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Autore: MissingPieces    24/12/2013    3 recensioni
Kurt però odia questo mese, odia le feste, odia gli addobbi natalizi, odia le canzoni natalizie, odia sentire parlare di tutto ciò che a che fare con il natale, odia vedere i sorrisi entusiasti di chi invece aspetta con gioia questi giorni di festa, odia tutto questo semplicemente perché lui non è felice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' da poco iniziato dicembre e tutti cominciano ad essere entusiasti e felici perché tra poco sarà Natale.

Kurt però odia questo mese, odia le feste, odia gli addobbi natalizi, odia le canzoni natalizie, odia sentire parlare di tutto ciò che a che fare con il natale, odia vedere i sorrisi entusiasti di chi invece aspetta con gioia questi giorni di festa, odia tutto questo semplicemente perché lui non è felice.

I suoi occhi non luccicano più come quando era un bambino che aspettava con gioia l'arrivo del natale, non si sveglia più eccitato per scoprire cosa gli ha portato babbo natale, non saltella più felice mentre riempie la casa di decorazioni, non canticchia più le canzoni che tanto ama, non prepara più i dolcetti di natale che tanto adora fare, non guarda più quei film natalizi che lo facevano emozionare.

Kurt è appena un ragazzino e tutto questo per lui è finito ma non perché sia cresciuto ma perché per lui non ha più senso, l'unica cosa che vuole è che questo mese passi in fretta, è stanco di tutta quella luce, di tutti quei colori, di tutta quella musica, è stanco di sentire parlare solo del natale.

I suoi compagni di scuola non fanno che parlare di questo e lui non ne può più di fingersi interessato ai loro discorsi, di fingere che gli importi sapere di che colore quest'anno addobberanno l'albero o di dove e con chi festeggeranno questo natale.

Però Kurt è un ragazzo educato ed ha anche imparato a fingere molto bene, così quando un giorno, il suo vicino di casa e compagno di scuola, Blaine, inizia a parlargli ininterrottamente con entusiasmo di tutto questo fa di tutto per ascoltarlo e per sembrare entusiasta quanto lui.

“Kurt sono così felice, tra poco sarà natale, sai ieri ho addobbato l'albero, l'ho riempito di luci e di palline è bellissimo, ti va di venirlo a vedere?”

Kurt è combattuto, vorrebbe accettare l'offerta di Blaine, si trova così bene con lui, è uno dei pochi ragazzi che può considerare un amico, forse non un confidente, non ancora almeno, ma tra loro c'è un rapporto che Kurt non ha con nessun altro ragazzo.

Si conoscono da poco meno di anno ma fin da subito hanno legato, a scuola passano molto tempo insieme e abitando a pochi passi l'uno dall'altra percorrono sempre insieme il tragitto casa-scuola e viceversa.

Kurt non vorrebbe deluderlo, quel ragazzo è entrato nella sua vita in un momento particolare, senza saperlo lo ha aiutato in uno dei periodi più brutti della sua vita, lui ha fatto tanto per Kurt e non può nemmeno immaginare quanto gli sia stato d'aiuto.

Così ci pensa un attimo e quando vede negli occhi del ragazzo un luccichio di speranza capisce che non può fare a meno di accettare, così quel pomeriggio dopo la scuola, dopo aver avvertito suo padre, va insieme a Blaine a casa sua.

Appena entrato il suo amico si fa prendere dall'entusiasmo e inizia a fargli vedere tutti gli addobbi sistemati per la casa, Kurt cerca di farsi coinvolgere ma la verità è che guarda quelle luci, guarda quei colori, guarda quegli addobbi e non sente nulla.

“E' bellissimo Blaine, hai fatto proprio un bel lavoro” si sforza di dire e subito gli occhi dell'altro ragazzo s'illuminano.

“Grazie Kurt, sono contento che ti piaccia.”

Passano il pomeriggio insieme e quando si torna sull'argomento natale Kurt continua a fingere di essere entusiasta quanto Blaine.

 

***

Sono passati giorni, Kurt ormai si è abituato a quell'atmosfera natalizia che lui però non riesce a sentire.

Suo padre e altre persone della sua famiglia ogni giorno cercano di convincerlo ad addobbare la loro casa e ad organizzare qualcosa per la notte di Natale, ma Kurt non vuole sentire ragioni.

 

Per lui è un giorno come un altro, lui non ha nulla per cui festeggiare, lui vuole stare solo ed essere lasciato in pace.

