“Lulù” YiFan picchiettò il suo dito per l'ennesima volta sulla spalla del maggiore che, nonostante l'irritazione ignorava le sue proteste da ore. Il più alto non era deciso ad incontrare il nuovo amichetto di Lu Han conosciuto sul web, lo irritava l'idea di dover incontrare qualcuno e magari stringerci un rapporto, ma molto più odiava l'idea di dover condividere il suo migliore amico con qualcuno che non era lui. Kris era geloso del suo unico amico, forse perché aveva paura di perderlo o forse per il semplice fatto che era possessivo. Amava ciò che era suo, e l'idea che una persona qualunque potesse prendere un posto importante nella vita di Lu Han quasi lo spaventava. Forse il fatto che la sua infanzia era stata un po' diversa dalle altre, aveva contribuito a questa sua ossessione nel attaccarsi all'unica persona vivente in questo mondo che gli voleva del bene. O forse il povero ragazzo si faceva troppi complessi.

Wu Fan era pessimista. Vedeva le cose in modo sbagliato, ogni persona troppo felice per lui era come una minaccia. Aveva paura che la felicità lo avrebbe contagiato e portato al di fuori della vita reale tralasciando i veri problemi. Lu Han era il suo più grande amico, era l'unico e forse era qualcosa di più.

Kris a dieci anni aveva perso il padre, o meglio il padre aveva abbandonato lui e la madre al loro destino fuggendo dai problemi bancari. Li aveva lasciati soli in un mondo troppo pericoloso per una donna e un piccolo bambino ancora non capace di vedere la vita nel verso giusto anche se lui la vita nel verso giusto non l'aveva mai vista. La madre non trovò lavoro e i due finirono per strada, a mendicare. Gli amici del bambino iniziarono a trascurarlo per la sua situazione economica, fino all'abbandonarlo totalmente, lasciandolo solo. Qualche anno dopo la madre trovò un uomo, benestante che li accolse in casa loro, ma Kris era già troppo cresciuto mentalmente in quel lasso di tempo per adattarsi alla nuova situazione, così non lo fece, e aspettò, aspettò il momento giusto e l'età e anche lui se ne andò. Magari in cerca di qualcosa di migliore.

L'unica persona che trovò fu lui, Lulù. Così lo chiamava, dal giorno in cui lo vide in strada a pezzi, stanco della propria vita. Lu Han era troppo per il suo volto angelico, Lulù sarebbe andato bene,pensò Kris. I due strinsero in poco tempo, e divennero una calamita, l'uno sorreggeva l'altro senza mai lasciarsi andare, senza mai cadere. E se mai qualcuno sarebbe inciampato sulla loro strada l'altro avrebbe teso la mano, per raccoglierlo.

E quel giorno di novembre, YiFan non voleva accettare ciò che stava succedendo, non voleva assimilare l'idea di dover condividere Lulù. Non poteva.

“Ti prego..” sussurrò il minore cercando di far volgere la decisione del maggiore e non andare più all'appuntamento, ma Lu Han era deciso, si sarebbero presentati, entrambi. “kris non fare il bambino e vestiti, o ti trascinerò in pigiama!” Sgridò con occhi severi l'amico. Fan sbuffò sonoramente e si alzò svogliatamente dal letto raggiungendo il bagno per poi chiudersi dentro per una doccia.

“Vuoi muoverti?Quanto ti ci vuole?” Lu Han gridò dal piano terra al ragazzo che ancora in camera sua era intento a perder tempo nello scegliere le scarpe da indossare più tempo perderò, meno saranno insieme pensò. “Ho quasi fatto..” rispose.

Si incamminarono verso il centro di Hong Kong, dove avrebbero incontrato il famoso Yixing, la persona che più temeva Kris, e causa del suo mal umore.

“Sarà un bel pomeriggio Kris, e tu non lo rovinerai con le tue solite storie. Capito?” fece notare Lu Han a Fan che annuì abbassando il capo.

Giunsero nel centro dove Lulù riconobbe la figura del suo amico tra tanti altri passanti. “Lay!” Lo chiamò e a YiFan gli si strinse il petto in un dolore quasi immaginario, in fondo era lui e il suo ego che volevano il ragazzo tutto per sé. “Lu!” Salutò il più basso. Lu?Che razza di nomignolo è? pensò. I due si scambiarono un abbraccio quasi come se si conoscessero da una vita. “Lui è Minseok, Kim Minseok. Un mio amico!” indicò un ragazzetto accanto a lui, leggermente più basso e con la faccia paffutella che sorrise presentandosi ai due.

''Dove si và?'' Chiese Yixing dopo essersi presentato a Kris. “A prendere un gelato..?” Osò chiedere Lu Han. “Ottima idea” acconsentì il più basso.

Wu Fan era nervoso, anzi nero. Più nero del petrolio se è possibile e mentre corpo e anima cercavano di non esplodere sotto gli occhi dei tre fissava il suo amico complottare allegramente con i due, sorridere di tanto in tanto e scambiarsi allegramente battute. La sua attenzione si soffermava anche ai più piccoli movimenti del cinese più grande, dal prender il cucchiaino con del gelato alla fragola al rimetterlo nella coppetta. I suoi sorrisi sembravano quasi troppo felici e lui odiava la felicità che Lu Han regalava ai due, doveva essere solo sua! “Kris..Kris mi hai capito?” Chiamò l'ennesima volta l'amico. “È?” Il viso di Wu Fan era perplesso e quando tornando alla realtà rialzò il volto verso i tre una risata dal basso si alzò. “Che c'è?” Chiese amaramente Kris. “Scusami..” Yixing si portò la mano davanti la bocca coprendo l'evidente sorriso “..la tua faccia sperduta era troppo buffa..!” e i tre ripresero a ridere ricevendo ancora più odio da Wu Fan che alzandosi lasciò il locale tornando a casa.

Fanculo. Pensò.

Rientrò velocemente in casa e una volta abbandonatosi sul divano attese il ritorno dell'amico.

Ripensò ai bei momenti con lui, a quando erano insieme e lentamente una lacrima si fece avanti scendendo sulla sua guancia. Cosa mi sta succedendo? Pensò Perché sto piangendo? Un angoscia enorme prese in possesso il suo corpo lasciando il ragazzo inondarsi di lacrime salate e imprecazioni soffocate da singhiozzi. Si ritrasse in un angolo della sua camera, portando le ginocchia al petto continuando il pianto disperato.

Kris adorava LuHan,

lui lo amava,

da sempre.

La porta si aprii, erano le undici di sera, e LuHan entrò in casa.

“Kris?” chiamò.

Giunse in camera, trovando l'amico a terra in lacrime.

“Ma..perché stai piangendo?” domandò stringendo le sue mani.

Il più alto non rispose, semplicemente abbassò lo sguardo continuando a piangere.

“Scusami se abbiamo riso di te..” si strinse a lui abbracciandolo, ma Kris non ricambiò, rimase immobile poggiato al muro.

Luhan cercò di catturare la sua attenzione, sollevò il suo viso scorgendo i suoi occhi rossi lacrimanti. Asciugò con il pollice le sue guance mentre i loro occhi si fissavano intensamente, lentamente il viso di LuHan si avvicinò a quello di Kris annullando la distanza.

Kris sorrise nel bacio, prima di ricambiare con più foga.