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Autore: Larrys_bravery    22/12/2013    0 recensioni
Hey there Delilah
I've got so much left to say
If every simple song I wrote to you
Would take your breath away
I'd write it all
Even more in love with me you'd fall
We'd have it all
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hey there Delilah
 
 
 
Sento un fischio farsi sempre più acuto, più fastidioso, trapanarmi il cervello.
Mi rigiro per l’ultima volta la lettera tra le dita tremanti, sporche di inchiostro per il troppo tempo passato sui libri, a scribacchiare appunti su pagine sgualcite, prima di posarla delicatamente sul tavolo e avvicinarmi ai fornelli, prendendo il bollitore, facendo attenzione a non scottarmi, e versandone il contenuto in una tazza, che subito comincia a fumare.
Dopo aver prelevato una bustina del mio tè preferito mi avvicino al davanzale, quello sul quale sono solita rannicchiarmi durante i pomeriggi d’inverno, da quando lui se n’è andato. Mi siedo e osservo; analizzo la città ai miei piedi, le coppie che passeggiano serene per le strade e i lavoratori costretti a correre per non perdere la corriera, e mi sento un po’ meno sola. I miei occhi ricadono nuovamente su quella carta ruvida che ho tenuto per tanto tempo stretta tra le mani, che ho portato al petto con movimenti delicati, per non sgualcirla, ma per tentare comunque di sentirlo più vicino. Ho cercato il suo odore su quella busta, mi è sembrato di sentire il suo tocco sulla mia pelle, solo sfiorando quell’inchiostro nero, e ho aperto gli occhi, nella vana speranza di trovarmelo davanti. Niente, non ci sono due braccia forti a stringermi a sé, ad asciugare quelle lacrime che, prepotenti, minacciano di lasciare i miei occhi, ma che ricaccio dentro con riluttanza, tentando di reprimere anche i singhiozzi che lottano per scuotermi il petto.
Osservo per l’ultima volta dalla mia finestra il mondo circostante, che non si è fermato come il battito del mio cuore, prendo l’ultimo sorso di tè ormai freddo per colpa delle gelide temperature invernali e punto i miei occhi sulla lettera. Lettera tanto agognata, che però non trovo il coraggio di leggere.
 
Mi ritrovo ad aprirla con mani tremanti, il respiro accelerato, l’agitazione impressa negli occhi e nelle membra. Rompo quella busta, perché la delicatezza ha ormai lasciato spazio solo alla necessità di sapere, di sentirlo, e spiego velocemente le pagine calcate dalla sua calligrafia così femminile davanti ai miei occhi, beandomi di quel dettaglio familiare.
 
Hey there Delilah
What's it like in New York City?
I'm a thousand miles away
But girl, tonight you look so pretty
Yes you do
Times Square can't shine as bright as you
I swear it's true
 
Le prime lacrime scorrono sulle mie guancie; sento la mia pelle bruciare lungo il loro tratto, e le asciugo solo dopo averle viste infrangersi sulle parole del mio amato, che diventano sempre più sfocate, ai miei occhi.
Abbiamo sempre sognato di vivere a New York, abbiamo sempre voluto realizzare i nostri sogni così poco realistici, tipici di due ragazzini innamorati, che aspirano ad un’esistenza ideale, insieme. Adesso New York è ancora parte della nostra vita, ma non fa da cornice a questa storia d’amore. E’ stata proprio lei, infatti, ad averci diviso, dopo aver proposto al mio futuro sposo la possibilità di realizzare il suo sogno, fuggendo via di qui. E chi sono io per impedirglielo? Anche se ci sono oceani a dividerci il nostro amore è ancora qui, luminoso come una candela la cui fiamma traballa ad ogni soffio di vento, affievolendo il suo bagliore, ma senza mai spegnersi del tutto.
Cosa dovrei risponderti, amore mio? Che la quotidianità senza te è un inferno? Che mi mancano le abitudini che avevamo costruito insieme, quella solidità che occupava le mie giornate, facendomi sentire di avere sempre un posto, un cuore, al quale appartenere? Non potrei, non potrei mai ferirti in questo modo, perché tu lo stai facendo anche per noi, in fondo, per costruire intorno a queste due anime così innamorate una famiglia.
 