Perché per gli altri è così difficile da capire il suo comportamento e soprattutto perché è così difficile rispettarlo?

Chi sono loro per obbligarlo a fare qualcosa che non si sente di fare? Come si permettono di dirgli che non dovrebbe comportarsi così?

Come si permettono di dire qualunque cosa, quando dovrebbero solo stare in silenzio e rispettare qualunque decisione Kurt si senta di prendere?

Kurt non ha imposto a suo padre cosa fare, lui è libero di scegliere, così come dovrebbe esserlo lui.

Ma Burt la pensa esattamente come suo figlio, nemmeno lui è interessato a festeggiare, gli dispiace solo che il suo bambino non possa passare il natale come gli altri, gli dispiace che sia stato costretto a crescere così velocemente e soffre terribilmente a vedere Kurt così triste.

Ma sa che soffrirebbe in ogni caso quindi ha deciso di assecondare la sua decisione e di lasciarlo in pace.

 

***

 

Così il grande giorno sta per arrivare, è la vigilia di natale e a Kurt non interessa che gli altri stiano festeggiando mentre lui sta cenando con suo padre come un qualsiasi altro giorno, a Kurt non interessa che lui non riceverà regali perché l'unico regalo che vorrebbe ricevere è quello di aver ancora, accanto a lui e a suo padre, la sua mamma.

Burt sta facendo un lavoro fantastico ma lui ha bisogno ancora della sua mamma e non può fare a meno di chiedersi ogni giorno perché gli è stata portata via così presto.

Kurt sa che suo padre sta soffrendo e che si sente impotente ma la verità è che nessuno potrebbe dargli quello di cui ha bisogno, lui ha perso una parte di sé, non potrà più essere felice e spensierato come una volta.

Guarda suo padre che, con gli occhi tristi, gli dice qualcosa forse per rendere la situazione un po' meno pesante.

Lo ammira così tanto, ha perso sua moglie, ha perso la madre di suo figlio, è rimasto da solo con un enorme responsabilità, fa del suo meglio ogni giorno e per Kurt il suo meglio non potrebbe essere nulla di più.

Kurt gli ha espressamente detto di non volere nulla per questo natale, che non avrebbe avuto senso uno scambio di regali, però era così dispiaciuto che il suo papà non avrebbe ricevuto nulla che poche ore prima aveva deciso che un regalo lo meritava.

Si dice che questo sia il momento giusto per darglielo, così dopo essere andato un attimo in camera sua, gli si avvicina e gli dice che ha qualcosa per lui.

Burt lo guarda sorpreso ma rimane in silenzio.

“Non è un regalo, è solo una sciocchezza, ma volevo darti questo” gli dice porgendogli una biglietto con scritto: Per il papà migliore del mondo.

Gli occhi di Burt si riempiono di lacrime mentre Kurt gli dice:

“Qui ho scritto tutto quello che vorrei dirti ma che non riesco a fare con le parole...è difficile confidarmi con te, forse con il passare del tempo ci riuscirò... ma sappi che ti voglio bene e che penso davvero che tu sia il papà migliore del mondo. ”

Burt non può aspettare un altro secondo e stringe suo figlio più forte che può.

“Ti voglio bene anch'io e sappi che sono così orgoglioso di te” gli sussurra facendo riempire il cuore di Kurt.

“Spero che con il tempo tu riesca a parlami di te e di quello che senti, sappi che può dirmi qualunque cosa Kurt, qualunque.

Sarò sempre pronto ad ascoltarti e ad amarti, promettimi che non avrai mai paura di dirmi qualcosa e ricordati che sono tuo padre e ci sarò sempre per te” aggiunge con voce spezzata dall'emozione.

“Grazie papà, te lo prometto” risponde Kurt stringendo forte il suo papà.

 

***

 

Kurt si è rifugiato in camera sua e in pochi istanti viene travolto dai ricordi, pensa ai natali passati e felici mentre si sforza di ricordare la sensazione che sentiva quando riusciva ad avvertire la tipica atmosfera natalizia.

Cerca dentro di sé quell'emozioni positive che una volta provava per aggrapparcisi e per cercare di allontanare quelle negative che lo stanno travolgendo ora.

Si avvicina alla finestra, vede tutte quelle case piene di luci, gli sembra di riuscire a vedere attraverso quei muri, le vede piene di famiglie felici che stanno festeggiando riunite intorno a tavole imbandite, piene di bambini eccitati per i regali che riceveranno e di genitori ancora più eccitati all'idea di rendere felici i propri figli.

