Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Triz    23/12/2013    1 recensioni
Bra è diventata un'anziana signora che il nipote ha poi fatto chiudere in un ospizio. Ad allietare un po' le sue giornate ci pensa una persona a lei molto cara che non l'ha dimenticata. Ma il giorno del compleanno di Bra...
La storia partecipa al contest Ad ogni genere la sua frase di nemi23. Buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bra, Kaiohshin dell'Est
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Una cresta bianca, due occhi azzurri e un crack pairing'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lost Love

La cosa brutta di quando piangi è che l'unica persona che può farti smettere
è proprio quella per cui stai piangendo.

“È proprio un bel ragazzo, il nipote della signorina Brief” pensò Lyanne sospirando mentre accompagnava un vecchietto in sedia a rotelle nella sala ricreativa. Peccato, però, che Lyanne non sapesse che il ragazzo con la cresta bianca e dai grandi occhi neri non fosse esattamente il nipote di Bra Brief, anzi la giovane inserviente sarebbe rimasta scioccata dal sapere che Kaioshin, in realtà, conosceva Bra da quando lei aveva diciannove anni.
«Shin, che ne diresti se io e te uscissimo un po' per il mio compleanno? Sai, cade tra una settimana» disse Bra disponendo ordinatamente i pezzi neri sulla sua parte di scacchiera e Kaioshin la imitò.
«Sarebbe interessante, proprio come i vecchi tempi» continuò ancora Bra attendendo la prima mossa di Kaioshin, un pedone che avanzava di due caselle: «Credi che sarà ancora aperto il negozio di vestiti di fronte al parco? Secondo me sì, mi piacerebbe farci un giro».
«Non lo so» mormorò Kaioshin cupo mentre Bra muoveva il pedone.
«Mamma mia, Shin, potresti anche essere un po' più allegro! Dopotutto, novantatré anni non si compiono tutti i giorni, voglio fare qualcosa di speciale con te» esclamò mentre Kaioshin decideva la propria mossa, poi a un tono più basso disse: «Ce l'hai ancora con me perché ci siamo lasciati?».
«Tu mi hai lasciato» la corresse Kaioshin spostando un cavallo.
Bra serrò le labbra reprimendo la propria irritazione, poi mangiò il pedone di Kaioshin ricordando quel giorno di cinquantasette anni prima: «Senti, Shin, scusami» mormorò posandogli una mano rugosa sulla spalla e Kaioshin alzò gli occhi dalla scacchiera, mettendoci un po' a regalarle un largo sorriso.
«Ah ah, lo sapevo che non potevi tenermi il broncio a lungo. Scacco matto!» disse la donna battendo le mani e mangiando il re bianco con la regina.

Il giorno del novantatreesimo compleanno di Bra, Kaioshin si presentò all'ospizio con un grosso mazzo di fiori colorati: «Buongiorno, sono qui per Bra Brief» disse cordialmente all'inserviente Lyanne. La ragazza lanciò un'occhiata timorosa a una collega che si avvicinò a loro con aria grave.
«C'è qualcosa che non va?» chiese Kaioshin iniziando a preoccuparsi.
«Purtroppo la signorina Brief ha avuto un malore stanotte» disse l'altra donna.
«C-cosa? Non mi dica che...».
«No, no, è ricoverata al Wukong Hospital».
Kaioshin lasciò cadere i fiori e si mise a correre fuori dall'ospizio, lungo la strada che portava all'ospedale vicino. Sempre di corsa chiese di Bra, salì le scale e giunse alla camera dell'ospedale, trovando Bra sul letto vicino alla finestra.
«B-bra...» balbettò Kaioshin piegato in due per riprendere fiato.
«Hai fatto la strada dall'ospizio a qui di corsa?» chiese Bra curiosa mentre Kaioshin si sedeva accanto al letto, poi si mise a ridere: «Avresti potuto tranquillamente prendere l'autobus, eh eh!» disse continuando a ridere.
Kaioshin rimase serio, tamburellò i piedi sul pavimento e prese una mano di Bra tra le sue: «Cosa ti è successo?» chiese.
«Beh, temo di aver fumato troppe sigarette da giovane, ecco cos'è successo» gli rispose lei mentre Kaioshin le stringeva più forte la mano.

