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Autore: Barbycam    17/05/2008    6 recensioni
[...]Non le piacevano i riflettori puntati addosso, non era Sharpay Evans, la piccola stella nascente della East High, non era la sua migliore amica Gabriella Montez, la voce angelica della scuola, non era neanche Kelsi Nielsen, il genio della musica in gonnella… era solo Taylor, Taylor McKessie, ed era solamente una ragazza normale, che amava ballare. [...]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Taylor McKessie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si muoveva elegantemente, silenziosa, mentre la musica le pulsava nel cuore e nelle orecchie

Si muoveva elegantemente, silenziosa, mentre la musica le pulsava nel cuore e nelle orecchie.

 

A quell’ora in teatro non c’era nessuno, erano ormai le cinque ci pomeriggio…

L’unica persona che avrebbe potuto trovarla era il guardiano, ma non entrava mai in teatro dato che l’ultima volta aveva quasi rotto un riflettore.

 

Per questo, la ragazza era sicura che nessuno l’avrebbe disturbata mentre ballava.

 

Non aveva mai detto che lei ballava, ballava da quando aveva cinque anni, alcuni della sua scuola dicevano pure che prima di imparare a camminare già ballava.

E a quelle affermazioni lei sorrideva ed arrossiva leggermente.

Non le piacevano i riflettori puntati addosso, non era Sharpay Evans, la piccola stella nascente della East High, non era la sua migliore amica Gabriella Montez, la voce angelica della scuola, non era neanche Kelsi Nielsen, il genio della musica in gonnella… era solo Taylor, Taylor McKessie, ed era solamente una ragazza normale, che amava ballare.

 

Finì la canzone, lei si bloccò immobile davanti alla platea vuota di sedie rosse, con gli occhi spalancati, poi scese dal palco con un salto, si infilò la maglia e sorrise, ansante.

Guardò l’orologio che teneva al polso destro e la sua allegria svanì del tutto.

 

Erano le cinque e mezza, e lei alle sei aveva la lezione.

 

<< Merda… >> gemette. Prese un sorso della sua bottiglietta, si mise la tracolla e cominciò a correre per il teatro, lungo i corridoi tra le poltrone rosse, fino ad arrivare alle pesanti doppie porte. Le spinse con tutta la forza che aveva, corse fino a metà corridoio, poi però si ricordò del suo cappello. Si fermò un attimo guardandosi attorno. Non aveva tempo. Non aveva proprio tempo. Gemette una seconda volta guardando la porta del teatro, poi riprese a correre.

 

In quel momento uscivano dalla palestra i Wildcats, la squadra di basket della scuola, appena finito l’allenamento.

Taylor corse a per di fiato, andando a finire contro uno di loro, Troy Bolton.

 

<< Tay!! Ma che… che ci fai qui e perché stai correndo?? >> il ragazzo la guardò un attimo di sbieco, mentre lei si metteva a porto la maglia.

 

<< Niente Troy, niente… devo scappare, scusate, se passate per il teatro mi prendete il cappello?? Grazie, ciao!! >> e riprese a correre a perdifiato nella direzione in cui stava andando.

Un Wildcat, Chad Danforth, andò direttamente in teatro. Prese il cappellino, [profumava di lei] uscì e lasciò la borsa all’amico.

 

<< Che fai Chad? Dobbiamo andare a casa… Chad…?? EHI AMICO!! >> il riccio neanche gli rispose, che già correva dietro a Taylor nella speranza di raggiungerla.

 

La ragazza corse ancora per venti minuti buoni, sforzando le gambe per andare veloce, poi arrivò davanti alla scuola di danza. Si permise un sospiro di sollievo, poi entrò dentro e posò la tracolla su una panchina a lato della sala. Andò al bancone delle informazioni, salutò e prese la chiave. Ridacchiò tra sé, mentre tornava a prendere la borsa e apriva la porta della sua sala.

 

Sulla destra c’era una trave, sulla sinistra una specchiera lunga tutta la parete, davanti a lei alcune finestre e dietro di lei c’era l’entrata. Andò allo stereo, appoggiato davanti alla vetrata, e mise un cd. Partì la musica, e, come in teatro a scuola, si mise a ballare mentre aspettava le sue alunne.

Chad arrivò davanti all’enorme palazzina e si bloccò, stupito. Non aveva la più pallida idea di cosa ci faceva davanti alla scuola di danza. Ma soprattutto non aveva la più pallida idea di cosa ci faceva Taylor alla scuola di danza. Insegnava? Imparava? Dirigeva?…

Ma che diavolo stava pensando?? Scosse la testa, confuso, ed entrò dalle spesse doppie porte in legno. Subito, il profumo di vaniglia si impossessò delle sue narici.

Una ragazza bionda, con grandi occhioni verdi si avvicinò a lui, guardandolo con la testa inclinata di lato.