Una piccola lacrima gli scende sulla guancia mentre si chiede perché a lui è stato portato via tutto quello, perché lui non potrà mai più avere niente di simile.

A lui rimangono solo i ricordi, è l'unica cosa che ha e spera con tutto il cuore di non perderla mai.

Chiude gli occhi e con la mente cerca di tornare indietro nel tempo.

Vede un bambino felice che prepara dei dolcetti di natale insieme alla sua mamma, così cerca di concentrarsi e per un attimo gli sembra di sentire il profumo di quei dolcetti che invade la stanza.

Vede un bambino saltellare intorno all'albero di natale in attesa di poter aprire i doni e per un attimo gli sembra di avvertire l'amore e il calore di quella famiglia che riempie la casa.

Vede un bambino che abbraccia i suoi genitori e li ringrazia per avergli regalato proprio quello che desiderava e per un istante riesce ad avvertire il calore di quell'abbraccio che riempe il cuore di quelle persone.

Cerca di prendere tutto quello che può da quei ricordi perché sa di non avere altro.

E' ancora perso nei suoi pensieri quando sente il campanello e si chiede chi possa essere mentre fa un bel sospiro e si asciuga le lacrime che non è riuscito a trattenere.

Quando qualche istante dopo va ad aprire si ritrova il suo amico Blaine che lo guarda con un enorme sorriso e con gli occhi luminosi quasi quanto quelle fastidiose lucine di natale che riempiono le strade.

“Ciao Kurt”

“Ciao Blaine, che ci fai qui?”

Le guance del ragazzo si colorano di rosso e Kurt immagina che lì fuori starà congelando così lo invita subito ad entrare.

Appena entrato Blaine si guarda intorno e subito il suo sorriso si spegne così come anche la luce nei suoi occhi.

Dopo diversi istanti con uno sguardo confuso chiede:

“Kurt ma... dov'è l'albero di natale?

Kurt abbassa lo sguardo e rimane in silenzio mentre pensa cosa dire.

“Kurt perché non stai festeggiando il natale?” chiede poi Blaine con tono triste.

“Perché non voglio farlo, non m'interessa” risponde Kurt ad occhi bassi.

“Ma com'è possibile che tu non voglia festeggiare il natale?” chiede incredulo il suo amico.

Kurt non sa come rispondere, non vuole dire la verità, non vuole lasciarsi andare troppo nemmeno con Blaine. Lui sa che lui vive da solo con suo padre, ma non ha mai fatto domande riguardo sua madre, non ne hanno mai parlato e Kurt non sa che idea si possa essere fatto.

Cerca quindi di rispondere non andando troppo nei dettagli.

“E' successa una cosa poco prima che ci conoscessimo, da allora molte cose sono cambiate, la mia vita è cambiata e sono cambiato io stesso. Il modo in cui vedo le cose non è più quello di una volta” risponde quindi.

“Sì ma...”

“Per me natale è un giorno come un altro, tutto qui.”

“E i regali?” chiede incredulo Blaine.

“Niente natale niente regali...”

“Vuoi dire che nessuno ti ha fatto un regalo?” chiede quasi shoccato Blaine.

“Ho chiesto a mio padre di non farlo quindi no nessuno regalo, non voglio regali.”

Un espressione delusa compare sul volto di Blaine.

Rimane in silenzio per attimo come se non sapesse cosa fare o cosa dire poi si schiarisce la voce e dice:

“Kurt mi dispiace di averti disturbato, ora vado via.”

Il suo amico lo guarda spiazzato e cerca di capirci qualcosa.

“Blaine aspetta... ma perché sei venuto, avevi bisogno di qualcosa?”

“No niente scusa ancora” risponde abbassando lo sguardo e prima che Kurt possa fare o dire qualcos'altro s'incammina verso casa sua.

Passa un oretta quando il campanello di casa Hummel suona di nuovo.

Kurt ancora confuso dal comportamento del suo amico va ad aprire e se lo ritrova davanti ancora una volta.

Blaine ha una strana espressione sul viso, tiene in mano un piccolo cestino e quando apre la bocca per parlare sembra intimorito.

