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Autore: zoey_gwen    23/12/2013    7 recensioni
Altra storia riguardante i due figli della coppia MikexZoey e sulla loro "ereditata" caratteristica ^_^
Contiene spoiler su un personaggio di TDAS.
Dalla storia:
"Quella domanda le era sorta così, all'improvviso, mentre stava cercando di rilassarsi sul divano del salotto, e sembrava che non volesse proprio togliersi di torno finchè non avesse ottenuto una risposta.
Il punto interrogativo che vagava per la sua mente con il chiaro intento di non farla riposare era questo: se i suoi due figli avevano ereditato le personalità del padre, dov'era finito Mal? E se c'era lui, anche Commando-Zoey sarebbe uscita allo scoperto?
Un urlo disperato seguito da una risata malvagia proveniente dal piano di sopra le fornì il responso che cercava."
Spero vi piaccia, anche se io non ne sono per niente convinta D:
Dedicata a Kirlia,Moony,giulialovely99 e Alecucciolo97 :D Vi adoro ragazzi!
Genere: Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Mike, Sorpresa, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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Quella domanda le era sorta così, all'improvviso, mentre stava cercando di rilassarsi sul divano del salotto, e sembrava che non volesse proprio togliersi di torno finchè non avesse ottenuto una risposta.
Il  punto interrogativo che vagava per la sua mente con il chiaro intento di non farla riposare era questo: se i suoi due figli avevano ereditato le personalità del padre, dov'era finito Mal? E se c'era lui, anche Commando-Zoey sarebbe uscita allo scoperto?
Un urlo disperato seguito da una risata malvagia proveniente dal piano di sopra le fornì il responso che cercava.