Nelle settimane successive la salute di Bra ebbe più bassi che alti, stando a quello che i dottori dicevano a Kaioshin. Il dio entrò nella stanza di Bra in punta di piedi e si sedette accanto al suo letto come di consueto.
«Indovina chi mi è venuto a trovare oggi? Trunks Jr., il mio "adorato" nipote» disse Bra mimando le virgolette con le mani raggrinzite: «Mi ha fatto un mucchio di domande su di te, mi ha chiesto cose del tipo "Da dove viene? Chi è? Cosa vuole da te?", neanche fossi un criminale!».
Kaioshin sorrise leggermente, poi prese coraggio e disse quello che si era proposto prima di teletrasportarsi in ospedale: «Bra, che ne diresti di venire a stare da me per un po'?» chiese e Bra alzò le sopracciglia stupita.
«Da te? Sul tuo pianeta?».
«Sì, io ne ho parlato con gli altri e sono d'accordo. Kibith ha detto che è ben disposto a cacciare via Althea dalla sua stanza, se vuoi».
Bra alzò gli occhi blu al cielo pensierosa e Kaioshin strinse le labbra, temendo per un istante che avrebbe rifiutato: «Io dico che va bene, dopotutto ci sono stata poche volte sul tuo pianeta e mi piacerebbe tornarci appena starò meglio».
Tra i due ritornò il silenzio e ognuno sperava che l'altro prendesse la parola, poi Bra sussurrò: «Provi ancora qualcosa per me, Shin?».
«Come?».
«Mi hai sentito» disse Bra e le guance di Kaioshin divennero rosse: «Ah, temo di aver indovinato, hai ancora una cotta per questa vecchietta rugosa e rompiscatole».
«Io...».
Kaioshin chinò la testa incupito e Bra aspettò che proseguisse, poi lo udì tirare su con il naso: «Su, Shin, vieni qui» gli disse allargando le braccia e Kaioshin le si avvicinò titubante, la testa rotonda nell'incavo del collo.
«I dottori mi hanno detto che tu...» cominciò la divinità.
«Lo so, Shin».
«Io non voglio che tu muoia, Bra» disse Kaioshin ancora più piano.
«Non ci posso fare niente, Shin, non ho deciso io di ammalarmi» gli sussurrò Bra in un orecchio accarezzandogli la testa.
Rimasero abbracciati ancora a lungo e si lasciarono solo quando finì l'orario delle visite.

Bra Brief morì cinque giorni dopo.
Al suo funerale c'erano poche persone: il nipote, alcuni dipendenti dell'ospizio, alcuni anziani amici che Bra aveva conosciuto di recente e Kaioshin, solo in fondo al piccolo corteo.
Kibith, Rodashin e Althea avrebbero voluto accompagnarlo, ma Kaioshin preferì rifiutare e loro decisero di non insistere. Dopo i funerali di Bra, Kaioshin non tornò più sulla Terra se non per sporadiche visite al cimitero.
Su richiesta di Kibith, Rodashin e Althea non costrinsero Kaioshin a parlare della vicenda con loro, per questo un silenzio opprimente gravava quel giorno sulla cucina. Erano tutti occupati a spellare accuratamente due quintali di vermi velenosi per una pozione della strega Althea e Kaioshin era il più lento, segno che la sua mente non era concentrata su quello che stava facendo.
«Kibith, mi stai spappolando tutti i vermi» borbottò Althea irritata rompendo il silenzio.
«Non è vero, donna».
«E invece sì, guarda cosa hai combinato, razza di babbeo!».
«Senti, stregaccia malefica, la prossima volta...».
Un singhiozzo interruppe sul nascere l'arringa di Kibith contro Althea e tutti e tre lasciarono il lavoro a metà alla vista di Kaioshin, che cercava di asciugarsi le guance bagnate di lacrime: «S-scusate» balbettò.
Gli mancavano i suoi occhi blu e i capelli turchini che cercava di acconciare da sola ogni volta che uscivano insieme, impiegando un'eternità. Gli mancavano le interminabili razzie nei negozi di scarpe e vestiti, i suoi: «Dai, ti faccio un regalo, dimmi quello che ti piace» e gli sguardi truci di Vegeta ogni volta che lei gli dava un bacio sulla guancia. Gli mancavano i suoi baci, i suoi sorrisi, le sue mani tra i propri capelli bianchi e i suoi abbracci forti quando lui era triste o arrabbiato o entrambi.
«Ehi» lo chiamò Rodashin, mollando anche lui il verme e il coltello sul tavolo. Si alzò, si chinò su Kaioshin prendendolo per le spalle e il più giovane lo guardò negli occhi per un secondo prima di scoppiare a piangere: «Mi manca» ululò mentre Rodashin lo abbracciava forte.
Lei avrebbe saputo far smettere alle sue lacrime di scendere, ma paradossalmente era stata proprio lei a causarle.
Gli mancava la sua Bra, ma nessuno gliel'avrebbe restituita.
 
FINE
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Triz