“Kurt ho capito quello che mi hai detto prima ma... ma oggi è la vigilia di natale, non posso starmene a casa felice a festeggiare sapendo che tu sei qui da solo in una giornata come questa” sussurra facendo sussultare il cuore di Kurt che ancora incredulo gli risponde che non è solo ma che c'è suo padre con lui.

“Hai capito cosa intendo, quindi anche se per te non è natale, pazienza, per me lo è quindi ti ho portato questo” dice porgendogli un piccolo cestino rosso con una pallina dorata attaccata al centro del manico.

Dopo un attimo di stupore Kurt con riluttanza lo afferra e guarda cosa contiene.

Ci sono dei dolcetti di natale, quei dolcetti, quelli che era solito preparare tutti i natali insieme alla sua mamma; in un attimo quel profumo che conosce così bene gli riempie le narici e per un istante ha la sensazione di essere tornato indietro nel tempo.

Rimane immobile e in silenzio mentre sente un nodo stringergli la gola e lacrime formarsi agli angoli degli occhi.

“Kurt tutto ok? Gli chiede preoccupato il suo amico.

“Ma stai piangendo? Gli chiede quando vede una lacrima scivolargli sulla guancia.

Kurt non risponde subito ma la sua mano corre sul suo viso per asciugarla.

“Scusami Kurt non volevo farti piangere, scusami ti prego, non pensavo di aver fatto qualcosa di così sbagliato.”

“No Blaine, non scusarti, non è colpa tua... è solo che...” è difficile per Kurt far uscire le parole giuste.

“Odi il natale l'ho capito...anche se non ho capito il perché” conclude Blaine al suo posto.

“Davvero non senti la magia del natale? Non ti viene voglia di cantare, di fare e ricevere regali, di festeggiare con la tua famiglia?” chiede con tono triste.

Ancora una volta le lacrime cercano di scendere prepotentemente dagli occhi di Kurt.

“Una volta sì, una volta era diverso, ma ora è cambiato tutto. Non sento più nulla Blaine e ho solo voglia che tutto questo finisca al più presto” dice con tono triste.

Uno sguardo deluso compare sul volto di Blaine, sembra voler sapere qualcosa di più ma probabilmente non vuole fare domande.

“Scusami ancora se ti ho infastidito, torno a casa” dice Blaine voltandosi.

Kurt però lo segue e lo afferra per un braccio.

“Grazie Blaine...” sussurra appena il suo amico si volta a guardarlo.

“Mi dispiace deluderti, ma non è colpa mia, le cose sono cambiate e non posso farci nulla se mi sento così. Ti ringrazio tanto per il cestino e i dolcetti, è stato un pensiero bellissimo e mi ha fatto tornare indietro nel tempo e grazie per aver pensato a me mentre stavi festeggiando insieme alla tua famiglia” bisbiglia mentre s'accorge di non riuscire a sostenere quello sguardo dorato che sembra essersi illuminato appena un po' di più.

“Vorrei fare molto di più Kurt...” risponde Blaine prima di allontanarsi da lui.

Quando Kurt entra in casa è confuso, non sa spiegare il perché ma viene travolto da strane sensazioni.

Guarda il cestino che stringe tra le mani e spontaneamente gli nasce un tenero sorriso.

Prima che possa rendersene conte si accorge che quel piccolo dono lo fa sentire meno solo, si rende conto di quanto sia bello sapere che qualcuno pensi a te, che qualcuno ti faccia sentire importante anche solo per un po'.

Pensa al gesto del suo amico mentre non riesce a smettere di fissare quel cestino che Blaine si è anche preoccupato di addobbare.

Pensa che ha fatto tutto quello per lui e a quel pensiero sente il suo cuore scaldarsi come non succedeva da tempo.

Si ritrova poi a pensare alle parole del suo amico, ai suoi occhi dorati, al suo sorriso dolce e contagioso, al suo gesto gentile e premuroso e all'improvviso vene invaso da una strana sensazione di calore che non sentiva da molto.

***

 

Ormai manca pochissimo a mezzanotte e quando Kurt sente di nuovo il campanello si dice che questa volta non può essere Blaine ma quando guardando attraverso lo spioncino della porta capisce di essersi sbagliato.

Kurt è sorpreso e aspetta che sia il suo amico a fare la prima mossa.

Blaine però sembra intimidito e imbarazzato mentre con sguardo basso fissa la strada sotto i suoi piedi in silenzio.

Così è Kurt il primo a rompere il ghiaccio.

