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Autore: gothic_ombra    22/12/2013    1 recensioni
Ho voluto provare anch'io a scrivere una OS DxG a tema natalizio, ma come sapete sono ancora piuttosto principiante ed è ancora una delle mie prima storie, quindi potrbbe non essere il massimo.
Sono tre anni che Duncan e Gwen hanno rotto per non far star male Courtney e Trent, e Duncan è cambiato completamente, è diventato molto più ribelle di quanto già non fosse e anche molto più insensibile.
La sua anima è oramai di ghiaccio.
Odia il Natale, odia l'aria festosa, odia tutto.
O almeno così crede.
Spero che a qualcuno possa piacere e ne approfitto per augurare a tutto buone feste! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Una figura un po’ trasandata si trascina a fatica per le vie illuminate e festanti.
Si direbbe un ragazzo vicino ai 25 anni d’età. Ma nessun ragazzo di quell’età può avere un aria così infelice e sciupata, tanto meno la vigilia di Natale.
Tutto intorno a lui la gente si muove freneticamente correndo e scivolando sui lastroni di ghiaccio che ormai da giorni ricoprono le strade.
Chi per scaldarsi, chi alla ricerca di un regalo dell’ultimo minuto, chi per non tardare all’appuntamento con la fidanzata, la gente si affretta in tutte le direzioni, canticchiando o fischiettando di tanto in tanto qualche allegro motivetto.
Ma nemmeno lo nota.

 Il ragazzo cammina lentamente con aria arcigna e gobba, senza degnare di uno sguardo i numerosi alberi di Natale e le decorazioni che circondano le vetrine e i negozi dell’affollata via, e gettando di tanto in tanto un’occhiata velenosa e furente agli allegri passanti.

 Lui detesta il Natale.
Certo, le cose non sono sempre andate così.
Ha iniziato ad odiarlo esattamente tre anni fa, in quella fottutissima vigilia iniziata nel migliore dei modi e trasformatasi irrimediabilmente in un terribile incubo.

 Si era alzato di buon ora per andare a ritirare l’anello che aveva prenotato qualche giorno prima in una delle più costose e rinomate gioiellerie della città.
Aveva tagliato molte spese nei mesi precedenti per poterselo permettere, ma non era minimamente pentito, era assolutamente certo di amare quella donna e di voler passare il resto della sua vita con lei, anche se erano ancora molto giovani.
Aveva programmato tutto, l’avrebbe portata al cinema a vedere un horror a tema natalizio, poi sarebbero andati da lei e avrebbero passato una notte indimenticabile insieme e , al mattino,  quale regalo  migliore poteva offrirle se non  un anello  di  fidanzamento?
Ma non tutto era andato come aveva previsto, la sera durante l'intervallo del film la sua bella aveva detto di dovergli parlare, ma poi non ci era riuscita ed era corsa in bagno scoppiando in lacrime.
Al ritorno aveva giustificato il proprio comportamento dicendo di essere commossa dalle tante premure e dal tanto amore che sempre le regalava. Il ragazzo, pur leggermente dubbioso, le aveva creduto e il tutto si era concluso con un caldo abbraccio e un tenero bacio.
Il mattino successivo, proprio quando stava per farle la fatidica domanda, lei aveva rovinato tutto con una sola frase.

Flashback

"Buon giorno amore! E buon Natale!"
"Ehm si ciao Duncan... buon Natale anche  a te. Senti, ascoltami un momento. Lo so che  forse non è il momento migliore per dirtelo ma  ho pensato molto ad una cosa. Non voglio più che  Trent e Court  soffrano a causa nostra."
"Si ma noi non possiamo fare nient.. oddio che intendi dire? NO! Non puoi star facendo quel che penso!"
"Si Duncan, loro  ci amano e stanno soffrendo per noi. Stanotte è stata la migliore della mia vita, ma anche la nostra ultima notte insieme. Dobbiamo tornare da loro; in questo modo  Trent e Court saranno  finalmente di nuovo felici e noi..."
"E  NOI CHE?  RINUNCIAMO ALLA NOSTRA FELICITA' PER  QUEI DUE? GWEN IO AMO SOLO TE!  NON  TORNERO' MAI CON QUELLA PAZZA PERFETTINA ISTERICA! "
"E invece lo  farai. Se non per lei, almeno per me."
"Ma...."
"No Duncan, niente ma.  Anche loro meritano di essere felici. Noi ci adatteremo  e cercheremo di dimenticarci a vicenda."
"Ma..."
"Basta Duncan, mi dispiace davvero tanto. Ma sai anche tu che è la cosa migliore che potessimo fare per  essere in pace con il mondo e per non farci mangiare dai sensi di colpa."

