Amore, solo così potrei appellarti per farti rivivere in me ancora un istante.
Amore, io non in altro modo spiegherei la tua ingombrante perfezione.
Perché è Amore che può vestirsi di tale bellezza,
lui soltanto può annegarti dolcemente in fantasia impercettibile.
Amore, amami per questa notte ancora,
amami in sogno,
sussurrami sui pensieri,
baciami con malinconia,
stringimi tra le lacrime,
sfiorami nei ricordi.
Amore mio, mio non sei, fammi tua, più tua che nei miei desideri bramosi di te,
esisti con me e me soltanto.
Perché, dolce Amore, mi meraviglia la tua essenza così assente,
vive, delicatamente sulla tua immagine d’inebriante profumo.
Un po’ per gioco, m’immergo in te,
Amore, quel gioco straziante che conduci, senza regola alcuna, con il mio cuore tra le mani.
Ah, le tue mani, amore mio, mi sono rimaste sulla pelle.
E mio non sei.