Sherlock, i'm coming...
       Sherlock, sto arrivando...



Era passato un anno...
Un anno, e il dolore non era ancora cessato, anzi...
Quante cose avrebbe potuto dirgli prima di quel giorno; forse le cose sarebbero andate diversamente, e lui sarebbe ancora lì...
John aprì la porta. 
221 Baker Street, quanti ricordi...
Salì lentamente le scale, certo che quella sarebbe stata l' ultima volta che ripercorreva quella strada, riuscendo perfino a sentire ancora il profumo di Sherlock, nonostante il ricordo molto lontano della loro ultima serata in quella casa.

-John?!- Fece una voce femminile.
Era la signora Hudson.

-Oh, salve ...- La salutò John, restando fermo in mezzo alle scale.
Avrebbe tanto voluto andare ad abbracciarla, ma sapeva bene che se lo avesse fatto, si sarebbe lasciato prendere e sarebbe andato insieme a lei a bere un Tea, toccando poi l' argomento Sherlock.
-Mi scusi...Ho una cosa da fare.-
Tagliò corto, dandole le spalle e riprendendo a salire le scale, nel silenzio più assoluto.

Una volta aperta la porta partì un Flashback: Lestrade stava arrestando Sherlock... Lui mollò un pugno sul naso all' ufficiale di polizia... Moriarty giurava che il suo nome era Richard Brook.
-Che tu sia maledetto Moriarty...- Sussurrò John, stringendo i pugni.

-Vai con lui!- Sussurrò una voce al suo orecchio.
Era una voce maschile, non poteva essere la signora Hudson.
-Non perdere tempo quì, senza di lui cosa sei? Nulla.-
La voce sembrava divertita...

-Moriarty! Tu...- Ringhiò John, riconoscendo la voce del Consulente criminale.

-Shhh; io sono con lui, quel giorno sono morto anch'io, ma perlomeno ho vinto! Voi avete perso entrambi.- Ghignò Moriarty, facendo qualche passo indietro.
La mano di John cercò di colpirlo, ma non lo toccò. La sua mano oltrepassava lo sterno di Moriarty.

-È ufficiale, sono pazzo!- Fece John con una risatina isterica.

-Pazzo d' amore per lui, non è vero?- Ghignò nuovamente Moriarty -Quanto hai sofferto quel giorno, Jhonny Boy? Quanto avresti voluto urlargli il tuo amore?-
Era assolutamente malefico anche da fantasma, su questo non c' era dubbio.
-Il tuo cuore deve aver smesso di battere per qualche secondo, o mi sbaglio?-

John non riuscì a rispondere.
Quanto aveva ragione...
-Tu...Tu sei la causa della sua morte.- Sussurrò John con voce strozzata.

-E cosa pensi di fare ora? Uccidermi?- Moriarty scoppiò a ridere, guardando John con aria di superiorità. -Anche se fossi vivo non ne avresti il coraggio. Tu si che sei troppo comune. Se davvero lo amavi, vai da lui! Ti sta aspettando.-

Stava dicendo il vero? Sherlock lo stava davvero aspettando?
La porta del bagno, alle sue spalle, si aprì da sola. John si voltò; e quando il suo sguardo si posò sulla vasca da bagno, i rubinetti si aprirono e l' acqua cominciò a riempirla.
-Che stai facendo?- Domandò voltandosi dove prima c' era Moriarty.
Il Consulente criminale era scomparso, al suo posto, poggiato sul pavimento, c' era il coltellino con cui aveva inciso una mela, molto tempo prima.
John lo prese in mano, già sapendo cosa doveva fare.

L' acqua era calda al punto giusto, perfetta per il suo ultimo bagno in quella casa.
Per il suo ultimo bagno in generale.
-Sto arrivando Sherlock... Sto arrivando...- Sussurrò stringendo forte il coltellino fra le mani.
Il sangue iniziò a colorare l' acqua, mentre il suo polso si riempiva di lunghi e profondi tagli.
Tre...Quattro...Sette...
Era quasi finita; ormai c' era vicino...
Lo vedeva.

La signora Hudson entrò in bagno, la prolungata assenza del Dott. Watson la preoccupò, e l' ultima cosa che vide fù John avvolto in una nube bianca.
Lei giurò più volte che quella nube aveva i capelli ricci.

Sherlock & John riposano insieme.
Queste furono le parole che la signora Hudoson fece incidere sulle loro lapidi.


Angolo dello scrittore:
Lo dico subito, prima di essere accusato di chissà quale plagio: Per scrivere questa ff lacrimosa mi sono ispirato ad una foto Johnlock che ho trovato in giro, e che ho amato a prima vista.
Spero davvero che vi piaccia perchè programmo di scriverla da fin troppo tempo, ma tocca a voi giudicare.