Dopodichè lo aveva accompagnato all'uscita e con un sorriso triste gli aveva lasciato un leggero bacio a fior di labbra.
Per qualche mese aveva  fatto quel che Gwen gli aveva chiesto e si era rivelato un ottimo compagno anche per Courtney, ma poi, com'era prevedibile, non era riuscito a continuare una storia con una donna che sapeva di non amare e, forse come un codardo, l'aveva lasciata via sms scappando dalla città e senza più farsi vedere.

Da quel giorno si è trovato un piccolo appartamento a Ottawa e, avendo mollato il lavoro che aveva a Toronto si  guadagna i pochi soldi per l'affitto rubando e spacciando coca.
E' sempre stato un ragazzo un po' ribelle, fin da adolescente, ma in questi tre anni tutto in lui è degenerato.
Un tempo per esempio, era molto più disponibile e generoso, e quando vedeva qualcuno in difficoltà era sempre disposto ad aiutare. Ora invece ride addirittura delle disgrazie altrui.
Inoltre prende a calci i gatti, annega gli uccellini al parco, distrugge le altalene dei bambini, imbratta tutti  i muri di insulti.

Gwen non gli ha spezzato l'anima.
Gliel'ha resa di ghiaccio.
Ora è una persona completamente insensibile, nemmeno più in grado di amare.
O almeno così crede di essere.

Giunto davanti al proprio palazzo si blocca di colpo,notando qualcosa di diverso.
Una persona diversa.
Sulla sedia dove di solito si mette a spettegolare la portninaia c'è una ragazza della sua età.
Non una ragazza qualsiasi, una delle tante ragazze spensierateche in quei giorni affollavano i centri commerciali per comprare decine di regali ad amici e parenti.
No. E' una ragazza infelice come lui.
O almeno questo dice il suo sguardo.
Oh quanto gli era mancato quello sguardo, quelle magnifiche pozze scure in cui tante volte si era specchiato, è mai possibile che ora lei sia davvero qui davanti a casa sua?

Non osa parlare, ha paura di rovinare tutto, di svegliarsi da questo sogno.

"Duncan..." Dice però la ragazza. Lui strabuzza gli occhi, non può credere di avere davvero davanti la donna che tempo fa gli ha rubato il cuore.
"Gwen?? Sei proprio tu?"
"Si, sono io."
"Che cosa ci fai qui? Sei venuta a trovarmi col caro amato tuo ragazzo? Ah no, vedo che sei sola. Allora sarai venuta a rinfacciarmi di aver fatto soffrire "la povera Court", non è così?"
Una lacrima attraversa il bel viso di Gwen, ma continua a sostenere lo sguardo del ragazzo.
"No Duncan, ascoltami."
"Beh sbrigati che ho da fare."
"No, ascoltami, ti prego! Sono stata una stupida, per non dire una cogliona, a pensare di poterti dimenticare e di potermi innamorare di Trent, e ancor più stupida a pensare che tu potessi fare lo stesso con Courtney sapendo quanto ti trattava male e comandava a bacchetta."
"Non ho tempo per sentire quanto sei stata cogliona tre anni fa, lo so anche da solo. Quindi, se vuoi scusarmi io me ne vado a casa."
"Se non vuoi ascoltarmi io vengo su con te."
"Eh? E al tuo ragazzo che hai intenzione di dire? Senti se vuoi ti pago un taxi che ti porti alla stazione così te ne torni a casa a passare il Natale con lui e con la tua famiglia."
"Lui non fa parte della mia famiglia. Non ne ha mai fatto parte davvero, esattamente come Court non ha mai fatto parte della tua."
"Belle parole, davvero! Ma non credere che ti servano a qualcosa! Come puoi pensare che bastino dopo tre anni che nemmeno ti fai sentire?"
"Eri sparito. Finchè sei rimasto con Court uscivamo spesso in quattro e ci vedevamo regolarmente; poi, di colpo, sei scappato e nessuno di noi ha più avuto tue notizie."
"Ma non ne potevo più di vivere con quella pazza, di vederti quasi ogni giorno senza mai poterti nemmeno abbracciare, era troppo per me."