“Blaine c'è qualcosa che non va?” chiede stupito dal comportamento dell'altro.

“E' solo che...” sussurra Blaine mentre fa qualche passo verso Kurt.

In quell'istante si sente il rintocco delle campane che annuncia la mezzanotte, riempire le strade.

Kurt e Blaine rimangono in silenzio a guardarsi, forse come non hanno mai fatto prima, fino a quando il suono si fa sempre più lontano.

“E' ufficialmente natale” dice Blaine sorridendo.

Kurt si limita a sorridergli.

“Sono venuto per farti gli auguri, non importa quello che pensi del natale...” dice poi Blaine prima di cancellare la distanza tra di loro e stringere il suo amico tra le braccia.

Kurt è talmente sorpreso che rimane impietrito per qualche secondo, poi sente che non può fare a meno di lasciarsi andare e ricambia l'abbraccio.

Blaine lo stringe forte mentre sussurra:

“Buon natale Kurt”.

“Buon... natale... Blaine” risponde Kurt quasi balbettando.

Rimangono così, l'uno tra le braccia dell'altro per chissà quanto tempo, persi in un vortice di emozioni che entrambi non si aspettavano di provare.

E durante quell'abbraccio c'è un momento, un breve istante in cui Kurt è sicuro di percepire qualcosa di magico riempire l'aria e forse anche un po' il suo cuore.

E' riuscito davvero a sentire di nuovo quella magia?

Non sa rispondersi, non sa spiegare esattamente cosa fosse quella sensazione che lo ha travolto così intensamente anche se solo per un attimo.

La sola cosa che sa è che lì tra le braccia di Blaine si sente maledettamente bene.

Quando lentamente e quasi svogliatamente i loro corpi si dividono entrambi si sorridono imbarazzati e rimangono in silenzio per qualche attimo.

Kurt pensa che nessuno ragazzo lo abbia mai abbracciato in questo modo, solo le sue amiche lo fanno, lui e Blaine sono amici ma il loro non è mai stato un rapporto fisico a parte qualche pacca sulla spalla.

Pensa anche che è stato bellissimo e che il suo amico è davvero un ragazzo speciale.

Così per quanto banale possa essere, con un sussurro gli dice:

“Grazie Blaine... grazie di tutto... sei davvero un amico...”

“Non ho fatto niente Kurt... vorrei solo poter fare qualcosa per cancellare quella tristezza nei tuoi occhi... vorrei che tu potessi ancora sentire la magia del natale, anche solo un po'...” risponde Blaine con tono serio.

Kurt rimane un po' spiazzato, è così strano vedere qualcuno intenzionato a fare qualcosa per lui.

“Blaine... non è vero che non hai fatto nulla, hai fatto tantissimo credimi... vorrei anch'io essere meno triste ma non è una cosa che posso scegliere.

“Se ti va un giorno potresti venire qui e ti racconterò tutto, forse poi sarà più facile capirmi...” risponde poi.

Blaine è così dolce e premuroso che ha deciso che merita di sapere tutto.

“Non sei obbligato a parlarmene Kurt...”

“Voglio farlo, davvero...” risponde con decisione facendo nascere un tenero sorriso sul volto del suo amico.

“Mi dispiace che tu sia venuto qui invece di stare con la tua famiglia Blaine” dice dopo un attimo di silenzio Kurt.

“Non devi dispiacerti, ho fatto solo quello che volevo fare e la mia famiglia ha capito che volevo soltanto aiutare un amico.”

“Grazie” risponde Kurt ancora una volta troppo sorpreso per aggiungere altro.

“Kurt io non voglio obbligarti a fare qualcosa che non vuoi e ho capito che non t'interessa, ma il pensiero che tu e tuo padre siate qui da soli la notte di natale mi rattrista... quindi volevo chiederti se vi andrebbe di venire da noi... anche per poco, solo per stare in compagnia...” dice Blaine facendo sussultare il cuore del suo amico.

E' così dolce, così premuroso e Kurt si sente un mostro solo al pensiero di dirgli di no ma non sa cosa fare, è confuso, non riesce a capire quello che vorrebbe fare davvero.

“Fa solo quello che vuoi, solo quello che senti di fare, non lasciarti condizionare da niente... io ora vado, prenditi tutto il tempo che ti serve per pensarci...” dice Blaine incamminandosi verso casa sua.

