Fumetti/Cartoni europei > Huntik
Ricorda la storia  |      
Autore: Saratrix    24/12/2013    2 recensioni
-Io preparo due pani che pranziamo.-
-Aspetta! Abbiamo comprato tonnellate di cibo e per pranzo mangiamo panini?!?!-
-Sì, non è colpa mia se tu, Lok, Montehu, Metz e Gughenaime mangiate per venti! E poi devo sbrigarmi altrimenti non faccio in tempo a cucinare tutto. A proposito sposta il tavolo in soggiorno.-
-Va bene… Aspetta! Il tavolo in soggiorno?!?!?-
-Esattamente: ci serve spazio e in cucina non ci stiamo tutti.-
-Chissà perché il lavoro pesante devo farlo sempre io…- si lamentò il rosso sbuffando.
-Preferisci cucinare?-
-No! Va benissimo così!- si affrettò a dire Dante mentre un sorriso di vittoria compariva sul volto di Zhalia.

[...]
-Buon Natale, Dante.-
-Buon Natale, Zhalia.-

----------------------------------------------------------------------------------
I nostri cercatori organizzano una festa a casa di Dante alla quale vengono invitati tutti (tranne Scarlett u.u), ma un imprevisto sconvolgerà i loro piano, forse in bene o forse in male.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dante Vale, Zhalia Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Natale e… bufera!
 
Aeroporto Marco Polo, Venezia - 23/12/13 ore 19:35

-Ah! Che passeggiata questa missione!-

-Hai ragione Lok: ci abbiamo messo più tempo ad arrivare in Madagascar e a tornare, che a svolgere la missione!- concordò Sophie

-Domani è la vigilia di Natale…- pensò Dante –Lok, Sophie, che ne dite se domani, per ora di cena, venite da me che stiamo tutti insieme e poi scartiamo i regali? Potrebbero venire anche Montehu, Tersly, Metz, Sandra, Chatie, Le Blanche, Santiago e Gughenaime.-

-Ottima idea! Allora ci vediamo domani.- e, detto questo la squadra Huntik si divise ed ognuno andò a casa sua.
 
Casa di Dante, Venezia - 23/12/13 ore 19:50

-Rieccoci a casa.- disse Dante facendo scattare la serratura e aprendo la porta

-Sì, e tocca a te cucinare. Intanto io chiamo tutti e mi vado a fare un bagno caldo.- gli disse Zhalia facendo la linguaccia

-Ma non è giusto!- protestò lui –Sono stato io a legarmi al titano e sono stato sempre io a sconfiggere più agenti dell’Organizzazione: mi merito un premio! Non ho voglia di cucinare e non sono nemmeno capace!-

Zhalia si mise a ridere e salì le scale per andare a farsi un bagno caldo e rilassante, ma prima di chiudere la porta disse –Mi sembri Lok quando studia! E poi, la pratica rende perfetti. Non lo sai?-

Il rosso, di malavoglia, aprì la credenza, prese un pacco di spaghetti, un barattolo di ragù e mise a bollire l’acqua in una pentola “Poi se le viene mal di stomaco non è colpa mia!”
 
Villa Casterwille, Venezia - 23/12/13 ore 19:50

-Le Blanche, Santiago, siamo tornati!- avvertì Sophie.

-Bentornati ragazzi. È andata bene la missione?- gli accolse il maggiordomo.

-Una missione più facile era impossibile da assegnarci: è andato tutto liscio come l’olio.- disse Lok.

-Bene, allora che ne dite se ci sediamo a tavola? Le Blanche oggi ha fatto l’anatra all’arancia!-

-Ottima idea Santiago! Arrivo subito!-

-Sei sempre il solito, pensi solo a combattere e a mangiare!- lo riprese Sophie, ma non riuscì a trattenere un sorriso.
 
Supermercato Iper - 24/12/13 ore 11:30

-Allora vediamo un po’… uova prese, cioccolato è già in casa, farina presa, coniglio preso, pomodori presi, carote prese, cetrioli ok, piselli già presi, patate prese, cipolle… vediamo un po’… ci sono, sedano c’è, miele l’abbiamo già, cannella in polvere ok, vanillina nel carrello, cocco preso, maionese è in casa, gamberi ok, trota presa, platessa c’è, aneto preso, burro lo abbiamo in casa, panna l’ho appena presa… mmm… il salmone! Ecco cosa manca!- Zhalia stava rileggendo la lista della spesa che aveva fatto quella mattina e si avviava alla ricerca di una dozzina di fette fresche di salmone.

-Zhalia abbiamo tre carrelli di roba! Pesano!- si lamentava Dante. Effettivamente erano dentro quel supermercato da due ore e mezza  e il povero cercatore stava seguendo la sua amica per le corsie del negozio e ogni tanto doveva spingere un carrello in più.

-Non fare il bambino Date Vale domani saremo in dodici e dovremo mangiare tutti! Anche se a te un po’ di dieta farebbe comodo.- disse lei ridendo.

-Hey! Non è colpa mia se cucini bene!- si difese il rosso mentre la cercatrice continuava a ridere.
 
