, vuoi un biscotto alla cannella? Sono lì, sul forno.- le disse.
Violetta si avvicinò al forno e con un movimento veloce prese il biscotto e lo addentò voracemente.
-Non mangiarne molti piccola, stasera ho fatto il tuo piatto preferito!-
Violetta se ne andò in camera sua salutando Olga e mangiucchiando il suo biscotto.
Scrisse la sua abituale pagina di diario e cenò con tutta la sua famiglia: German, Angie, Olga e Roberto. Quella era la sua famiglia e non le dispiaceva affatto, certo avrebbe desiderato tanto parlare con sua madre di cose da ragazze ma per questo c'era sua zia, l'unica che poteva prendere il posto di Maria.
La serata continuò bene e quando Violetta non riusciva più a tenere gli occhi aperti guardando il film "Titanic" insieme alla zia, se ne andò nella sua camera a dormire.

La mattina seguente, non appena si alzò il profumo di cucina le penetrò le narici, l'aria fresca che proveniva dalla finestra aperta le fece venire la pelle d'oca e il desiderio di rimanere a letto e il "buongiorno" del padre la fece sorridere ad un nuovo giorno, un giorno speciale.
La mattinata le sembrò molto noiosa, aspettava con troppa ansia il tardo pomeriggio per consegnare il suo regalo a Tomas.
Quando finalmente vennero le 19, le sembrò il giusto orario per andare a dare il suo regalo a Tomas, da quanto stava aspettando!
Arrivata a casa Heredia, suonò il campanello sperando di non disturbare...
-Buonasera, c'è Tomas? -
-Si, sarà sicuramente in camera sua-
La Signora Heredia quando si girò, assunse una faccetta maliziosa e si affrettò a chiamare il figlio.
Questo scese in un batter d'occhio e calmò il suo comportamento euforico quando vide l'amica, che tanto amica non sembrava.
-Ciao Tomas, disturbo?-
-No, figurati-
-Volevo solo darti gli auguri di Buon Natale e darti questo piccolo pensierino... Tieni-
-Grazie ma non dovevi! Io... Anche io volevo darti gli auguri...-
-Grazie, ehm... Ancora tanti auguri, io... Vado a casa-
Violetta girò i tacchi per andarsene, era un po' delusa per non aver ricevuto nessun pensiero, forse Tomas si era dimenticato di lei.
Quando arrivò al cancello una voce la fece girare -Violetta, non ti ho dato il mio regalo...- le corse incontro e bloccandola per la vita le sfiorò le labbra e le diede un bacio delicato, perché sapeva che a Violetta piacevano le cose delicate.
Violetta non disse nulla e se ne andò sotto gli occhi di Tomas che sapeva di aver creato un tornado di emozioni nella ragazza.
Girando l'angolo un sorriso scappò a Violetta che ancora imbarazzata entrò in casa per cenare e festeggiare la Vigilia.
Dopo aver aspettato la mezzanotte, andò a dormire sognando ciò che era ovvio.

La mattina, al risveglio il suono del cellulare fece capolino nella stanza. Sarà sicuramente un augurio di Natale.
- Grazie per il bellissimo regalo, baci per Natale. Tomas -.
Un bellissimo risveglio natalizio.

Dedicata alla mia Fran, la migliore amica che si possa avere e la fan più sfegata della Tomasetta, ecco perché questa OS è interamente dedicata a lei (ma anche a tutte le tomasette presenti) !Ti amo di bene!