sono poggiati con decisione

sul classico tavolo rotondo in noce scuro laccato.

"Devo assolutamente pubblicare qualcosa su di noi,

questione di vita o di morte."

Dissi convinta sedendomi davanti a lui.

Gordon osservava interessato il mio comportamento,

e portando la destra al mento disse stando al gioco:

"Voglio assolutamente la tua vita, 

quindi cercherò di aiutarti a partorire questo

tuo ennesimo lavoro, anche se in men che non si dica

l'avrai già terminato in un baleno." 

Concluse facendo le spallucce per poi terminare 

il suo caffè.

Giocherellavo con la penna.

"Devo darti solo ragione Gordon."

Scrissi qualcosuccia sul primo e vergine foglio di quaderno..

"Se ci faresti una Drabble?

Non ne hai ancora scritta una su di noi,

e già mi immagino che verrebbe super,

ma anche una Flashfic come hai fatto 

con le altre sarebbe carino, 

così ci sarebbe il non c'è due senza tre."

Alzai la testa dal foglio e con essa la stilografica.

"Per la Drabble ci avevo già pensato,

ma visto alcune fedeli lettrici con tanto di 

un'inaspettata Lara in "Gioia di convenienza"
che hanno apprezzato le nostre storie, 

e richiedendo lunghezza per quanto riguarda

le prime, mi pare giusto optare per il triplo delle parole

rispetto alla Drabble, dato che "La notte è facile"

è costituita da duecento parole, la prossima dovrà

averne come minimo trecento; 

non ti pare aiuto convenevole al contrario?"

Conclusi sorridendo afferrandogli  il mento facendo leggermente
voltare la testa a destra e a sinistra  mentre lui sorridente,
continuava a fissarmi negli occhi tenendo le sopracciglia alzate.

"Non posso che darti ragione giusta ragionatrice...

e questo aiuto convenevole al contrario mi è troppo simpatico."

Rispose sorridendomi affettuosamente accarezzando la ciocca 

di capelli che mi scendeva lì sul lato del cuore.

Gli sorrisi guardandolo con occhi innamorati.

"E tu sei e sarai per sempre il mio 

aiuto convenevole versione originale."

Aggiunse poggiando la destra sulla mia, 

che all'anulare porta il segno d'oro della nostra unione matrimoniale.

Gordon mi fissava con dolcezza, poi sospirò e accarezzandosi il mento.disse:  

"Comunque il tuo ragionamento è più che logico a riguardo."

"E per la prossima dovrà esserci un qualcosa di assai 

diverso dalle altre nostre storie."

Continuai guardandolo negli occhi mentre lui mi fissava in modo preso.

 "Rating verde quindi."

Disse per poi sfoggiare un complice sorriso.

"Il biondone continua a scherzare."

Feci scompigliandogli i capelli per poi scrivere ancora sul quaderno.

 "A questo punto la storia l'abbiamo già fatta."

Dissi poco dopo toccando il mento e vagando con lo sguardo

mentre Gordon incrocia le braccia guardandomi tenendo le sopracciglia alzate.

"Appena fatta nascere."

Aggiunsi sorridendo complice per poi mettermi a scrivere qualcos'altro.

Gordon osserva pensieroso il mio scrivere.

Poco dopo rialzai la testa guardando in volto il mio uomo, e i nostri sguardi si incontrarono.

"L' abbiamo già fatta?"

Mi chiese alzando le sopracciglia.

"Certo che si."

Risposi convinta.

Ci fissammo negli occhi per alcuni secondi  riflettendo in silenzio.

Gordon pensava se quello che avevo risolto era lo stesso che aveva pensato in precedenza.
Ovvero, che il caso storia già fatta avrebbe a che fare con i nostri discorsi, ed io pensavo se lui avesse davvero capito che la storia che pubblicherò saranno proprio i nostri discorsi!

Poco dopo sorridemmo entrambi.

Ci avevamo capiti anche questa volta senza bisogno di chiarire le cose. 

"È sempre più facile a farsi che a dirsi con te Maria, l'avevo detto io che avresti risolto la situazione in un millesimo di secondo."

"Anche tu hai fatto la tua parte maritone mio."

Queste furono le parole che ci scambiammo mentre ci alzavamo dalle nostre sedie,

così, vestiti a festa; lui in completo classico blu scuro ed io un vestito bianco al ginocchio.

Ci avviammo verso la camera dedicata alla scrittura.

Una volta seduti come spesso accade, ovvero, Gordon che batte al pc mentre io detto.

 "Stavolta ci è nata una One-shot, e abbiamo giusto il tempo per stare qui fino alle ventitrè, per poi uscire per la cena con i colleghi di cucine da incubo...eh si, pubblichiamo e poi usciamo."

Al mio dire Gordon mi fissava in silenzio sorridendomi affettuosamente.

"E ci hai fatto pure la rima."

Detto questo si accostò e mi abbracciò.

"Sei un portento tesoro, sono fiero di te."

Concluse baciando le mie labbra.