 

<< Serve aiuto? >> gli chiese, facendolo sobbalzare. Lui la fissò spaventato, come un bambino che si è perso. Nella ragazza nacque un forte istinto materno.

 

<< Eh? >> biascicò, confuso al massimo. Poi si accorse della tremenda figuraccia che aveva fatto, scosse la testa e sorrise. << Sì, veramente sì. Avrei bisogno di sapere se c’è Taylor McKessie… l’ ho vista entrare qui. >>

 

La bionda lo fissò un secondo, poi sorrise. << Seguimi. >> strinse al petto la cartellina trasparente e lo condusse davanti alla sala dove insegnava Taylor. << Sei fortunato, le sue allieve non sono ancora arrivate… se vuoi le trattengo. >> gli fece l’occhiolino e tornò dietro al banco delle informazioni.

 

Chad rimase un attimo di stucco, poi guardò dal vetro. Taylor ballava aggraziata, dolcemente. Aveva un corpo sinuoso, flessibile… era bellissima, davvero. Spalancò la porta e si trovò davanti una Taylor terrorizzata, con gli occhi spalancati e il viso tutto rosso di vergogna.

 

Quando lo vide entrare si bloccò di scatto. Si fermò di botto e rimase a fissarlo negli occhi senza fiatare, senza dire una parola.

 

<< Ma… ma tu… tu balli… e bene…!! >> sussurrò il ragazzo, fissandola da capo a piedi.

 

<< Faccio danza da quando avevo cinque anni… qualcosa l’ ho imparata… >> sorrise debolmente, per poi tornare dura. << Che ci fai qui? Nessuno sa dove sono. >> Chad si riscosse ed entrò nella sala, venendo subito investito da una strana carica. Che fosse la carica del ballo?

Si bloccò a metà strada, socchiudendo gli occhi. C’era una canzone… una canzone che gli ronzava nella testa… ma che non ricordava perfettamente…

Taylor lo raggiunse in mezzo alla sala e lo guardò confusa.

 

<< Oh… ehm… il cappello… >> il ragazzo tirò fuori dalla giacca il cappello, per poi porgerglielo inclinando la testa.

 

<< Grazie!! >> lei lo prese, se lo calcò bene sul viso e andò davanti alla specchiera.

Chad cominciò a sussurrare un paio di parole…

<< Non dovevi portamelo qui, l’avrei ripreso domani… >>

…mano a mano diventava più sicuro di quello che diceva.

 

<< Taylor… >> lei si voltò verso di lui e gli sorrise.

 

<< Sì? >>

 

<< Balla con me. >>

Taylor rimase sconvolta, immobile davanti alla specchiera.

Chad andò alla radio, l’accese e passò proprio quella canzone che pensava. Corse da Taylor, la prese per la vita e la strinse a sé. Avvicinò il viso al suo, per poi sussurrarle all’orecchio le prime parole della canzone

 

Follow me into my world
Let your worries fade with every
step you take
Baby whatcha' waiting for
Let the tango take control
Feel the music inside your soul (Oh)
My hand is out, just grab a hold

Cominciarono a ballare seguendo le parole della canzone finché Taylor si fermò. Rise e si allontanò da Chad, allungando la mano.

 

<< No Chad… non possiamo, stanno per arrivare, e…- >> il ragazzo la tirò per la mano e la strinse di nuovo a sé. Le diede un bacio sulle labbra, leggero a stampo, poi ricominciò a cantarle all’orecchio, mentre si muovevano eleganti per la stanza.

Visto che era il suo pezzo, decise di cantare anche lei, sussurrando.


Watch time fade away Watch time fade away
My arms will keep you safe
My arms will keep you safe
It's just you and me
It's just you and me
Dancing in this dream
Dancing in this dream

È solo un sogno… un bellissimo sogno. Pensò la ragazza, ma quando sentì di nuovo le labbra di lui sulle proprie si convinse che non lo era. Era la realtà e lei stava ballando, davvero, con Chad Danforth, il ragazzo per cui aveva una cotta dall’inizio della scuola.


Whatever you do, don't wake me up
The feeling's real won't let it
stop, no


Lui le mise un braccio attorno alla vita e la tirò indietro, facendo alcuni passi di tango.

Lei ridacchio leggermente, si staccò da lui e gli fece vedere come si ballava, davvero.


Don't be afraid, take my hand
Forget the world
Will you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente
Trust in me, take a chance
Feel the Tango
When you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente

Chad le prese la mano, la fece girare su se stessa e le girò attorno nel senso opposto, sfiorandole il fianco con la mano.

Taylor si fermò, gli mise la mano sulla spalla e sorrise, furbamente. Alzò la gamba di lato, facendogli prendere un colpo. Rise di gusto, lo spinse e si allontanò da lui.