Adesso hanno entrambi il volto rigato da lacrime silenzione.

"Lo so, hai ragione, infatti non te ne faccio una colpa. Sei stato comunque più coraggioso di me. Io sono rimasta vicino a Trent e a Cuort, dando al primo l'amore che avrei dovuto dare a te e alla seconda affetto e consolazioni che, dopo il trattamento che ti ha riservato, nemmeno meritava. Col passare del tempo, però, persino loro si sono resi conto di quanto io stessi male in quella situazione e si sono messi in gran segreto sulle tue tracce.
Stamattina Trent mi ha detto di aprire in anticipo il suo regalo di Natale. La cosa mi ha sorpreso non poco, ma dopo averlo aperto ho capito tutto: era una piccola scatola contenente il tuo attuale indirizzo.
A quel punto gli ho gettato le braccia al collo per ringraziarlo e sono corsa alla stazione per raggiungerti il prima possibile."

Sentendo il breve racconto della ragazza Duncan è ammutolito così dopo un attimo Gwen parla di nuovo.

"Duncan, lo so, quel che ho fatto è imperdonabile, ho messo da parte il nostro amore per cercare di costruire una finta felicità attorno a loro, senza capire che così avrei solo peggiorato le cose e  saremmo stati male in quattro ma..."

Non ha tempo di finire la frase che il ragazzo le tappa la bocca con un bacio.
Quando di stacca il ragazzo le sorride, forse è il primo vero sorriso che riesce a mostrare da quando la ragazza lo ha lasciato.

"Gwen... Non so come, ma sei riuscita ha sciogliere il ghiaccio che intrappolava la mia anima, ora sono di nuovo in grado di amare."
"Quindi... mi hai perdonata? Davvero?" Gwen è incredula.
"Sì amore, sei perdonata, a patto che tu non faccia mai più una cosa del genere."
"Te lo prometto." Detto questo si avvicina al suo viso per dargli un altro bacio, ma si allontana poi di colpo.

"Duncan... ehm... è ancora valida la domanda che volevi farmi tre anni fa prima che io facessi la più grande cazzata della mia vita?"
"Cos... come lo sai?"
"Beh, nella fretta di uscire hai lasciato l'anello sul mio divano. Non hai idea di quanto abbia pianto quando l'ho visto. Ma non l'ho mai buttato, ne tantomeno perso. Lo porto sempre con me in borsa, ancora chiuso nel cofanetto dov'era  quel giorno."

"Oh... beh se è così... ce l'hai anche in questo momento?"
"Certo, ma perchè?"
"Tira fuori il cofanetto."
"Ehm... ok."

Gwen, piuttosto perplessa, passa il cofanetto a Duncan, che si inginocchia davanti a lei aprendolo.

"Gwendolyn Emily Smith, mi vuoi sposare?"
"Oddio... SI! Lo volevo tre anni fa, ma non avevo la testa a posto, ma ora sono assolutamente sicura di voler passare tutta la mia vita con te."

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Ciao!

Spero che questo tentativo di storia 
natalizia mi sia riuscito abbastanza decentemente.

Spero che qualcuno abbia voglia di leggerla e di
lasciarmi qualche commento tramite recensione.

PS Ho cambiato e (spero) migliorato un po' la presentazione, se a qualcuno interessasse.
PPS Se vi va andate a dare un' occhiatina anche alle altre tre mie One Shot.

  
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