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Autore: BabyzQueeny    17/05/2008    3 recensioni
In quel momento, appena lei ripose la sua chitarra nella custodia i cancelli inaspettatamente si aprirono perchè forse uno o due o tre o quattro orecchie in più di quelle duemila ragazze l'avevano sentita, e non avevano aspettato oltre perchè a tutti costi volevano iniziare, a tutti i costi dovevano suonare per un motivo non precisato, volevano farlo e basta e penso si sia capito chi l'avesse fatto...O no?......storia di una piccola Stella che brilla sempre di più!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo
Prima di leggere voglio solo annunciarvi, come ho detto nell'altra mia storia che io non sono una fan dei TH ma comunque non li trovo antipatici o roba simile, anzi! Ho letto così tante fanfiction su di loro che ammiro i personaggi che sono e mi ispirano molto. Prima di iniziare volevo solo dirvi se vi va di tenere la canzone by your side dei TH a portata di play, così forse si capisce qualcosa in più.Ora se vi va dò il via alla vostra lettura, spero che vi piaccia =D

Ora era lì, che aspettava, dopo ore e ore di fila, che quei maledettissimi cancelli si aprissero, per dare così il benvenuto a spintoni, pugni, e botte, tutto per accaparrarsi il primo posto nella fila, per vedere a pochi metri di distanza il proprio gruppo preferito, per poter sognare anche solo per un secondo che il sorriso del front-man o di chiunque altro della band fosse rivolto proprio a se stessa. Stella, come ogni altra fan non vedeva l'ora ma lei non era tipo, non lo sapeva fare, era troppo buona, e preferiva essere in ultima fila ma con la coscienza pulita e non in prima dopo aver fatto male a qualcuno. Era lì davanti a tutte che aspettava, li voleva vedere ma mancava ancora un' ora prima dell'apertura dei cancelli, troppo per lei che era sola. Unica sua compagnia era la chitarra che aveva dietro le spalle. Sapeva che era da pazzi portarsi la chitarra ad un concerto, una cosa che nessuno avrebbe fatto apparte lei, ma era l'unico modo di tenerla al sicuro, come diceva lei. L'amava quasi quanto suo fratello, quasi quanto il suo gruppo preferito. Non poteva farne a meno. L'unico luogo dove non la portava era la scuola, anche se qualche volta lo aveva fatto. Si divertiva ad eseguire le canzoni della sua band riproducendo ogni accordo, ogni nota così che lei le poteva cantare, perchè quel gruppo era la sua passione, mille poster in camera, mille foto sul computer. Le chiudeva gli occhi e riusciva ad immaginare con la sua mente ogni istante e ogni movimento che il cantante faceva mentre cantava, le mani del chitarrista, del bassista che pizzicavano quelle piccole corde, e le braccia del batterista muoversi. Le piaceva in fin dei conti e per lei quel gruppo era una droga, non ne preferiva uno, non amava, come dicono alcuno fan, nessuno di loro, le piacevano, li adorava tutti e questo le bastava. Molte volte veniva presa in giro da alcuni compagni stupidi ma lei non rispondeva, non ci faceva caso, perchè non amava arrabbiarsi, perchè più buono e morbido di lei c'era solo una mollica di pane imbevuta nel latte.
Ora però era lì e si annoiava, non sapeva cosa fare, ma forse, si c'era una cosa che poteva fare, poteva sembrare un pò pazza o egocentrica, ma lei non era niente di tutto questo. Si sedette per terra, con la chitarra ormai fuori dalla custodia sulla gambe, il piccolo amplificatore portatile in tasca ( so che è stano me ne ho sentito parlare molto e quindi credo esista) e un sorriso a mille denti sul volto. Le ragazze la guardavano come se avessero tutte sulla testa un punto interrogativo ma lei non ci faceva caso, doveva combattere la noia in modo o in un altro no?
(Da ora ragazze clikkate play se volete)
Piano piano e pizzicando la chitarra incominciò con grazia e maestria a intonare la canzone che più amava, che preferiva, che adorava: By your side dei Tokio Hotel.

No one knows how you feel
No one there you'd like to see
The day was dark and full of pain

( le ragazze si girarono incuriosite, altre incominciarono a cantare con lei...)