Così Kurt prova a cercare di capire quello che vuole davvero, cerca di mettere da parte il dolore con il quale convive ogni giorno, cerca di mettere da parte la tristezza che gli riempie il cuore, cerca di concentrarsi solo su quello che vorrebbe fare ed ad un tratto una nuova consapevolezza si fa spazio dentro di lui.

Kurt non vuole festeggiare il natale anche perché si sente in colpa nei confronti di sua madre, come se farlo senza di lei fosse una mancanza di rispetto; come se fosse una cosa ingiusta, come se non fosse più degno nemmeno di sorridere o di provare ad essere sereno.

Farlo senza di lei vorrebbe dire aver fatto un passo avanti, vorrebbe dire aver oltrepassato quel limbo che separa il momento della perdita dal momento dell'accettazione e della rassegnazione.

Farlo senza di lei vorrebbe dire affrontare la dura realtà e accettarla significherebbe accettare il fatto che lei non ci sia più.

E Kurt non è sicuro di essere capace di farlo e soprattutto di volerlo, non crede di essere pronto a lasciarla andare, non crede di essere pronto ad imparare a camminare di nuovo, questa volta, senza di lei; ma sa anche che dovrà farlo prima o poi, non può aspettare di essere pronto perché probabilmente non lo sarà mai.

Lui ha perso una parte di sé, non potrà mai essere completamente felice, il suo cuore rotto non sarà mai libero dal dolore ma lui deve continuare a vivere o deve almeno provarci.

Lo deve a sua madre, a suo padre e a sé stesso.

Il passo che deve fare è lungo lo sa, non c'è scorciatoia per sorpassare quell'ostacolo ma se resta immobile non ci riuscirà mai.

Quindi decide che questa notte si muoverà, comincerà con il mettere un piede davanti all'altro, non sarà molto ma come inizio se lo farà bastare.

 

***

Nel frattempo Blaine sta sperando con tutto il cuore che il suo amico accetti la sua offerta, non riesce a sopportare il pensiero che non stia festeggiando il natale, non riesce a sopportare la tristezza e il dolore che riempiono quei meravigliosi occhi.

Blaine non è stupido, sa che c'è qualcosa che tormenta Kurt, sa che non è sereno, è da quando lo ha conosciuto che ha capito che quel ragazzo vive trascinandosi un enorme peso sulle spalle e sul cuore.

Ovviamente si è posto delle domande ma che ha sempre tenuto per sé; da quando poi ha saputo che Kurt vive solo con suo padre ha cominciato a capire alcune cose ed è arrivato alla conclusione che la madre di Kurt ha abbandonato la sua famiglia o qualcosa del genere e a questo punto ha iniziato a credere che questo abbia anche a che fare con quello che pensa Kurt del natale.

Blaine vorrebbe davvero aiutare il suo amico, non si conoscono da moltissimo ma per lui è come se si conoscessero da sempre, sente che tra lui e Kurt c'è un legame speciale, non sa precisamente il perché ma lo sente.

Tiene molto a lui, non sopporta di vederlo triste, non sopporta quando a scuola lo trattano male solo perché ha il coraggio di essere sé stesso, lo ha aiutato e difeso più volte contro quei bulli e per questo spesso se la prendono anche con lui, ma a Blaine non interessa, lui vorrebbe solo proteggere il suo amico.

E' perso nei suo pensieri quando il suono del campanello lo fa sussultare e sperare che fuori dalla porta ci sia Kurt.

Quando qualche istante se lo ritrova davanti con una delle sue adorabili espressioni il suo cuore fa un piccola capriola.

I suoi occhi si perdono in quelli di Kurt tanto che non si accorge nemmeno della presenza di Burt.

Né l'uno né l'altro sa perché in quel momento si sente come se esistessero soltanto loro due; quando gli occhi di Kurt e Blaine s'incontrano succede qualcosa, forse loro non lo sanno ma è sempre così e sempre lo sarà.

Nasce qualcosa di speciale nell'aria e per chi li osserva è quasi imbarazzante essere presente tanta è l'intimità che si percepisce, forse perché ad incontrarsi sono anche i loro cuori e le loro anime, ma questo loro ancora non lo sanno.

Non possono sapere che in un futuro non molto lontano quei due cuori e quelle due anime si uniranno, non possono sapere quello che succederà; l'unica cosa che interessa ad entrambi ora è vivere il momento, vivere quelle nuove sensazioni che li travolgono quando sono insieme.