Hey there Delilah
Don't you worry about the distance
I'm right there if you get lonely
Give this song another listen
Close your eyes
Listen to my voice, it's my disguise
I'm by your side
 
Se chiudo gli occhi riesco persino a sentirla la tua presenza, così ingombrante e tenue allo stesso tempo; reca con sé un’idea di stabilità e amore che mi dà il coraggio di andare avanti, di non mollare, di aspettarti, perché prima o poi torneremo insieme e sono certa sarà per sempre.
E per ora mi limito a seguire il tuo consiglio, a sentire la canzone che mi hai lasciato prima di partire. La sento ogni notte, sai, amore? Sì, perché ho paura di dimenticarmi la delicatezza della tua voce, i tuoi sussurri così soavi e carichi di significato, di sentimento. Ti ascolto ogni singolo giorno, ed è come se fossi ad un passo dal mio cuore, che non hai mai abbandonato, nonostante il tempo che trascorre imperterrito, senza badare a noi che tentiamo di resistere, di aggrapparci l’uno all’altra, nonostante la distanza.
Ricordo la tua voce e allungo la mano, come per tracciare il contorno della tua guancia sormontata da un filo di barba pungente, desiderando soffermarmi sul tuo labbro inferiore, per poi scendere più in basso e seguire i tratti delicati e al contempo decisi della tua mandibola.
Poi apro gli occhi, ma tu non sei al mio fianco.
 
Hey there Delilah
I know times are getting hard
But just believe me, girl
Someday I'll pay the bills with this guitar
We'll have it good
We'll have the life we knew we would
My word is good
 
E continui a ripetermi che ce la faremo, che ce la farai. Che il tuo sogno basterà a nutrire il nostro amore, a pagare la nostra unione, a mantenere la nostra convivenza.
Se solo il mondo non fosse sordo, se riuscisse a cogliere nella tua voce la dolcezza che vi sento io, in questo momento saremmo insieme. Ma un futuro non si costruisce con i se e con i ma, e quindi continuo a leggere le tue parole impresse su di un pezzo di carta ormai privo di consistenza, potendoti osservare solo in foto, nutrendomi di un amore che non viene più alimentato giorno per giorno, ma che vive di ricordi, che però sono talmente forti da bastare; e basterebbero per sempre, se solo fosse necessario.
E mi prometti che ce la faremo, che supereremo gli inverni gelidi insieme, abbracciati sotto una coperta, con la solita tazza di tè tra le mani, questa volta però da dividere in due. E a questo punto sono sicura che non avremo più freddo, che la nostra anima si sentirà meno sola.
 
Hey there Delilah
I've got so much left to say
If every simple song I wrote to you
Would take your breath away
I'd write it all
Even more in love with me you'd fall
We'd have it all
 
Mi rigiro la lettera tra le mani, non comprendendo appieno le tue parole. Poi lo vedo, quel foglio giallastro, rovinato sui bordi e sgualcito dal tempo. Lo osservo da vicino e ne assaporo l’odore di vissuto, l’odore di famiglia, l’odore di te. Comincio a leggere quelle parole scribacchiate velocemente, come se avessi paura potessero sfuggirti di mente da un momento all’altro. Quei versi parlano di me, di te, di noi; e anche se fossero riuscite a fuggire dalla tua testa non avrebbero mai lasciato il tuo cuore, ricordalo sempre.
E sai perfettamente che mi innamoro ogni giorno un po’ più di te, delle tue creazioni, della tua pazzia, del tuo amore. Mi innamoro dell’idea di te, ogni giorno sempre di più, perché questo è tutto quello che posso fare, ora. Ma mi basta, mi basta perché ti aspetterei sempre, anche fra un milione di anni, anche senza le tue lettere e le tue canzoni; ti aspetterei perché le anime gemelle ritornano insieme, prima o poi, e noi siamo parte di esse. Siamo gabbiani che volano in coppia, attraversano cieli in tempesta planando sui mari, sfiorandosi le ali e amandosi in segreto, senza farsi scoprire da nessuno; sono sì costretti a separarsi, ad un certo punto, ma non dimenticano mai a chi appartengono.
 