              ******************************

-Da.da,da! Zvetlana-Junior eccola qua!- canticchiò la ballerina russa, danzando per entrare dalla porta che aveva davanti a sè.
Si fermò al centro della stanza con una piroetta, per poi lasciare spazio alla vera Viola, che si sdraiò per terra, stremata dalle prove di danza di quel pomeriggio.
Diede uno sguardo alla cameretta, che era divisa in due parti: quella verniciata di celeste, in cui si trovavano le cose di Diamond, e quella lilla, destinata alla sorella.
All'inizio le era andato bene, ma ora si sentiva stretta: ne avrebbe desiderata una tutta per se, dove poter invitare le amiche e sentire la musica scatenandosi, senza che il fratello, pignolo e amante del silenzio più totale, avesse da ridire, anche se non avevano mai veramente litigato.
Era molto tempo che voleva parlargliene, ma non trovava mai l'occasione giusta, o forse era meglio dire che era lui quello troppo impegnato per ascoltarla.
Quel giorno, però, aveva finalmente deciso di agire, senza ripensamenti.
Quindi si alzò lentamente e si voltò verso il punto dove sapeva essere lui a quell'ora del pomeriggio, ovvero davanti al computer sulla sua scrivania.
Gli si avvicinò in punta di piedi per cercare di dargli il meno fastidio possibile e gli toccò leggermente una spalla.
-Ahhhhhhh! Vivì, mi hai spaventato!- urlò lui, quasi cadendo dalla sedia.
-Scusa Didì, ma volevo chiederti una cosa...- lo avvertì lei, cauta: sapeva quanto odiasse le sorprese.
L'espressione impaurita e allo stesso tempo divertita che per una volta era apparsa sul volto di Diamond sparì, lasciando posto ad un sorriso crudele e sadico che Viola non aveva mai visto.
-Sono occupato, non lo vedi mocciosa? Vai a giocare con le bambole e lasciami in pace. - dichiarò, seccato.
La sorella rimase sconvolta dalla sua reazione.
Certo, non era il classico ragazzo allegro e festaiolo, ma da dove veniva quella cattiveria?
-C-c-cosa hai? Diamond, sei tu?- chiese impaurita.
-Ma non farmi ridere, ragazzina!- sbiascicò lui, tornando alle sue faccende.
Non riuscì a sopportarlo.
Viola corse fuori sbattendo la porta.
Poi andò verso la fine del corridoio e salì la scaletta che portava alla soffitta.
Avanzò piano nell'oscurità, toccando i vari oggetti per trovare qualcosa che facesse luce.
Si accoccolò in un angolo e iniziò a piangere.
Cos'era successo?
Perché lui l'aveva trattata così male?
Cosa gli aveva fatto?
"Devo cercare di distrarmi, o non scoprirò niente..." pensò, guardandosi attorno e riconoscendo un oggetto famigliare.
Si asciugò le lacrime e avanzò verso un baule color argento.
Girò la chiave dorata e lo aprì lentamente, lasciando così spazio ai ricordi di quel giorno oramai lontano, ma che ora le sembrava così vicino...
Avevano solo sei anni, lei e Didì.
Stavano giocando a nascondino con il padre e, per puro caso, avevano trovato quel posto e quello scrigno, ma sopratutto il suo contenuto.
Lettere. Migliaia di lettere sbiadite e scancellate, che gli avevano fatto scoprire la verità.
Sì, era stato grazie a quei fogli scritti da Mike che i due ragazzini avevano capito di soffrire, come lui, di un disturbo della personalità.
I genitori gli avevano allora spiegato tutto dall'inizio e loro si erano sostenuti l'un l'altro, sia a scuola che a casa.
Ora tutto questo faceva male.
"Possibile che abbia dimenticato tutto, così, all'improvviso?"
Lei sentì di nuovo inumidirsi gli occhi e fu allora che qualcun altro prese il sopravvento, o forse è meglio dire qualcun'altra.
Strinse i pugni e assottigliò la bocca in un ghigno.
Si fece la coda con un pezzo di maglietta strappato come elastico, raccolse un coltellino svizzero a pochi centimetri da lei e uscì dalla casa senza farsi vedere dalla madre.
Con in mente un piano ben preciso, prese una corda dallo sgabuzzino, la tagliò a metà e legò ciascuna delle due parti ad un ramo di due alberi differenti, il primo a sinistra e il secondo a destra.
Saltò su quest'ultimo, tagliò il legame e chiuse gli occhi.
Sentì il campanello suonare e vide che si trovava sul davanzale della sua stanza.
Come previsto, Diamond aveva abbandonato il computer ed era andato ad aprire, sperando che fosse arrivato il pacco che aspettava da giorni.
Lei aprì la finestra ed entrò nella stanza con facilità.
Si diresse verso il computer e aprì la cartella che lui aveva lasciato aperta.
-"Disegno della bomba con cui farò esplodere la mia scuola" ? Uao, certo che Mal-junior è proprio cattivo... io però lo sono di più!-
In quel momento il fratello era rientrato.
-Ma cosa stai... TU?!-
-Sì proprio io! Cosa pensavi, che avrei lasciato che la mia controparte fosse trattata così da te?- lo derise, schiacciando il pulsante elimina.
-Nooooooooooo!- le si lanciò addosso lui, sperando di essere ancora in tempo, ma purtroppo il file era già stato cancellato.
-Ahahaahahah!- rise malvagiamente l'artifice del dispetto, schizzando via più veloce di un fulmine.
-Sei una ragazza morta, Commando Viola!- gridò lui, iniziando a inseguirla per tutta casa.

                 
                  *************************

Mike entrò in quel momento e trovò Zoey che ridacchiava tra se e se.
-Cosa è successo di così divertente?- domandò, abbastanza confuso.
-Sai, per un attimo ho avuto il timore che Viola e Diamond non fossero tuoi figli, ma ora che li ho visti inseguirsi e minacciarsi a vicenda mi sono ricreduta!- cercò di spiegargli lei, senza riuscira a frenare le risate.
-Io non ci ho capito niente, so solo che ti amo, anche quando dici cose senza senso.- commentò baciandola dolcemente e osservando in modo strano i due figli che si facevano il solletico a terra.
  
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