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Autore: Lawrence of DW    23/12/2013    0 recensioni
Storia dell'attesa di un autobus.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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90

Storia dell'attesa di un autobus.
 
Chiara sta a corre pe' pija il bus quanno a 'na certa s'accorge che sta a sbajà, sta a corre pe' njente. Nun è il 90 che sta ad arrivà ma è l'84.
'Nsomma se la po' pija co' carma. Quinni arriva, se ferma e aspetta.
Aspetta cinque minuti... sette minuti... dieci minuti... che serio me sa che nun sta ad arrivà.
Che fare?
Perchè lo smartphon non lo po' usà che la batteria jè morta una'ora fa pe' corpa de quer cojone de Gianluca,
 'tacci sua e der candy crush der cazzo!
E che si fa?
Si aspetta come li comuni mortali?
Non sia mai!
Ma vedi 'n po' che alla fermata c'è un giovane gajardo che pure lui c'ha lo smartphon.
Chiedeje se sa se il bus passa oppure no mica po' esse un crimine! E quinni Chiara va e chiede:
" Mi scusi, Messere, se in codesta sera in cui non ci è dato di rimirar le stelle la interrogo con incerta favella. Ma vede l'ora è tarda e lo strumento co' lo quale controllo lo muoversi de li mezzi, per un infortutito disguido, ha cessato di fare lo suo mestiere. Saprebbe dunque se lo 90 intende passare intra pochi minuti?"
Il giovane gajardo, che già da 'n bel po' se stava a spizzà Chiara non ce pensa du vorte prima de risponne:
"Madonna, in questa sera d'inverno mi permetta di soddisfare alla vostra quaestio. Io stesso intendevo prendere lo 90 per giumgere alla quiete della mia dimora, per lo cui ho controllato già più volte lo strumento che favella del passar de li autobus e indi gnosco che lo 90 è previsto passare in cinque minuti."
Chiara, che mentre quello parlava s'era fatta 'na bella pensata, nun perde n'attimo pe' chiede:
"Ordunque Messere mi permetta di demandare e dunque di udire novelle che agogno guidate da lo vostro fiato fin al mio cuore. In quale sito dimora un tal prode Messere?"
"Madonna, a li umani è dato di sperare sanza comprender li intrecci de lo destino, mi permetta quindi di soddisfare la vostra questio. Io abito in quel loco in cui il fantasma dei militi, immortalati nel bronzo, vegliano su le genti co' lo sguardo fiero e l'arma ne la mano. Se lo destino ha dunque care le nostre sorti può darsi che la vostra via divendi una con la mia?"
Avoja che er destino ch'aveva messo le manacce sue.
"Il mio cuore, Messere, non può che riempirsi di guadio nell'udir tale lieta novella. Il loco della vostra dimora è lo stesso de la mia."
"Vorrebbe orsù Madonna intrattenersi meco cum ludiche disquisizioni?"
E 'ntanto che i due pischelli se stanno a fa le gentilezze arriva, finarmente, er 90.
E quelli sargono, ma mica ce stanno tanto a fa' caso, se spizzano l'uno li occhi dell'artro (manco ar posto de le pupille ch'avessero diamanti).
Nun stamo a dì come je va a finì che me pare chiaro, che ve devo dì de più?
Sti due nun se lasceranno proprio più.

Fine.
  
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