Now I have you next to me
Everything is how it should be (ooh yeah)
Baby, don't fight the feeling
We're floating on the clouds
If I could, I'd never come back down (no no)
Baby just keep on groovin' groovin'

Il ragazzo la lasciò allontanarsi, per poi scivolare in ginocchio davanti a lei e fermarsi proprio sotto. Lei lo sorvolò con la gamba destra, ma lui la fece sedere sulla sua spalla, per poi alzarsi in piedi e tenerla in alto.


As time fades away As time fades away
My arms will keep you safe My arms will keep you safe
It's just you and me
It's just you and me
Dancing in this dream
Dancing in this dream

Lei scese scivolando dalla spalla, poi andò davanti alla specchiera e fece qualche passo d’ hip-hop. Subito, anche lui la seguì.

 

All’esterno, c’era la ragazza bionda, l’amica di Taylor e la ragazza che aveva portato Chad da lei. Si chiamava Elise Willis, giovanissima direttrice di quella scuola di ballo.

Finalmente… bravo ricciolino, conquista il cuore della mia piccola Tay. Sorrise allo specchio della sala e si allontanò, canticchiando quel motivetto.


Whatever you do, don't wake me up
The feeling's real, won't let it
stop, no

<< Elise! Tay c’è già?? >> una ragazzina con i lunghi capelli rossi e gli occhi scuri si avvicinò alla direttrice, saltellando. Aveva 10 anni, come tutte le bambine del corso di Taylor.

 

<< Sì… ma aspetta un attimo qui, Lucy, okay? >> Lucy annuì, spaesata, poi inclinò la testa di lato.

 

Chad sorrise e le tese la mano.

Taylor lo guardò. Afferrare quella mano voleva dire fidarsi di lui. Fidarsi di chi non aveva mai considerato. E cosa c’era di male? A lei piaceva. Fece un piccolo sorriso e strinse la mano del ricciolino, che l’attirò a sé. Le mise le mani sulla vita e la tirò su, facendola girare.


Don't be afraid, take my hand
Forget the world
Will you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente
Trust in me, take a chance
Feel the Tango
When you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente

Lei scese, piroettò verso la specchiera e si fermò. Sorrise al suo riflesso. Si sentiva leggera, libera. Qualcosa le si muoveva nello stomaco, qualcosa le faceva sentire più caldo del normale.

Il castano si avvicinò a lei, lentamente. Non aveva mai ballato con tutta quella voglia, con quella passione. Poteva essere lei? Poteva essere Taylor che lo faceva sentire così? Possibile. Le si avvicinò ancora, le prese la mano delicatamente. Lei si girò, lo guardò negli occhi.


Dance with me
(I'm dancing with you)
For this moment in time
(My dreams
have come true)
My darling just dance with me
If only one night

Chad le accarezzò la guancia destra e la ragazza posò la propria mano sulla sua.

No, non se lo sarebbe lasciata scappare. Sarà stato anche Chad Danforth, il play boy, ma a lei non importava. Se quello che stava succedendo aveva un minimo di significato per lui, non avrebbe più lasciato che se ne andasse.

Lui si avvicinò ancora, fino a sfiorarsi i nasi. Pronunciò l’ultima frase, poi la baciò, con passione, con dolcezza, con… con amore.

Non aveva idea di cosa fosse, l’amore. A lui non importava. Non glie n’era mai importato più di tanto, lui puntava al piacere. Massimo piacere con il minimo sforzo, è la legge dell’economia.


Don't be afraid, take my hand
Forget the world
Will you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente
Trust in me, take a chance
Feel the Tango
When you dance, dance with me
Podemos bailar eternamente

 

Lucy ed Elise si guardarono un attimo, per poi tornare a guardare dentro al vetro. La sala con solo quei due era vuota, ma trasmetteva un’energia impressionante.

 

<< Ma scusa. Quello… chi è? >> chiese la bambina, curiosa. Elise rise e le scompigliò i capelli.

 

<< Non lo so Lisa… probabilmente qualcuno che ha fatto innamorare la tua insegnante… >> Lucy sembrò pensarci su, poi ridacchiò.

 

<< E faranno tanti bambini? >>

 

<< Questo non lo so… è probabile. >> Elise e Lucy si sorrisero.

 

<< Chad…? >> il ragazzo l’abbracciò, stretta. Le diede un bacio sulla testa, mentre le accarezzava delicatamente le braccia lisce.

 

<< Dimmi. >> Taylor alzò il viso e lo fissò negli occhi. Sorrise dolcemente e scosse la testa.

 

<< Volevo sentire la tua voce. >> gli occhi di Chad presero a brillare di una strana luce, e Taylor non ebbe neanche il tempo di chiedere come mai, che già si stavano baciando.

 

*°*°*°*

 

‘giorno!! Poche parole, dato che ho il pc mezzo pacco.

Allora… prima Chaylor del tutto Chaylor. La canzone è Dance With Me, delle Cheetah Girls…

Beh, spero vi piaccia! Smak!

Barby ^^

  
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