Ventuno dicembre: corsa tra la gente.
(-5)
Oggi è l’equinozio d’inverno;
giorno e notte – luce e tenebra – si annientano,
annullandosi reciprocamente
in un eterno andirivieni febbrile.
Mancano pochi giorni all’anniversario del figlio del Creatore
e troppe sono ancora le cose da preparare, organizzare,
a cui pensare.
Disperate corse tra la gente travolta
dall’insensatezza del regalo perfetto.
Potrei trascorrere ore tra le vibranti pagine
di romanzi vivi e poemi epici lontani;
eppure impazzisco in quest’alcova di corpi umidi e pulsanti.
La vita e il tempo che scorre,
inesorabile,
mi avvelena.
(E continua a piovere.)
*