Casa di Dante – 24/12/13 ore 12:00

-Ah! Finalmente siamo arrivati a casa!- disse Dante buttandosi sul divano.

-Io preparo due pani che pranziamo.-

-Aspetta! Abbiamo comprato tonnellate di cibo e per pranzo mangiamo panini?!?!-

-Sì, non è colpa mia se tu, Lok, Montehu, Metz e Gughenaime mangiate per venti! E poi devo sbrigarmi altrimenti non faccio in tempo a cucinare tutto. A proposito sposta il tavolo in soggiorno.-

-Va bene… Aspetta! Il tavolo in soggiorno?!?!?-

-Esattamente: ci serve spazio e in cucina non ci stiamo tutti.-

-Chissà perché il lavoro pesante devo farlo sempre io…- si lamentò il rosso sbuffando.

-Preferisci cucinare?-

-No! Va benissimo così!- si affrettò a dire Dante mentre un sorriso di vittoria compariva sul volto di Zhalia.
 
 
Casa di Dante – 24/12/13 ore 23:30

Dante e Zhalia erano seduti sul divano del soggiorno con in mano un bella tazza di cioccolata calda fumante e dei biscotti.

La donna aveva finito da poco di preparare il tutto per domani e si stava godendo quei minuti di puro relax insieme all’uomo.

Chiacchieravano allegramente del più e del meno, quando squillò il telefono di casa.

-Pronto?- chiese Dante.

-Dante, sono io, Montehu.-

-Oh, ciao Monty! Cosa c’è?-

-Ti volevo dire che ci hanno appena chiamato dall’aeroporto. Tutti i voli sono bloccati: c’è una tormenta di neve gigantesca che si sta abbattendo su tutta l’Europa e che, con fortuna, riusciremo a venire per Santo Stefano.-

-Ah, ok. State attenti e non prendete freddo.- disse Dante e riagganciò.

-Chi era?- chiese Zhalia quando l’amico si fu seduto sul divano.

-Montehu. Lui e Tersly non possono venire: bufera di neve e tutti i voli sono bloccati.-

-Speriamo che riescano a venire pre…- ma non riuscì a finire la frase perché il suo cellulare suonò.

-Pron..to Zhalia?- la linea era disturbata

-Sì, Sandra sei tu?-

-Sì, sono i..o. I voli so..no blocca..ti e non riusci..amo a ve..nire ci disp..iace.-

-Non fa niente. State attente tu e Chatie.-  e chiuse la telefonata –Era Sandra. Bufera di neve.-

Non passarono nemmeno quindici minuti che il cellulare, di Dante questa volta, trillò.

-Sì?-

-Dante sono Metz.-

-Oh, ciao Metz! A cosa devo la tua chiamata?-

-Io e Gughenaime siamo bloccati in aeroporto. Tutti i voli per l’Europa sono fermi: a quanto pare c’è una tormenta di neve ed è impossibile avvicinarsi. Mi dispiace, ma non credo che riusciremo ad arrivare in tempo…- disse il capo del Consiglio Huntik dispiaciuto e amareggiato per poi salutare il cercatore e chiudere la telefonata.

-Era Metz. Bufera di neve per la nostra gioia.- disse Dante Vale appoggiando la cioccolata calda sul tavolino di fronte a sé e massaggiandosi le palpebre con le dita.

Zhalia gli si avvicinò e lo abbracciò. Lui rimase un attimo intontito dal gesto della donna, ma ricambiò l’abbraccio e si seppellì il viso tra i capelli della donna, riempiendosi i polmoni del suo profumo di cannella e zucchero filato.

-So quanto è importante per te Metz, un po' come Klaus per me. Vedrai che lui e Gughenaime riusciranno sicuramente ad arrivare. E poi, qui con noi abbiamo ancora Sophie, Lok, LeBlanche e Santiago!-

Nemmeno il tempo di finire di parlare che il cellulare della donna cinguettò. Messaggio su What'sApp.

Da Sophie.

-Zhalia guarda fuori della finestra.-

La cercatrice si avvicinò al davanzale e rimase incantata. Neve. Tantissimi fiocchi ghiacciati che scendevano indisturbati giù dal cielo. Fin da piccola aveva sempre adorato la neve, e il freddo in generale, ma ogni volta che la vedeva ne rimaneva affascinata.

-Neve.-

-Esatto e ce n'è un metro davanti al portone di casa.-

-Cosa?!? Ma da quanto nevica?-

-Quasi un'ora.-

-Non ce ne siamo accorti... riuscite a venire domani?-

-Non credo... danno neve ininterrotta fino a Santo Stefano...-

-Ok. Peccato perché per colpa di questa bufera non riesce a venire nessuno. Buonanotte Sophie.-

-'Notte Zhalia.-

La donna si risedette sul divano e sbuffò -Dante ricordami di non parlare più. Anche Sophie e gli altri non possono venire per la neve.-

-Neve?- chiese l'uomo sorpreso -Ma qui non sta nevicando!-

-Sì, Dante e da un'ora. Non ce ne siamo accorti.-

Lui la guardò sorpreso, ma poi riprese a bere la sua cioccolata calda.

