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Autore: Potterhead_always    24/12/2013    4 recensioni
Magnus era nel suo appartamento, una giornata come tante altre, ma gli mancava qualcosa, qualcuno.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Magnus era nel suo appartamento, una giornata come tante altre, ma gli mancava qualcosa, qualcuno. Erano passati mesi da quando la sua relazione con Alexander era finita, ma non riusciva a dimenticarlo.
Le sue giornate erano tremendamente noiose, terribili in un certo senso, sentiva un vuoto dentro, come se senza Alexander vivere non avesse più alcun senso.
La notte era ancora peggio, gli capitava di sognare Alec, i suoi occhi azzurro cielo, quegli occhi che amava e che non avrebbe mai dimenticato. Sognava spesso il loro ultimo bacio, dolce, pieno di tristezza, e sentiva la propria voce pronunciare le parole "Aku cinta camu".
Poi c'erano altri sogni, quelli di quando erano ancora innamorati, felici, insieme. Bhe, innamorati lo erano ancora ma... Non erano piu nè felici nè insieme. Quando si svegliava da questi sogni era felice, ma poi realizzava: quello era il passato, solo ricordi. Era qui che soffriva davvero. I ricordi facevano male, e lacrime salate rigavano il viso dello stregone.
Infine c'erano i sogni peggiori, quelli in cui Magnus sognava il suo futuro senza di lui, senza Alexander.
Magnus voleva chiamare Alec, dirgli che lo avrebbe perdonato, che l'avrebbe sempre amato e che sarebbero stati insieme per sempre. Cancellò il numero del piccolo nephilim, del suo piccolo nephilim, ma quel numero era rimasto impresso nella sua mente. Certe volte si trovava lì, a comporlo, ma qualcosa lo fermava. 
Alexander aveva tentato di accorciare la sua vita. Di certo Magnus avrebbe rinunciato alla sua immortalità per trascorrere il resto della sua vita con Alec ma il fatto che quest'ultimo abbia progettato il tutto senza farne parola lo infastidiva, non glielo poteva perdonare.
Arrivavano molti messaggi di Isabelle dove diceva che Alec era distrutto e che Magnus lo avrebbe dovuto chiamare.
Ogni messaggio da parte di Isabelle distruggeva Magnus, causando dolorose fitte al cuore.
Una mattina Magnus si svegliò da uno di quei sogni dove ricordava Alec, ricordi felici. Così per la prima volta si rese conto di una cosa, non voleva che questi restassero soltanto ricordi, voleva Alec, voleva svegliarsi ogni mattina al suo fianco, voleva essere felice.
Si vestì di corsa, si truccò,  e alle undici del mattino era già davanti al portone dell'istituto. Stava sorgendo un dubbio nella mente dello stregone. E se Alexander non volesse più tornare insieme a lui? No, era impossibile, così suonò al campanello.
Il portone si aprì e sulla soglia c'era Izzy, aveva un'aria molto stanca, ma sul suo viso apparve una nota di sorpresa.
-Magnus- disse.
-Lui dov'è?- chiese subito lo stregone.
-Lui... Mio fratello è in camera sua Magnus! Sono contentissima... Cioè..
Lui sarà contentissimo! Magnus ti prego non farlo soffrire, solo tu puoi renderlo felice!- Isabelle sembrava felice per il fratello, gli voleva molto bene. Magnus salì su per le scale, appena arrivò davanti alla porta della stanza del cacciatore esitò un momento, poi bussò.
-Isabelle vattene!- si udì dall'interno.
-Sono Magnus- disse lo stregone.
Alec aprì la porta, era diverso, era distrutto. I suoi capelli erano un disastro, gli occhi erano gonfi, circondati da occhiaie scure ma erano sempre di quell'azzurro cielo che Magnus amava tanto.
-Alexander- Disse Magnus. Quando lo stregone pronunciò il suo nome, le guancie di Alec arrossirono.
-Magnus... Che... Insomma tu... Che ci fai qui?- Alec era incerto, non sapeva che dire.
-Sono qui per scusarmi, sono stato uno stupido, ti prego, scusami, non avrei dovuto lascirti in quel modo.-
-Quindi sei venuto qui per chiedermi scusa per avermi lasciato in quel modo... Come... Come avresti dovuto lasciarmi? Sentiamo.- Disse Alec.
- No Alexander, non avrei dovuto lasciarti, tutte le notti sognavo te, i nostri ricordi, ma io non voglio che restino ricordi, voglio passare il resto della mia vita con te.
-Non capisco...- disse il nephilim confuso. Magnus si avvicinò ad Alec, lo attiró a sè e avvicinò le sue labbra a quelle del cacciatore. 
Fu un bacio dolce, delicato. Quando si allontanarono le guancie di Alec erano di un rosso fuoco, però sul suo viso era apparso un sorriso. Magnus sorrise a sua volta.
Alec disse: - Magnus erano mesi che aspettavo questo momento, se può interessarti anche io ti ho sognato ogni notte, Izzy mi ha detto che gridavo... Gridavo.. Bhe... Gridavo il tuo nome.-
Magnus rispose: -Aku cinta camu Alexander, ma stavolta si che ha importanza
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