A thousand miles seems pretty far
But they've got planes and trains and cars
I'd walk to you if I had no other way
Our friends would all make fun of us
and we'll just laugh along because we know
That none of them have felt this way
Delilah I can promise you
That by the time we get through
The world will never ever be the same
And you're to blame
 
E se qualcuno potesse conoscere i miei pensieri mentre leggo questa tua lettera non crederebbe mai al mio amore spropositato nei tuoi confronti. Ma loro non capiscono, no. Loro riderebbero di noi, e noi ci faremmo ancora più forza, capendo che quello che abbiamo è troppo intimo e speciale per essere percepito da estranei; perché quello che abbiamo va vissuto, non conosciuto.
Io ti credo quando mi dici che faresti di tutto pur di raggiungermi; ti credo quando ripeti che andresti in capo al mondo per vedermi; ti credo, ti credo sempre, e non posso farne a meno, perché è quello che farei anche io, e questo mi basta.
 
Hey there Delilah
You be good and don't you miss me
Two more years and you'll be done with school
And I'll be making history like I do
You'll know it's all because of you
We can do whatever we want to
Hey there Delilah here's to you
This ones for you
 
Due anni, due anni e saremo finalmente insieme, amore mio. Due soli anni e terminerò i miei studi, volerò da te, e realizzeremo tutti i nostri sogni. Non posso promettere che non sentirò la tua mancanza in questo tempo infinito, ma tu non lo saprai, non lo saprai mai, questo posso giurartelo.
E faremo la storia. Sì, faremo la storia, e non mi importa per che cosa, perché noi il nostro obiettivo l’avremo già raggiunto, e tutto il resto sarà la cornice perfetta ad un quadro che aspetta ancora di essere dipinto, curato nei dettagli ed esposto, per essere ammirato da tutti.
Noi faremo quello che vorremo, noi saremo quello che vorremo essere, perché non c’è forza più potente dell’amore, e noi, di questo sentimento, ne abbiamo in abbondanza.
 
 
 
Ripiego la lettera, ormai usurata dagli anni trascorsi. La ripongo con cura in quella carta strappata con foga da una ragazzina impaziente e la posiziono in mezzo alle altre, all’interno di un cassetto che apro solo una volta all’anno. Mi reco in cucina e prendo sempre lo stesso bollitore, lo pongo sui fornelli e aspetto che quel fischio familiare mi riporti indietro nel tempo.
E dopo avere versato l’acqua bollente nella solita tazza osservo il mio riflesso vibrante, imperfetto e così cambiato nel corso del tempo. Mani tremanti, questa volta per gli anni trascorsi; capelli bianchi, rughe su tutto il viso e occhi dolci, sempre carichi dello stesso tipo d’amore; recano ancora in sé quel desiderio di rivedere la propria metà, che non hanno più avuto modo di incontrare, che hanno aspettato per tutta una vita, e che continuano ad attendere senza mai stancarsi, perché sanno che prima o poi verrà anche per loro l’ora di amarsi.





Spazio meee C:

Ciao ragazze! Sono tornata con un'altra song-fic! 
Lo so, lo so, adesso mi volete ammazzare per il finale e lo capisco, ma soffermatevi sulla tenerezza di tutta la storia, dai :)
Un bacione enorme, spero leggiate e mi facciate sapere cosa ne pensate con una piiicola recensione! Byeee
  
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