Rimasero in silenzio sul divano a guardare i fiocchi di neve che cadevano indisturbati, senza sapere tutti i problemi che stava causando.

Ad un certo punto le campane della cattedrale di San Marco spezzarono il silenzio che si era creato nella laguna di Venezia.

-Buon Natale, Dante.-

-Buon Natale, Zhalia.-

I due si sorrisero e si abbracciarono.

Il primo a staccarsi fu il cercatore che si infilò una mano nella tasca dei calzoni della tuta e ne tirò fuori un piccolo sacchettino di seta blu, glielo diede in mano e si grattò la nuca imbarazzato. -Bé, non è niente di speciale: solo un piccolo pensierino. Ma spero che ti piaccia.-

La ragazza aprì il sacchetto e ne fuoriuscì una piccola catenina d'argento con una "D" con incastonati delle scheggie di zaffiro e rubino.

-Grazie, DNte. È bellissimo.- gli si avvicinò e gli posò un lieve bacio sulla guancia, facendolo avvampre -Mi aiuti a metterla?- si girò.

Dante le spostò i capelli blu notte, lisci come la seta, e le adagiò la collanina sul collo,agganciò il gancetto e, rimettendole a posto i capelli,e sfiorò la pelle candida e nivea del collo con la punta delle dita. Lei rabbrividì e quando lui le sussurrò all'orecchio: -Sei bellissima.- non poté far a meno di arrossire, sia per il complimento che per il respiro caldo dell'uomo sulla pelle.

Si alzò, con la scusa che doveva prendere il suo regalo, e si allontanò per non fargli vedere l'incendio che le era esplosovsulle guance.

-Ecco.- quando tornò gli porse un pacchetto quadrato avvolto da una carta regalo blu con le renne e un fiocco bianco.

Lui lo prese in mano, eccitato come un bambino piccolo, e lo aprì di fretta.

All'interno c'era un orologio della Rolex d'argento con il quadrante blu metallizzato.

-Grazie, Zhalia. È stupendo!-

La donna gli regalò un piccolo sorriso e poi si avviò verso la finestra. Sospirò e appoggiò il palmo della mano sul vetro. A contatto con la sua pelle calda il vetro si appannò. Zhalia rimase a fissare i fiocchi candidi.

Ad un certo punto sentì una mano più grande sulla sua e nel riflesso del vetro vide Dante. Si voltò e si ritrovò tra le braccia del cercatore, lui le sorrideva e la guardava negli occhi. Lei arrossì e distolse lo sguardo.

-Mi piaci quando arrossisci.- le disse lui prendendole il mento tra il pollice e l'indice e le alzò il viso finché non si riguardarono negli occhi.

Fece scorrere la mano fino alla sua guancia e la accarezzò. Con il pollice tracciò il contorno delle sue labbra.

Lentamente le si avvicinò e le diede un dolce e lieve bacio -Ti amo, Zhalia.-

-Anch'io Dante.- e si ribaciarono con più passione di prima.

Si sedettero sul divano e si abbracciarono.
 
Casa di Dante - 25/12/13 ore 11:47

-Dante, Zhalia, Buon Natale!- urlò Lok aprendo di colpo la porta dell'abitazione.

-Avete visto? Abbiamo usato i jet della Fondazione Huntik e siamo riusciti a venire!- disse Metz entrando in casa.

-Dante, Zhalia? Ci siete?- urlarono a loro volta Montehu e Gughenaime appena notarono che i due cercatori non furono arrivati da loro.

-Volete stare zitti?!?- gli rimproverò Sandra sussurrando.

-Già, non vedete che stanno dormendo?- fece eco la figlia.

I due uomini e Lok balbettarono qualche scusa e tutti si apprestarono ad uscire. Tutti tranne Lok che, con un sorriso malandrino, tirò fuori l’iPhon dalla tasca dei jeans.

-Questa va nell’album dei ricordi!- sghignazza mentre scatta la foto, poco prima di venir trascinato fuori dalla casa per l’orecchio da Sophie.
 
Casa di Dante – 25/12/14 ore 00:15

Sono tutti presenti a casa di Dante, quest’anno sono riusciti a cavarsela senza neve.

-Dante, Zhalia, questo è da parte di tutti!- dice Sophie tendendo ai due cercatori abbracciati sul divano un sottile pacchetto rettangolare.

Lo scartano e trovano una fotografia.

Loro due che dormono abbracciati sul divano di casa.


***Commenti dell'Autrice***
Allora che mi dite? Vi è piaciuta?
L'avevo scritta a Giugno... già, molto in tema... comunque mi sembra che sia venuta molto bene!

In quasi tutte le mie storie i maschi, senza offesa sia chiaro, non sanno cucinare. Non so il perché...
Auguri di Natale a tutti! :)
Ringrazio già tutti quelli che recensiranno (spero che sarete in molti), inseriranno la storia tra le preferite o tra le ricordate. Ma grazie anche a tutti i lettori misteriosi che decidono di passare di qui.
Un bacio
Sara :)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Huntik / Vai alla pagina dell'autore: Saratrix