You write "help"
With your own blood
'Cause hope is all you've got
You open up your eyes
But nothing's changed

( ...piano piano si unirono altre...)

I don't want to cause you trouble
Don't want to stay too long

(... e altre ancora...)

I just came here to say to you

(...e come lette nel pensiero insieme...)

Turn around
I am here
If you want it's me you'll see
Doesn't count
Far or near
I can hold you
When you reach for me

(... si diedero la mano e le alzarono agitando piano a ritmo...)

Your life is meaningless
Your diary full of trash
It's so hard to get along
With empty hands

( ...Stella suonava e cantava quasi incredula...)

You're looking for the rainbow
But it died not long ago
It tried to shine just for you
Until the end

I don't want to cause you trouble
Don't want to stay too long
I just came here to say to you
I'm by your side
Just for a little while

(... tutte poi con un grido dolce...)

Turn around
I am here
If you want it's me you'll see
Doesn't count
Far or near
I can hold you
When you reach for me

( ognuna sapeva a memoria tutto)

If the world makes you confused
And your senses you seem to lose
If the storm doesn't wanna diffuse
And you just don't know what to do
Look around
I am here

Doesn't count
Far or near

( ...tutte ma davvero tutte!)

I'm by your side
Just for a little while

Turn around
Turn around
I am here
Turn around

Doesn't count
Far or near
Turn around
If you want it's me you'll see
Turn around

I can hold you when you reach for me
Turn around
I am here
Doesn't count
Far or near

I'm by your side
Just for a little while
We'll make it if we try

Lei più che mai era stupefatta, insomma non se lo aspettava, era del tutto una sorpresa enorme vedere che tutte avevano cantato con lei quella bellissima canzone, le faceva piacere perchè nessuna l'aveva criticata o mandata a cagare, era stata appoggiata da circa due/tremila ragazze, tutte fan degli stessi idoli.
In quel momento, appena lei ripose la sua chitarra nella custodia i cancelli inaspettatamente si aprirono perchè forse uno o due o tre o quattro orecchie in più di quelle duemila ragazze l'avevano sentita, e non avevano aspettato oltre perchè a tutti costi volevano iniziare, a tutti i costi dovevano suonare per un motivo non precisato, volevano farlo e basta e penso si sia capito chi l'avesse fatto...O no?
I cancelli furono aperti da un uomo brutto grande e robusto che aveva tutta l'aria di essere il più grande scazzato del mondo per un motivo anch'esso inprecisato. Non fu come il solito, nessuno spintone, niente scazzottamenti, niente schiaffi o unghiate o cose simili, tutte si fermarono, si spstarono lateralmente lasciando un piccolo tunnel libero, tunnel occupato solo da due piedi molto incerti sul dafarsi, i piedi di Stella. Si era fermata a riporre la chitarra nella custodia e aveva perso il posto in prima fila, posto che le fu restituito. C'era solo il silenzio a fare compagnia al passo di Stella e delle parole da lei sussurate: Sicura, ma io...non vorrei, insomma....
Ma nessuna ci faceva caso, tutte erano immobili aspettando che la prima a varcare il cancello fosse proprio Stella e così fu.
Non ci poteva credere era in prima fila, in pieno centro davanti al palco aspettando che i Tokio Hotel uscissero e incominciassero a suonare, solo per le loro fan, solo per vederle felici una volta tanto, in quelle piccole e brevissime ore. Fumo bianco, ombra di Tom, Georg e Gustav in lontanaza e passi inconfondibili, quelli di un ragazzo bellissimo e dolcissimo, quale Bill Kaulitz.
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Spero davvero che come inizio vi sia piaciuto, vabbè se siete arrivati fin qui non credo che sia poi così terribile, o sbaglio? No perchè se è così stoppo tutto. questa al contrario dell'altra storia è un pò più dolce, so che l'altra non l'ho finita ma non ho resistito, per caso (perchè ripeto io non sono una fan dei TH) ho sentito questa canzone e mi sono inaspettatamente immaginata questa scena. la scena di duemila ragazze tutte in cerchio attorno ad una sola mentre cantavano. Non so se vale la pena continuare ditemelo voi, aspetto con pazienza recensioni, kissotti Regina =D
  
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