Lì davanti a quella porta entrambi si sorridono timidamente ignari del fatto che quel natale verrà da loro ricordato per sempre come un natale speciale.

In quella notte di natale entrambi hanno ricevuto uno dei regali più belli che si possano ricevere.

 

**********

Qualche anno più tardi

Kurt è in cucina, sta preparando dei dolcetti di natale, il profumo gli riempie le narici mentre una piccola lacrima gli scivola sulla guancia.

Anche quest'anno non può fare a meno di pensare a quei natali in cui era completamente felice, a quelli in cui la sua mamma era ancora con lui; i ricordi dei momenti passati con lei per quanto siano preziosi lasciano nel suo cuore sempre un'ombra di tristezza.

Non importa quello che succederà nella sua vita Kurt sa che sarà sempre così, non smetterà mai di sentire la sua mancanza, non accetterà mai il fatto di averla persa così presto, non riuscirà mai a non sentire sul cuore il peso della sua assenza.

Un'altra lacrima gli accarezza il viso ma Kurt non vuole piangere ancora, così la sua mano corre subito ad asciugarla ma questa volta c'è una mano che si posa delicatamente sulla sua guancia prima della sua.

 

Kurt non si è ancora abituato a tutto quello, ha ancora dei dubbi che sia tutto vero eppure il calore che lascia quel tocco sulla sua pelle, quegli occhi dorati che incontra quando alza lo sguardo e quel dolce sorriso che riceve gli fanno capire che non sta sognando.

Kurt questa volta sta preparando i dolcetti e con lui non c'è sua madre, ma non è solo; non più.

Con lui c'è Blaine, il suo migliore amico che è sempre pronto ad ascoltarlo, confortarlo e a coccolarlo.

Con lui c'è Blaine, il suo appiglio, la sua ancora, la sua forza, il suo sostegno sempre pronto a supportarlo e a tendergli la mano per non farlo cadere.

Con lui c'è Blaine, il suo primo vero amore, che riesce a farlo sentire amato e importante come Kurt non pensava di potersi mai sentire.

Con lui c'è Blaine l'amore della sua vita, l'uomo che un giorno sposerà, l'uomo con il quale un giorno darà vita ad una famiglia.

A questo pensiero un tenero sorriso gli compare sul volto.

“A cosa stai pensando?” chiede incuriosito il suo fidanzato notando la sua espressione.

 

Kurt gli si avvicina e fregandosene delle mani sporche di farina prende tra le braccia l'uomo che ama e lo stringe forte, entrambi si perdono nel calore dell'altro come succede sempre nei loro abbracci.

Kurt ama quella sensazione che lo riempie e che sembra arrivare fino alla sua anima così si allontana solo un po' per appoggiare la sua fronte contro quella della sua metà.

“Ti amo” sussurra quasi sulle labbra del ragazzo.

“Ti amo” risponde Blaine con un sorriso.

“Ora però sarà meglio andare avanti con questi dolcetti, altrimenti non saranno pronti per natale” dice Kurt sorridendo qualche istante più tardi.

“Prima vorrei farti una domanda Kurt” dice Blaine con tono serio.

“Dimmi” risponde Kurt incuriosito.

“Ora la senti la magia del natale?”

Kurt rimane in silenzio solo per qualche istante.

“Non so se sento la magia del natale Blaine, ma c'è una magia che sono sicuro di sentire.

E' quella che percepisco quando mi guardi come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo, quando riesco a sentire il tuo amore per me solo da un tuo sguardo ed è quella che riempie il mio cuore quando ti guardo e sento di aver trovato il mio pezzo mancante, Blaine io sento la nostra magia” risponde poi guardando il suo fidanzato dritto negli occhi.

“Sento questa magia ogni giorno e non ho bisogno di sentire quella del natale, so che quella che sento io è vera, è reale, mi rende felice, mi fa sentire fortunato e vivo” continua con la voce spezzata dall'emozione e gli occhi sempre più lucidi.

Blaine intanto pensa che il cuore potrebbe scoppiargli nel petto da un momento all'altro e con la vista offuscata dalle lacrime che cercano di scendere, si sporge verso l'uomo che ama con tutto sé stesso e lo bacia con tutto l'amore che prova.

___________
 

Note:

So che non è niente di ché ma ho deciso di pubblicarla comunque, spero non faccia troppo schifo.

Non ho avuto il tempo di farla betare quindi perdonate gli errori.

Buone feste a tutti.

 

 

   
 
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