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Autore: mentifolli    23/12/2013    0 recensioni
Pagina bianca. Strane dinamiche. Coincidenze che ci uccidono. Il tempo ad esempio. Il tempo è tiranno o è soltanto fondamentale?
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Pagina bianca. Strane dinamiche. Coincidenze che ci uccidono. Il tempo ad esempio. Il tempo è tiranno o è soltanto fondamentale? Tante parole, tante parole per cosa? I pensieri, il sovraccarico di pensieri che tormenta le nostre giornate, le mie sicuramente. Dinamiche sociali oggettive o singolari? Giornate strane, che sembrano non avere un senso, ma che lo acquisiscono  con il lento passare del tempo. Ecco, il tempo. Le ore, i minuti, i momenti. Pensieri disconnessi. È tutto così fittizio e surreale. Le cose che ci fanno stare bene sono reali oppure sono delle idee che ci siamo fatti? Fondamentalmente sono delle idee che qualcuno ci ha imposto. E secondo me è tutta colpa del tempo. Se il tempo non scorresse così in fretta magari vivremmo in un altro modo. Dinamica interessante, non indifferente.  Tutto ciò che facciamo è legato al tempo, ogni cosa. Odio la conformazione della società e amo l’originalità. È sicuramente un discorso inutile, ma che tormenta milioni di persone. Ovviamente le persone che pensano, o forse che pensano troppo, chissà. La massa. È sempre legata a qualcosa. Grassa, muscolare, popolare, reale. Tutto ciò e strano, eppure così banale allo stesso tempo. Tempo, tempo, tempo. La stupidità o l’intelligenza? Trarre ispirazione o imitare? La bellezza salverà il mondo. Interiore, esteriore, l’arte, la musica, la letteratura, la cultura. Siamo destinati a poche persone o semplicemente alla massa? La stessa massa che ci strumentalizza da secoli e secoli. Basti pensare alle correnti artistiche, letterarie, musicali. Quando qualcosa è bello? Soggettività o oggettività? Domande o risposte? Troppe domande e poche risposte. Ma è perché non sappiamo rispondere, non vogliamo rispondere, oppure perché ciò che ci impongono è di non fare domande? Praticamente questa è una società basata sull’idea di Hobbes, homo homini lupus, il leviatano. E invece il bene comune di Aristotele tra i suoi adorati polites? Apparire. Oramai è l’unica cosa che conta, che tutti reputano importante. Invece è realmente fittizia. Completamente. Cuori assassini, generazioni intere ingannate per sempre. Sangue freddo, radiazioni e senza cuore. La società insegna questo. La menzogna. Arrendersi, vendicarsi o reagire? Reagire. Ma reagire come? Perché? In che modo? Non c’è più tempo neanche per questo. I ragazzi stanno bene, si, è vero, perché non sono abituati a pensare. Rivoluzioni? Ma quali? Ci si sente ribelli, ribelli dentro, contro il sistema. Sistema malato che travolge. La realtà è un’altra. La realtà è che manca la voglia di informarsi. Non mancano i mezzi, è l’impegno. Però ci si lamenta facilmente, per il semplice motivo che è la cosa più facile da fare. La musica, l’amore, la follia, i principi forti e saldi, il lasciarsi andare, la curiosità. Aspetti persi. Anzi… persi o mai esistiti? Turbamenti facili. Questa è una società senza palle, ecco che cos’è. Pedine di una scacchiera. Cercando canzoni di ispirazione. Ispirazione per cosa? Fa schifo, tutto fa schifo, tutto questo fa schifo. Forse sarebbe stato meglio se questa pagina fosse rimasta bianca. In fondo queste sono paranoie inutili. Però adesso sto bene, la mia giornata ha un senso ora. Non so spiegarmi il perché ma cercherò di scoprirlo nelle prossime ventiquattro ore. Silenzio. Solitudine. Bastarsi. Ballare. Sentire. Ascoltare. Amore. Odio. Vizi. Velleità. Euforismi. Apprezzare. Rilassarsi. Nevrosi. Bellezza. Gusti. Superstizioni. Giornate tipo. Credere. Pensare. Uccidere.

  
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