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Autore: BexilieForever    24/12/2013    3 recensioni
Da un po' di tempo Belle era strana e questo aveva preoccupato un po' Tremotino, che temeva fosse malata, mentre la sua magia non voleva svelargli il problema della giovane: Durante la Vigilia di Natale tenta di chiederglielo, ma solo quando l'orologio segna la mezzanotte la giovane decide di svelargli il segreto. Che sarà mai?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando è stato annullato il sortilegio, come se Storybrooke non fosse mai esistita e quindi Emma e Henry non potevano ricordare nulla, Regina aveva liberato Belle dal suo castello e quella aveva deciso di ritrovare Tremotino che onestamente si trovava nel suo castello. Ormai Belle e Tremotino vivevano insieme e lei era anche riuscita a spezzare il suo sortilegio con il bacio del vero amore ed erano più che felici, ma da qualche mese Belle si comportava in modo strano e Tremotino non riusciva a scoprire che aveva, neanche con la magia.

“Belle, ma che hai?” – le chiese Tremotino avvicinandosi a lei un giorno, ovvero il 24 Dicembre, la Vigilia di Natale – “Perchè non vuoi dirmelo?” – chiese dolcemente abbracciandola da dietro, mentre lei fissava il libro senza rispondergli, seduta sulla sedia accanto alla finestra. Tremotino si avvicinò una sedia e si sedette accanto a lei fissando il libro che leggeva, cercando qualche spiegazione, ma era un semplice libro di eroi.

“Niente niente...” – rispose lei sorridendogli per accertarlo di stare bene, ma lui non si convinse affatto e le baciò la fronte spostando la sedia per essere di fronte a lei. Le prese il viso tra le mani e senza volerlo Belle alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi marroni di lui. I suoi occhi azzurri erano lucidi e tristi, preoccupati, spaventati, che non piacque a Tremotino.

“Se c’è qualcosa che ti turba, forza, dimmelo, non cè niente da temere, non ti farò del male. Lo sai che da quando Regina ha annullato il sortilegio riportandomi in vita mi comporto bene, perchè non voglio più essere un cattivo, altrimenti non avrò mai più un lieto fine” – le sussurrò con tono calmante e lei quasi cedette, però poi la paura vinse e lei non riuscì a dirgli che aveva – “E’ davvero così terribile che non me lo puoi dire?” – chiese di nuovo e lei ormai in lacrime scosse la testa. No, non era terribile. Non era affatto terribile. Ma lei temeva la sua reazione. Rimaneva pur sempre la Bestia e lei lo temeva.

“Tremotino... Se te lo dico, prometti che non mi caccerai via di casa o non mi parlerai più?” – sussurrò tremante Belle e Tremotino prendendole il viso tra le mani la baciò dolcemente cercando di calmarla.

“Non ti abbandonerò mai. Qualunque sia la cosa che hai da dirmi, non ti abbandonerò, io ti amo” – l’assicurò e lei chiudendo gli occhi sospirò e rimase così com’era, mentre lui non riusciva a capire il perchè.

“Aspettiamo” – disse lei, quando aprendo gli occhi vide preoccupazione in quelli di lui.

Tremotino annuì e un po’ in ansia aspettò affinchè lei potesse magari pensare, ma la verità era che lei non stava pensando, non pensava a nulla in quel momento. In realtà soltanto aspettava il momento giusto per dirglielo.

“Dai... Che aspettiamo?” – chiese annoiato Tremotino e lei gli sorrise e lo baciò, mentre lui le strinse le mani sentendole fredde e cercando soltanto di riscaldarla un po’.

“Ancora un po’...” – sussurrò dolcemente e gli sorrise guardando l’orologio e solo in quel momento Tremotino capì che lei aspettava che fosse mezzanotte per dirgli che la turbava.

“Ma perchè aspetti che fosse Natale... E perchè piangevi se ciò che hai da dirmi in realtà è un regalo?” – chiese un po’ stupito, ma lei scosse la testa e mise il dito vicino alla bocca facendogli segno di stare zitto. Appena l’orologio enorme di vetro puro segnò la mezzanotte lei si alzò e lo prese per mano portandolo in biblioteca dove da lì si poteva vedere il cielo stellato.

“Ho una notizia per te e per quanto potrà sembrarti brutta, inaspettata, strana, incredibile, imposs...” – iniziò Belle, ma lui le mise un dito sulla bocca fermando il fiume di parole e la baciò, che la lasciò un po’ di stucco.

“Sono pronto per tutto” – disse e lei annuì chinando il capo più volte.

“Sono incinta” – sussurrò lentamente, ma lui lo sentì e subito poggiò le mani sulla sua pancia e si abbassò per baciarla contento per la notizia.

“Questa notizia non è nè brutta, nè incredibile e nè niente di quegli aggettivi così brutti... E’ magnifica!” – le disse contento e lei avvolse il suo collo sentendosi davvero sollevata e lo baciò chiudendo gli occhi.

“Ma aspetta, tu mi hai fatto questo regalo così bello, bellissimo di Natale e anche io ne ho uno per te, sai?” – le sussurrò e si inginocchiò di fronte a lei, frugando in una tasca del mantello.

“Ma...?” – sussurrò con tono che indicava una domanda e lui annuì, prendendo un anello bellissimo: era d’oro, con un bellissimo diamante azzurro circondato da degli intrecci sottilissimi d’oro.

“Mi vuoi sposare?” – le domandò sorridente, mentre lei incominciando a piangere nascose il viso tra le mani scuotendo la testa. Tremotino rimase un po’ di stucco, pensando che la giovane non fosse pronta a sposarlo.

“Si si si...” – sussurrò però lei piangendo lacrime di gioia e con una mano aiutandolo ad alzarsi lo abbracciò. Quando ormai si distaccò da lui, lui le prese la mano sinistra e le mise l’anello sull’anulare.

“Sta benissimo” – sussurrò quando l’anello entrò benissimo senza neanche poter scivolare per la perfezione della grandezza. Belle sorrise contentissima, mentre qualche singola lacrima le bagnava il viso commosso.

“Ti amo” – gli sussurrò baciandolo e lui trattenne un po’ il bacio, poi le baciò a stampo le lacrime e lei chiuse gli occhi dalla pura felicità.

“Ti amo anch’io Belle” – annuì lui, stringendola a sè e facendola sedere sulle sue ginocchia – “Ora siamo pari, no?” – chiese toccandole la pancia e accarezzandola.

“Credo proprio di sì...” – annuì lei appoggiando la testa sul suo petto e abbracciandolo.

Rimasero così ancora per un po’, ma poi Belle esausta si alzò e si diresse verso il letto, per dormire.

Di mattina avrebbero festeggiato meglio, magari facendo apparire con la magia l’albero di Natale e il banchetto, invitando di sicuro qualcuno, tipo Bealfire che da quando Emma ed Henry non ricordavano nulla, si sentiva molto solo, troppo solo.

Quello è stato il miglior Natale di sempre!

SPAZIO AUTRICE
Spero vi sia piaciuta, perchè non sono molto brava a scrivere FF del genere ed è la mia prima FF su Rumple/Belle 

  
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